Approvato il Ddl bilancio 2024

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 54 del 16 ottobre, ha approvato il disegno di legge di bilancio per l’anno finanziario 2024.

Le misure contenute nel provvedimento sono concentrate nella riduzione della pressione fiscale a sostegno dei redditi medio-bassi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Sono previsti, inoltre, il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione e misure in favore delle famiglie numerose e per la natalità.

Elenchiamo di seguito le misure approvate, così come riportate sul sito del governo.

Taglio cuneo fiscale – Circa dieci miliardi sono destinati al rinnovo nel 2024 del taglio del cuneo fiscale-contributivo (7% per i redditi fino a 25 mila euro, 6% per i redditi fino a 35 mila euro).

Rinnovo contratti P.A. – Cinque miliardi per i rinnovi dei contratti della pubblica amministrazione, a cui si aggiungono circa 2,5 miliardi destinati al personale medico sanitario.

Sanità – Previsto uno stanziamento aggiuntivo pari a 3 miliardi per l’anno 2024 (al quale devono aggiungersi le risorse PNRR e 300 milioni riconosciuti alla Regione Siciliana) e 4,2 miliardi a decorrere dall’anno 2026. Tra le misure previste, una indennità per medici e altro personale sanitario impegnati nella riduzione dei tempi delle liste di attesa. Si stanziano risorse pari a 250 milioni di euro per l’anno 2025 e 350 milioni di euro a decorrere dal 2026 per il potenziamento dell’assistenza territoriale anche con riferimento a nuove assunzioni di personale sanitario. Per i residenti stranieri, cittadini di Paesi non aderenti all’Unione europea, si prevede la possibilità di iscrizione negli elenchi degli aventi diritto alle prestazioni del SSN, versando un contributo di 2.000 euro annui. L’importo del contributo è ridotto per gli stranieri titolari di permesso di soggiorno per motivi di studio o per quelli collocati alla pari.

Famiglie e bonus natalità – In favore delle famiglie numerose e per alzare il tasso di natalità sono destinate risorse pari a 1 miliardo di euro. Confermata la carta “dedicata a te” nella misura di 600 milioni di euro per l’anno 2024, si integra lo stanziamento dei mutui prima casa di circa 380 milioni di euro per l’anno 2024 e si stanziano risorse per il rifinanziamento del contributo straordinario per il caro energia e il bonus sociale elettricità (200 milioni di euro) per sostenere le fasce più deboli della popolazione nel primo trimestre dell’anno prossimo, il trimestre nel quale i consumi di energia sono più rilevanti. Si aggiunge un altro mese di congedo parentale, retribuito al 60 per cento, per i genitori con figli fino ai 6 anni.

Rafforzato il bonus asili nido – Si aumenta il fondo per il bonus di oltre 150 milioni di euro.

Canone Rai – Diminuisce il canone Rai, da 90 a 70 euro all’anno. Alla riduzione corrisponde un’integrazione del finanziamento della Rai per le spese relative agli investimenti. La dotazione complessiva subisce, quindi, una lieve modifica in linea con i tagli previsti per i ministeri (da 440 a 420 milioni).

Lavoro – Confermata la detassazione dei premi di produttività al 5 per cento e dei fringe benefit fino a 2 mila euro per i lavoratori con figli a carico e fino a 1.000 euro per tutti gli altri (i benefici potranno essere riconosciuti anche per pagamenti di affitto e mutuo prima casa). La decontribuzione assume un volto nuovo con riferimento alle donne lavoratrici, prevedendo che la quota dello sgravio sia pari all’intera quota dei contributi a carico delle lavoratrici stesse, per un anno se hanno due figli fino all’età di 10 anni del più piccolo e permanente per quelle che hanno 3 figli fino ai 18 anni del più piccolo.

Imprese – Rinviata fino al 1° luglio 2024 l’entrata in vigore della plastic e sugar tax.  Per le imprese e per sostenere gli investimenti privati sarà previsto un credito d’imposta per l’acquisizione dei beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate nel Mezzogiorno.

Pensioni – Alcune revisioni riguarderanno l’APE: l’innalzamento a 36 anni del requisito contributivo per gli uomini; requisiti diversi per le donne e quota 104 con alcune specifiche che tengono conto della necessità di valorizzare chi vuole rimanere al lavoro.

Infrastrutture e autonomie – La manovra assicura le risorse necessarie per avviare i lavori di costruzione del ponte sullo Stretto di Messina e diversi investimenti a vantaggio delle Regioni (50 milioni), enti territoriali (per la progettazione 100 milioni) e amministrazioni centrali (circa 27 miliardi nel periodo 2024-2038).

Investimenti e garanzie pubbliche – Approvato il piano che riforma la gestione delle garanzie pubbliche, che ha l’obiettivo di indirizzare lo strumento su investimenti anche sociali che garantiscano un alto valore aggiunto come quelli nelle infrastrutture strategiche e per la transizione tecnologica, verde e digitale delle imprese. L’obiettivo è trasformare le garanzie in leve per investimenti fortemente addizionali e per coinvolgere gli investitori privati.

Irap: non c’è autonoma organizzazione se l’avvocato si avvale di un collaboratore con mansioni generiche

Con l’Ordinanza n. 27830 del 2 ottobre 2023 la Corte di Cassazione, Sezione V Civile, ha richiamato un principio ormai consolidato secondo il quale il requisito dell’autonoma organizzazione si può considerare insussistente solo laddove l’avvocato si avvalga di un collaboratore con mansioni di segreteria o generiche, essendo tale ultimo soltanto il parametro rilevante, e non quelli della stabile assunzione o dell’entità dei compensi, che possono fungere, al più, da elementi di valutazione apprezzati dal giudice nel complessivo contesto delle risultanze di causa.

In arrivo contributi per la valorizzazione del settore agricolo e agroalimentare

In Gazzetta Ufficiale le misure per la concessione di contributi per iniziative di rilievo locale, regionale o interregionale (attività aperte o dirette al pubblico a titolo gratuito volte all’organizzazione di fiere, sagre e manifestazioni) dirette alla valorizzazione del settore agricolo e agroalimentare e che puntino a migliorare la conoscenza, favorire la divulgazione, garantire la salvaguardia e sostenere lo sviluppo del patrimonio agroalimentare, ittico e forestale italiano.

Il Decreto 4 agosto 2023 del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste definisce i criteri e le modalità per la concessione di contributi per le suddette iniziative rivolte alla valorizzazione di:

  • Produzioni agroalimentari e vitivinicole di qualità certificata ai sensi del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 novembre 2012 e del regolamento (UE) 2018/848 del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 maggio 2018;
  • produzioni agricole e agroalimentari;
  • produzioni iscritte nel registro dei prodotti agricoli tradizionali, ai sensi dalla legge 12 dicembre 2016, n. 238;
  • patrimonio forestale italiano;
  • prodotti della pesca e dell’acquacoltura;
  • territori e comunità rurali.

Beneficiari dei contributi sono:

  • enti pubblici singoli e associati
  • associazioni riconosciute e non
  • comitati organizzatori, costituiti in forma scritta anche non pubblica (purché l’atto costitutivo sia registrato, e indichi scopi e organi responsabili)
  • cooperative sociali

che abbiano sede in Italia e non abbiano scopo di lucro.
Sono escluse le persone fisiche, le società, di persone o di capitali, in qualunque forma costituite.

Linee guida del Garante sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale per la realizzazione di servizi sanitari

Il Garante per la protezione dei dati personali ha pubblicato un Decalogo con le regole per la realizzazione di servizi sanitari nazionali attraverso sistemi di Intelligenza Artificiale (IA).

Il documento si basa su tre principi cardine:

  • la trasparenza dei processi decisionali (il paziente ha il diritto di conoscere se esistono e quali sono i processi decisionali basati su trattamenti automatizzati effettuati attraverso strumenti di IA e di ricevere informazioni chiare sulla logica utilizzata per arrivare a quelle decisioni);
  • la supervisione umana delle decisioni automatizzate (il processo decisionale dovrà prevedere una supervisione umana che consenta al personale sanitario di controllare, validare o smentire l’elaborazione effettuata dagli strumenti di IA);
  • la non discriminazione algoritmica (nella descrizione dei trattamenti è necessario che siano puntualmente indicate le logiche algoritmiche utilizzate al fine di “generare” i dati e i servizi, le metriche impiegate per addestrare il modello, i controlli svolti per verificare la presenza di eventuali bias e la possibilità di una loro correzione).

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Procura alle liti: gli opposti orientamenti della Cassazione e i riflessi sul processo tributario. Analisi FNC

La Fondazione Nazionale dei Commercialisti ha pubblicato un documento di ricerca che analizza i temi oggetto di due ordinanze di rimessione della Cassazione ed i riflessi che che gli opposti orientamenti possono avere nei giudizi di merito del processo tributario.

Si tratta, in particolare:

  • dell’Ordinanza n. 19039 del 5 luglio 2023, tramite la quale la terza sezione civile della Corte di cassazione ha rimesso al Primo Presidente di valutare l’opportunità di assegnare alle Sezioni Unite la questione della legittimità della procura non contestuale al ricorso, avuto riguardo alla data e al luogo di conferimento della procura, considerato il contrasto di giurisprudenza emerso in seno alla stessa Corte di legittimità;
  • dell’Ordinanza n. 20176 del 13 luglio 2023, tramite la quale la terza sezione civile ha rimesso al Primo Presidente di valutare l’assegnazione alle Sezioni Unite della diversa questione concernente la modalità di congiunzione tra l’atto nativo digitale e la procura redatta, sottoscritta e autenticata in formato analogico che sia trasmessa, sotto forma di copia informatica autenticata con firma digitale, ai sensi dell’articolo 83, terzo comma, ultimo periodo, c.p.c.

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Al via dal 26 ottobre il ‘Bonus colonnine’ per imprese e professionisti

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ricorda che, dal prossimo 26 ottobre, imprese e professionisti potranno richiedere il contributo economico per acquistare e installare infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici.

“Con questa importante novità rivolta agli operatori economici”, ha affermato il Ministro Gilberto Pichetto, “vogliamo accompagnare la crescita della mobilità elettrica nel Paese, già fortemente sostenuta dal PNRR”.

Il “Bonus colonnine” sostiene l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici da parte di imprese e professionisti, per un importo pari al 40% delle spese ammissibili sostenute successivamente al 4 novembre 2021, al netto di IVA, ed oggetto di fatturazione elettronica per:

  • l’acquisto e messa in opera di infrastrutture di ricarica, comprese le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio;
  • la connessione alla rete elettrica (nel limite massimo del 10%);
  • le spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi (nel limite massimo del 10%).

La piattaforma per la domanda per accedere al contributo, gestita da Invitalia, sarà attiva:

  • dalle ore 10.00 del 26 ottobre per la compilazione della domanda;
  • a partire dal 10 novembre per l’invio della domanda, che potrà essere effettuato fino alle 17.00 del 30 novembre.

Invitalia ha messo a disposizione un numero verde gratuito 800 77 53 97 e una scheda contatto online all’interno dell’area riservata sul sito www.invitalia.it .

Whistleblowing: dai Commercialisti l’analisi degli impatti della nuova disciplina sull’organizzazione aziendale

Il Consiglio nazionale dei commercialisti ha pubblicato un documento, indirizzato principalmente al settore privato, che analizza l’impatto della nuova normativa whistleblowing sul sistema dei controlli interni e sugli assetti organizzativi delle imprese, nonché sui modelli organizzativi ex D.Lgs. n. 231/2001
Lo scopo è quello fornire una risposta interpretativa ai primi problemi applicativi della recente normativa sul tema, prevista dal Dl n. 24/2023 (Decreto “Whistleblowing”) in attuazione della Direttiva (UE) 2019/1937 che, abrogando completamente la precedente disciplina, racchiude in un unico testo un sistema di regole destinate al settore pubblico e al settore privato. 

La nuova disciplina, in particolare, prevede l’istituzione e la regolamentazione di apposite procedure di segnalazione (canali interni, esterni e divulgazione pubblica), garantendo la riservatezza e stabilendo uno specifico regime applicabile in caso di ritorsioni.

“È indubbio”, si legge nella premessa al documento, “l’impatto di tale nuova modalità di gestione delle segnalazioni sul sistema dei controlli interni e sugli assetti organizzativi delle imprese, nonché sui modelli organizzativi ex d.lgs. 231/2001.  Ci riferiamo in particolare agli effetti della nuova disciplina sui modelli organizzativi, sulle modalità di segnalazione degli illeciti e sulla loro gestione, nonché sul ruolo dell’Organismo di Vigilanza e sull’opportunità che a quest’ultimo sia attribuita la funzione di gestore delle segnalazioni”.
“Questo documento fornisce una prima analisi degli impatti della nuova disciplina whistleblowing sull’organizzazione delle aziende, in attesa che le best practices e la giurisprudenza possano fornire nuovi elementi al fine di collocare adeguatamente anche questo tassello della nuova cultura d’impresa nell’ambito del sistema dei controlli interni e della gestione dei rischi”.

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La Cassazione sulla mancata impugnazione tempestiva del provvedimento di diniego del rimborso

L’accertamento della pretesa oggetto dell’istanza di rimborso da parte dell’Amministrazione finanziaria si consolida e diventa definitivo qualora il provvedimento di diniego dell’istanza di rimborso non sia tempestivamente impugnato. Il riesame della fondatezza della pretesa oggetto dell’istanza di rimborso è precluso dall’accertamento operato dall’Amministrazione finanziaria in sede di diniego, non impugnato, salvi i casi riconducibili all’esercizio del potere di autotutela.

Il principio di diritto è stato espresso dalla Corte di Cassazione, Sezione V Civile, nell’Ordinanza n. 15754 del 6 giugno 2023.

Errori operatori finanziari nelle comunicazioni pagamenti Pos: in arrivo un’informativa per gli operatori Iva

Con Comunicato Stampa dell’11 ottobre l’Agenzia delle Entrate rende noto che, da alcune segnalazioni arrivate da contribuenti ed intermediari, è emerso che degli operatori finanziari, obbligati per legge alla trasmissione dei dati relativi ai pagamenti elettronici (Pos), hanno commesso degli errori sulle informazioni inviate.
Le partite Iva che abbiano ricevuto una lettera di compliance contenente informazioni non corrette, chiariscono le Entrate, riceveranno una comunicazione di annullamento delle lettere che riportano dati sbagliati.

L’Agenzia delle Entrate precisa di essere venuta a conoscenza di questa circostanza, non riferibile al proprio operato, solo dopo l’invio delle lettere di compliance relative al confronto tra pagamenti elettronici giornalieri e fatture elettroniche e/o corrispettivi telematici trasmessi, e di essersi quindi attivata con gli stessi operatori finanziari per individuare nel dettaglio gli errori da loro commessi e procedere con l’invio delle comunicazioni di annullamento delle lettere di compliance.

Quadro RU nel modello Redditi 2023 con l’indicazione del titolare effettivo

Nel rigo RU150 del modello Redditi SC, SP e PF 2023 periodo di imposta 2022 vanno esposti i dati dei titolari effettivi beneficiari dei dei seguenti crediti d’imposta:

  • credito d’imposta investimenti in beni strumentali nuovi ordinari (codice credito L3);
  • credito d’imposta in beni strumentali nuovi materiali 4.0 (codice credito 2L);
  • credito d’imposta in beni strumentali nuovi immateriali 4.0 (codice credito 3L);
  • credito d’imposta formazione 4.0 (codice credito F7);
  • credito d’imposta ricerca, sviluppo e innovazione (codice credito L1).

L’indicazione del titolare effettivo è volta ad accertare la titolarità effettiva dei destinatari dei fondi nel rispetto delle disposizioni previste dall’articolo 22 del Regolamento UE 2021/241.

E’ opportuno segnalare entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi se il contribuente ha beneficiato per i periodi di imposta 2020, 2021 e 2022 di uno dei crediti d’imposta sopra elencati.

Si segnala in tal senso anche La comunicazione del titolare effettivo entro l’11 dicembre 2023.

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