coronavirus-e-antiriciclaggio-le-indicazioni-di-banca-d-italia

Coronavirus e antiriciclaggio: le indicazioni di Banca d’Italia

Con un documento del 10 aprile 2020 la Banca d’Italia interviene con alcune raccomandazioni in merito alle misure di sostegno economico disposte dal Governo.

In primo luogo viene raccomandato alle banche ed agli intermediari finanziari di intensificare gli sforzi per ridurre al minimo ed agevolare l’utenza ad accedere alle misure di sostegno previste dai Decreti Legge “Cura Italia” e “Liquidità”, in particolare evitando gli spostamenti dei clienti, incompatibile con le misure restrittive in vigore; dovranno inoltre fornire informazioni chiare ed omogenee al fine di garantirne uniformità di applicazione; i quesiti da parte della clientela dovranno essere soddisfatti tempestivamente ed in maniera esaustiva.

In particolare per quanto riguarda l’assistenza via web dovranno predisporre all’interno del proprio sito una sezione dedicata all’accesso delle misure del Governo, in maniera chiara e facilmente consultabile, con accesso dalla home page e collegamento in posizione di immediata visibilità; nella sezione dovranno essere presenti le FAQ con rinvio anche alle FAQ del MEF.

In ciascuna sottosezione dovrà essere presente l’elenco della documentazione necessaria per la presentazione della domanda.

La Banca d’Italia raccomanda inoltre, per quanto riguarda ii finanziamenti alle imprese garantiti dallo Stato, che dovranno essere osservati i profili di rischio e di adeguata verifica della clientela previsti dall’attuale normativa in materia di antiriciclaggio.

Link al documento della Banca d’Italia.

i-controlli-sulla-sicurezza-nelle-aziende-aperte

I controlli sulla sicurezza nelle aziende aperte

Il ministero dell’Interno ha inviato ai prefetti una circolare che fornisce indicazioni in merito all’applicazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 10 aprile 2020 che ha disposto l’applicazione su tutto il territorio nazionale, a far data dal 14 aprile e fino al 3 maggio 2020, di misure urgenti di contenimento del contagio, sia di carattere generale sia finalizzate allo svolgimento in sicurezza delle attività produttive industriali e commerciali.

Il DPCM, nel confermare l’attuale regime di sospensione delle attività commerciali al dettaglio, ad esclusione delle attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità, inserisce, nel novero delle attività consentite, il commercio di carta, cartone e articoli di cartoleria, il commercio al dettaglio di libri, nonché il commercio al dettaglio di vestiti per bambini e neonati. Il provvedimento ribadisce l’obbligo di assicurare, oltre alla distanza interpersonale di un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto di beni.

Il DPCM conferma, inoltre, la sospensione di tutte le attività produttive industriali e commerciali, ad eccezione di quelle indicate, e amplia, il novero delle attività già consentite, ricomprendendovi espressamente anche quelle funzionali alla continuità delle filiere delle attività individuate al comma 7 dell’articolo 2. Lo stesso articolo sottopone alcune delle attività indicate al sistema della preventiva comunicazione al Prefetto della provincia ove è ubicata l’attività produttiva, innovando la precedente disciplina che prevedeva invece il meccanismo dell’autorizzazione.

Ulteriore elemento di novità, è rappresentato dalla previsione che, in sede di valutazione delle condizioni richieste dalla norma per la prosecuzione delle attività per le quali opera l’obbligo della comunicazione, il Prefetto adotti l’eventuale il provvedimento di sospensione, sentito il Presidente della Regione.

Un ulteriore, nuovo specifico obbligo di preventiva comunicazione al Prefetto è introdotto, anche con riferimento alle attività sospese, per i casi in cui si richieda l’accesso ai locali aziendali di personale dipendente o terzi delegati per lo svolgimento di attività di vigilanza, attività conservativa e di manutenzione, gestione dei pagamenti nonché attività di pulizia e sanificazione, come anche per la spedizione verso terzi di merci giacenti in magazzino e la ricezione in magazzino di beni e forniture.

La circolare richiama la possibilità di demandare al personale del Corpo della Guardia di Finanza, in linea con le funzioni proprie di polizia economico-finanziaria, lo svolgimento di specifici controlli e riscontri – a mezzo di disamine documentali, tramite le banche dati in uso e, ove necessario, rilevamenti presso le sedi aziendali – circa la veridicità del contenuto delle comunicazioni prodotte dalle aziende, avuto riguardo all’inclusione nelle categorie autorizzate ovvero all’esistenza della relazione economico-commerciale tra le attività d’impresa appartenenti alle varie filiere consentite.

La circolare ribadisce, poi, che i prefetti potranno avvalersi, oltre che dell’attività dei competenti servizi delle Aziende Sanitarie Locali, del supporto delle articolazioni territoriali dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, ai fini del controllo sulle modalità di attuazione, da parte dei datori di lavoro, delle procedure organizzative e gestionali oggetto del Protocollo Governo-parti sociali del 14 marzo 2020, e, più in generale, sull’osservanza delle precauzioni dettate per la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro e la sussistenza di adeguati livelli di protezione dei lavoratori.

Emergenza Coronavirus: servizi essenziali online dell’Agenzia Entrate in modalità semplificata

L’Agenzia delle Entrate ha semplificato, per tutta la durata dell’emergenza sanitaria, le procedure per richiedere, anche tramite e-mail o pec, alcuni servizi che normalmente vengono erogati presso gli sportelli degli uffici territoriali.
L’Agenzia ricorda che molte pratiche fiscali possono essere gestite utilizzando i servizi dell’Agenzia, con o senza registrazione.

Coloro che fossero già in possesso delle credenziali per accedere ai servizi telematici (Fisconline, Entratel o Spid) sono invitati a continuiare ad usare gli appositi servizi già presenti all’interno dell’area autenticata.

Questi i servizi disponibili in modalità semplificata:

Richiesta certificati
Codice fiscale e tessera sanitaria
Dichiarazione di successione
Registrazione atti privati
Rimborsi fiscali
Abilitazione servizi telematici
Assistenza

Relativamente al primo servizio, ad esempio, le imprese possono richiedere i certificati (per esempio, carichi pendenti, residenza fiscale) tramite pec del soggetto interessato. Al messaggio dovranno essere allegati:

  • copia della richiesta sottoscritta dal rappresentante legale (o suo delegato) con firma autografa o richiesta sottoscritta con firma digitale
  • eventuale documentazione allegata
  • copia del documento di identità del richiedente, della delega e del documento d’identità del delegante
  • attestazione di versamento (F24) dell’imposta di bollo dovuto sia per l’istanza che per il certificato, nonché dei diritti di ricerca (c.d. tributi speciali). Il versamento potrà avvenire tramite i servizi telematici dell’Agenzia (F24 web), con i sistemi di home banking o con modello F24 ordinario utilizzando il codice tributo 1599 per l’imposta di bollo (€ 32,00) e il codice 1538 per i tributi speciali nella misura di € 12,40, salvo richiesta di integrazione da parte dell’ufficio.

Il certificato, sottoscritto digitalmente dal responsabile dell’ufficio o da un suo delegato, sarà trasmesso all’indirizzo pec utilizzato per la richiesta.

Coronavirus: tutto quello che c’è da sapere sulle misure introdotte dai decreti “Cura Italia” e “Liquidità Imprese”

Sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate è disponibile una nuova sezione, denominata “Emergenza Coronavirus”, che raccoglie indicazioni, chiarimenti e precisazioni dell’Agenzia sulle misure introdotte dai decreti “Cura Italia” e “Liquidità Imprese” a sostegno di famiglie, lavoratori e imprese per contrastare gli effetti dell’emergenza Coronavirus sull’economia.

All’interno sono presenti anche i 2 vademecum recentemente pubblicati dall’Agenzia, che illustrano le disposizioni introdotte: dalla sospensione delle scadenze dei versamenti fiscali e contributivi alla sospensione dei termini relativi alle attività di controllo, dall’accesso al credito per le imprese alla proroga dei termini amministrativi e processuali.

La semplificazione per il versamento dell’imposta di bollo sulle FE

L’art. 26 del D.L. 23/2020 (Decreto Liquidità) ha previsto che il pagamento dell’imposta di bollo può essere effettuato, senza l’applicazione di sanzioni e interessi:

  • entro la scadenza del secondo trimestre, quindi entro il 20 luglio, per il primo trimestre, se l’importo è inferiore a 250 euro
  • entro il 20 ottobre 2020, nel caso in cui, invece, risulti inferiore a 250 euro l’importo complessivo dell’imposta dovuta per i primi sei mesi dell’anno.

Nulla cambia, invece, per le scadenze di versamento dell’imposta di bollo dovuta per le fatture elettroniche emesse nel terzo e quarto trimestre.

Studio Franco

Via San Bernardo, 19 Casella Postale 176
12045 Fossano (CN)
P.IVA 00542590047

La proprietà di questo sito è da intendersi dello studio rag. Valter Franco
I professionisti indicati in questo sito collaborano, qualora sia il caso, tra loro e non sono costituiti in associazione professionale, né in alcun tipo di società.