Dopodiché, come al solito, cambi provincia e cambiano le regole, almeno nei momenti difficili o disperati avremmo bisogno di certezze e subito, non di assistere alla solita manfrina di circolari, risoluzioni, interpretazioni etc. etc. Se in momenti come questi si riesce a far uscire una Guida sulla Lotteria degli Scontrini si può fare di meglio anche per l’emergenza Coronavirus.
La cronaca del 10 marzo 2020, dedicata interamente al Coronavirus, per rispondere agli interrogativi di clienti, tra interrogazioni sui siti internet, telefonate con responsabili del settore commercio, colleghi, informative ai clienti, cartelli etc.etc.
Il DPCM dispone la limitazione all’orario di apertura delle attività di “ristorazione e bar” (art. 1) salvo poi leggere all’articolo 2 che sono sospese le attività di “pub”, come se per l’esercizio di tale attività non sia necessaria una licenza di “somministrazione di alimenti e bevande” anche se associata ad altre attività (es. ludiche, giochi etc.).
Il DPCM fa riferimento alle attività di ristorazione e bar, chiaro che un DPCM non può fare un esame delle Leggi sul commercio, chiaro altresì che nessuno, non certo il Presidente Conte, si sia posto qualche interrogativo ed abbia pensato magari di fare una circolare esplicativa, ponendosi qualche interrogativo, quale:
– Il panettiere non esercita attività di ristorazione, quindi vende pizza, focaccia, pane e grissini e quant’altro, sino alle 19.30 – è un artigiano, può vendere i beni di propria produzione senza alcuna autorizzazione amministrativa per la somministrazione (ha poi, di solito, un’autorizzazione amministrativa per il commercio al dettaglio di beni non di propria produzione, ad esempio farina, pasta, bibite etc.)
– Il classico esercizio di “pizza al taglio” o di “kebap”, è anch’esso un esercizio in possesso della sola autorizzazione dell’ASL, è un artigiano, al pari del panettiere (salvo poi fare “all’italiana”, mettendo qualche sedia, qualche tavolo, un distributore automatico di bevande etc.etc.);
– La pasticceria che produce paste e salatini di solito ha un’attività artigianale per tali produzioni a cui si affianca, spesso e volentieri, un’autorizzazione per la somministrazione “bar”, divenendo così “bar – pasticceria”;
– La “gastronomia” intesa in “senso puro” (cioè che non commercializza alcun prodotto di terzi ma vende esclusivamente beni di propria produzione) non appartiene al settore della somministrazione, è come il panettiere.
Ora si assiste, in base ad un’interpretazione (si ribadisce che forse sono momenti dove non lasciare nulla all’interpretazione ma occorrerebbe dare certezze agli operatori economici ed ai cittadini, magari poi auguriamoci superati questi momenti di mantenere un’informazione sempre chiara e completa, senza che sorgano i distinguo di cui sopra, con Prefetture che nei giorni scorsi hanno fornito pareri discordanti, ad esempio sulla possibilità o meno per gli esercizi della ristorazione, di cedere i loro prodotti in asporto e non in somministrazione oltre le 18 di sera, pareri che poi sono arrivati a fare ulteriori distinguo per la consegna a domicilio, per la quale occorrono contenitori e veicoli a norma con le prescrizioni sanitarie.
Mi spiego meglio:
– Perché il panettiere può tenere aperto dopo le 18 mentre la pasticceria-bar non può tenere aperto la sola vendita di pasticceria di propria produzione dopo le 18 indicando specificatamente con appositi cartelli che dopo le 18 è sospesa l’attività di bar e impedendo gli accessi nella zona “bar” e controllando il rispetto della distanza di 1 mt., così come il panettiere ?
– Perché il panettiere, il laboratorio di pizze d’asporto, il kebap possono tenere aperto dopo le ore 18 mentre la tradizionale “pizzeria” od il tradizionale “ristorante” non possono tenere aperto dopo le 18 perlomeno per la vendita di cibi di asporto, impedendo comunque gli accessi alla zona “ristorante” (ai tavoli) e controllando il rispetto della distanza di 1 mt.?
Delle due l’una:
– o si sta sottovalutando il rischio per talune attività, cosa estremamente grave
– o si sta danneggiando un settore economico, quello della ristorazione, cosa anche questa grave
Però sono entrambe gravi.