Lotta alle frodi finanziarie nell’Unione Europea: approvato un decreto di attuazione della direttiva UE

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 24 del 23 gennaio 2020, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di attuazione della direttiva (UE) 2017/1371, relativa alla lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell’Unione mediante il diritto penale.

In particolare, il decreto va a modificare la disciplina dei reati tributari sulla responsabilità amministrativa delle società per i reati commessi dalle persone fisiche nel loro interesse o vantaggio.

Ecco alcune novità:

si prevede di punire anche le ipotesi di delitto tentato (e non solo consumato) per i reati fiscali che presentano l’elemento della transnazionalità, se l’imposta IVA evasa non sia inferiore a 10 milioni di euro;

viene ampliato il catalogo dei reati tributari per i quali è considerata responsabile anche la società (ai sensi del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231) includendo i delitti di dichiarazione infedele, di omessa dichiarazione e di indebita compensazione;

viene estesa la responsabilità delle società anche ai delitti di frode nelle pubbliche forniture, al reato di frode in agricoltura e al reato di contrabbando, modulando la sanzione a seconda che il reato ecceda o meno la soglia di 100.000 euro;

viene ampliato il panorama dei delitti contro la pubblica amministrazione di cui possono rispondere le società, includendovi il delitto di peculato e quello di abuso d’ufficio;

relativamente ad altri settori del diritto penale si interviene su alcune fattispecie di corruzione, includendo anche i casi in cui siano sottratti denaro o utilità al bilancio dell’Unione o ad altri suoi organismi, con danno superiore a 100.000 euro con la pena massima aumentata fino a 4 anni di reclusione e si estende la punibilità a titolo di corruzione dei pubblici ufficiali e degli incaricati di pubblico servizio di Stati non appartenenti all’Unione europea, quando i fatti ledono o pongono in pericolo gli interessi finanziari dell’Unione.

Registrazione marchi: attenzione alle fatture ingannevoli

Il Ministero dello Sviluppo Economico informa che in questi giorni stanno arrivando, a cittadini ed operatori interessati alla registrazione di un marchio, richieste di pagamenti su un IBAN polacco. Le richieste, trasmesse tramite posta, riportano nell’intestazione il logo, l’indirizzo (errato) e i contatti del MiSE e dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM), oltre al nome e la firma falsificata di un dirigente del Ministero.

Il MISE si dichiara estraneo a tutto questo e informa che si tratta di richieste fraudolente che non provengono né dal MiSE né dall’UIBM.
In caso di ricezione di queste comunicazioni gli utenti sono invitati a verificare attentamente il contenuto della richiesta (un caso concreto è stato pubblicato sul sito www.uibm.mise.gov.it), a non pagare e ad inviarne copia alla Linea Diretta Anticontraffazione: anticontraffazione@mise.gov.it.

Precompilata: opposizione utilizzo date spese universitarie

Entro questa data gli studenti che, ai fini dell’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata, vogliano opporsi all’utilizzo dei dati relativi alle spese universitarie sostenute e agli eventuali rimborsi ricevuti nell’anno precedente, devono esprimere il rifiuto utilizzando l’apposito modello, trasmettendolo all’Agenzia delle Entrate via posta elettronica, all’indirizzo opposizioneutilizzospeseuniversitarie@agenziaentrate.it, oppure via fax, al numero 0650762273.

Precompilata: invio dati spese veterinarie

Termine ultimo, da parte degli iscritti agli albi professionali dei veterinari e delle strutture autorizzate alla vendita al dettaglio di medicinali veterinari, per l’invio al Sistema tessera sanitaria dei dati riferiti al 2019 riguardanti le spese veterinarie, al fine della predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata.

Contribuenti tenuti al versamento unitario di imposte e contributi: ravvedimento breve

Termine ultimo, per i contribuenti tenuti al versamento unitario di imposte e contributi, per regolarizzare i versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 16 gennaio 2020.
Il versamento, maggiorato degli interessi legali e della sanzione ridotta a un decimo del minimo (ravvedimento breve), deve essere effettuato utilizzando il modello F24 con modalità telematiche direttamente o tramite intermediari abilitati per i titolari di partita Iva. I non titolari di partita IVA potranno effettuare il versamento con modello F24 cartaceo presso Banche, Poste Italiane e agenti della riscossione purché non utilizzino crediti tributari o contributivi in compensazione, oppure quando devono pagare F24 precompilati dall’ente impositore.

Enti ed organismi pubblici e Amministrazioni centrali dello Stato tenuti al versamento unitario di imposte e contributi: ravvedimento breve

Termine ultimo, per Enti ed organismi pubblici e Amministrazioni centrali dello Stato tenuti al versamento unitario di imposte e contributi, per regolarizzare i versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 16 gennaio 2020 con maggiorazione interessi e sanzione ridotta a un decimo del minimo.
Il versamento deve essere effettuato utilizzando il modello F24 EP con modalità telematiche.

Comunicazioni all’Anagrafe tributaria

Termine ultimo per l’invio di alcuni tipi di comunicazioni all’Anagrafe tributaria, da effettuarsi esclusivamente per via telematica, direttamente o tramite intermediari abilitati, utilizzando il servizio telematico Fisconline o Entratel ed i software di controllo e di predisposizione dei file resi disponibili gratuitamente dall’Agenzia delle entrate. Per vedere i soggetti tenuti all’adempimento vai alla pagina seguente: https://www.fiscooggi.it/scadenzario/comunicazioni-anagrafe-tributaria-0

Precompilata: opposizione all’utilizzo dati relativi alle spese per le rette asili nido

Termine ultimo per i contribuenti per esercitare l’opposizione a rendere disponibili all’Agenzia delle entrate, ai fini dell’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata, i dati relativi alle spese sostenute per le rette degli asili nido nel 2019 e ai rimborsi ricevuti nel 2019. L’opposizione può essere espressa utilizzando l’apposito modello predisposto dell’Agenzia delle Entrate.

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