Concordato preventivo biennale e adempimenti tributari: le ultime dal CdM

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 118 del 13 marzo, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che introduce disposizioni integrative e correttive in materia di adempimenti tributari, concordato preventivo biennale, giustizia tributaria e sanzioni tributarie.

Oltre a misure di semplificazione in materia di adempimenti e versamenti, il testo interviene anche in materia di concordato preventivo biennale, prorogando la possibilità di adesione all’istituto al 30 settembre (in precedenza era fissato al 31 luglio), escludendo i soggetti che adottano il regime forfetario, tenuto conto della sperimentalità del concordato.

In materia di contenzioso, viene estesa a tutti i ricorsi pendenti in Cassazione la possibilità di usufruire della conciliazione giudiziale, in precedenza riservata quelli successivi al 5 gennaio 2024.
Infine, nel settore doganale, vengono recepite le richieste delle categorie in relazione alle sanzioni sui diritti di confine diversi dal dazio, allineandole a quelle interne.

Quotazioni immobiliari OMI: pubblicati i dati del secondo semestre 2024

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato i dati, predisposti dall’Osservatorio del mercato immobiliare, sui prezzi al metro quadro di abitazioni, box, negozi, uffici e capannoni aggiornati al 2° semestre 2024, consultabili in formato testuale o su mappa (tramite il servizio di navigazione territoriale GEOPOI) nella sezione dedicata del sito delle Entrate, o tramite l’app OMImobile, scaricabile gratuitamente sui principali store.

Le quotazioni immobiliari semestrali individuano, per ogni delimitata zona territoriale omogenea (zona OMI) di ciascun comune, un intervallo minimo/massimo, per unità di superficie in euro al mq, dei valori di mercato e locazione, per tipologia immobiliare e stato di conservazione. Quando per una stessa tipologia sono valorizzati più stati di conservazione è comunque specificato quello prevalente.

Imposte di registro, ipocatastali e bollo: tutte le novità nella Circolare delle Entrate

Con Circolare n. 2/E del 14 marzo l’Agenzia delle Entrate illustra le modifiche in materia di imposte di registro, ipotecaria e catastale, imposta di bollo e altri tributi minori, introdotte nell’ambito della riforma fiscale dai decreti legislativi n. 139/2024 e n. 87/2024.

Tra Tra le novità in materia di imposta di registro il nuovo articolo 41 del Testo unico Registro (Tur) prevede che il calcolo dell’imposta competa direttamente al soggetto obbligato al versamento e non più all’Ufficio, così come disposto dalla precedente formulazione.
In materia di trasferimento d’azienda, invece, viene espressamente ammessa, a determinate condizioni, la separata applicazione delle aliquote previste per il trasferimento a titolo oneroso dei singoli beni e diritti che la compongono, in luogo di un’aliquota unica.

Relativamente all’accesso alle banche dati del Catasto, al fine di incentivare l’utilizzo dei canali online, non è più dovuta la maggiorazione del 50% per l’accesso in via diretta (“fuori convenzione”) ai servizi di consultazione telematica ipotecaria e catastale. Inoltre, non si applicano tributi o altri oneri agli aggiornamenti delle intestazioni catastali in caso di decesso di persone titolari di usufrutto, uso o abitazione, che sono effettuati d’ufficio dall’Agenzia delle Entrate.

Infine, viene razionalizzata anche la disciplina relativa all’imposta di bollo e i tributi speciali, tenendo conto delle possibilità offerte dalla dematerializzazione dei documenti e degli atti.
In particolare, per gli atti da registrare in termine fisso, il bollo è assolto, anziché al momento della formazione dell’atto, nel termine previsto per la registrazione, tramite modello F24. 
Inoltre:

  • l’imposta bollo per i documenti analogici presentati per la registrazione in originale all’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate si può assolvere anche mediante contrassegno telematico;
  • è possibile presentare la dichiarazione integrativa per correggere errori od omissioni anche in relazione all’imposta di bollo e all’imposta sostitutiva sulle operazioni relative ai finanziamenti a medio e lungo termine.

Obbligo di iscrizione della PEC degli amministratori nel registro delle imprese: chiarimenti e scadenze

In relazione all’obbligo di iscrizione nel Registro delle Imprese del domicilio digitale (indirizzo PEC) degli amministratori di imprese costituite in forma societaria introdotto dalla legge n. 207 del 30 dicembre 2024, il MIMIT, con la nota n. 43836 del 12 marzo 2025, ne ha delineato il perimetro soggettivo e oggettivo di applicazione, con specifico riferimento, tra l’altro, ai destinatari dell’obbligo, ai termini per l’adempimento, alle condizioni di ammissibilità dell’indirizzo PEC comunicato al registro, ai diritti di segreteria e alle misure sanzionatorie per l’eventuale inadempimento.

L’obbligo di iscrizione della PEC degli amministratori nel Registro delle imprese si applica anche alle società costituite prima del 1° gennaio 2025, riguarda tutti gli amministratori e richiede l’iscrizione di un indirizzo PEC personale per ciascuno di essi. Sono dunque da considerarsi superate le indicazioni precedentemente fornite da Registri delle imprese locali (vedi La PEC della società è valida anche per gli amministratori).

Le società già esistenti possono adeguarsi entro il 30 giugno 2025.

L’obbligo riguarda tutti coloro che formalmente detengono il potere di gestione e organizzazione della società, compresi i liquidatori, indipendentemente dalla modalità di nomina. Ogni amministratore deve avere un proprio domicilio digitale, distinto da quello della società, per garantire la trasparenza nei confronti di terzi. Tuttavia, chi ricopre la carica in più imprese può indicare la stessa PEC per ciascuna di esse.

L’obbligo si estende a tutte le società di persone e di capitale, con l’eccezione delle società semplici (salvo quelle agricole) e delle società di mutuo soccorso. Non si applica ai consorzi e alle società consortili, mentre potrebbe coinvolgere le reti di imprese con soggettività giuridica e attività commerciale.

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