Errori operatori finanziari nelle comunicazioni pagamenti Pos: in arrivo un’informativa per gli operatori Iva

Con Comunicato Stampa dell’11 ottobre l’Agenzia delle Entrate rende noto che, da alcune segnalazioni arrivate da contribuenti ed intermediari, è emerso che degli operatori finanziari, obbligati per legge alla trasmissione dei dati relativi ai pagamenti elettronici (Pos), hanno commesso degli errori sulle informazioni inviate.
Le partite Iva che abbiano ricevuto una lettera di compliance contenente informazioni non corrette, chiariscono le Entrate, riceveranno una comunicazione di annullamento delle lettere che riportano dati sbagliati.

L’Agenzia delle Entrate precisa di essere venuta a conoscenza di questa circostanza, non riferibile al proprio operato, solo dopo l’invio delle lettere di compliance relative al confronto tra pagamenti elettronici giornalieri e fatture elettroniche e/o corrispettivi telematici trasmessi, e di essersi quindi attivata con gli stessi operatori finanziari per individuare nel dettaglio gli errori da loro commessi e procedere con l’invio delle comunicazioni di annullamento delle lettere di compliance.

Per il rimborso negato la prova grava sempre sul contribuente

La Corte di Cassazione, Sezione V Civile, con l’Ordinanza n. 25859 del 5 settembre 2023 ha richiamato il principio in base al quale, ove la controversia abbia ad oggetto l’impugnazione del rigetto dell’istanza di rimborso di un tributo, o del silenzio-rifiuto formatosi sull’istanza, il contribuente è “attore” in senso non solo formale ma anche sostanziale, con la duplice conseguenza che “grava su di lui l’onere di allegare e provare i fatti a cui la legge ricollega il trattamento impositivo rivendicato” e che le argomentazioni con cui il Fisco nega la sussistenza di detti fatti, o la qualificazione ad essi attribuita, “costituiscono mere difese, non soggette ad alcuna preclusione processuale”.
Dunque, la richiesta formulata dal Fisco di documentare l’esistenza del preteso credito, spiega la Cassazione, “può essere inquadrata nell’ambito della collaborazione che deve sussistere tra Amministrazione finanziaria e contribuente”.
“In tale prospettiva”, continua la Suprema Corte, “non è configurabile alcuna violazione del divieto di chiedere al contribuente documenti già in possesso dell’Amministrazione finanziaria ai sensi dell’art. 6, comma 4, della l. n. 212/2000″.

La rimodulazione dell’imposta straordinaria sugli extraprofitti delle banche

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 236 del 9 ottobre è stata pubblicata la Legge di conversione del decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104 (c.d. Decreto “Omnibus”), recante disposizioni urgenti a tutela degli utenti, in materia di attività economiche e finanziarie e investimenti strategici. 

Tra le principali modifiche apportate la rimodulazione dell’imposta straordinaria sugli extraprofitti delle banche.
L’imposta sarà determinata applicando un’aliquota pari al 40% sull’ammontare del margine degli interessi ricompresi nella voce 30 del conto economico redatto secondo gli schemi approvati dalla Banca d’Italia, relativo all’esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2024, che eccede per almeno il 10% il medesimo margine nell’esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2022.
L’ammontare massimo dell’imposta non potrà essere superiore allo 0,26% dell’importo complessivo dell’esposizione al rischio su base individuale, con riferimento alla data di chiusura dell’esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2023.

Inoltre, gli istituti di credito avranno la possibilità di evitare il pagamento destinando, in sede di approvazione del bilancio relativo all’esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2024, a una riserva non distribuibile, a tal fine individuata, un importo pari a due volte e mezzo il valore dell’imposizione

Flussi fatturazione elettronica: pubblicati i dati gennaio-luglio 2023

Sul sito internet del Dipartimento delle Finanze è stato pubblicata l’analisi statistica dei flussi della fatturazione elettronica relativi ai mesi gennaio-luglio 2023.

Rispetto al 2022, l’imponibile IVA rilevato nei primi sette mesi dell’anno tramite la fatturazione elettronica è diminuito complessivamente dello 0,6%
Le persone fisiche hanno evidenziato un aumento dell’11,7% mentre i soggetti diversi dalle persone fisiche una contrazione dell’1,3%. Il peso dell’imponibile dei soggetti diversi dalle persone fisiche sul totale è risultato pari al 93,7%.

Nel solo mese di luglio, invece, l’imponibile IVA è diminuito del 7,3% rispetto allo stesso mese del 2022, la diminuzione per i soggetti diversi dalle persone fisiche è stata pari all’8,0%, mentre per le persone fisiche si è registrato un incremento del 3,7%.

I report sui flussi della fatturazione elettronica, ricorda il Dipartimento delle Finanze, erano stati sospesi a luglio dello scorso anno per consentire una revisione della metodologia di estrazione dei dati dal sistema di interscambio, che si è resa necessaria in seguito a modifiche normative che hanno introdotto, a partire dal 1° luglio 2023, l’obbligo di trasmissione al sistema di interscambio dei dati relativi alle operazioni transfrontaliere effettuate da soggetti residenti o stabiliti in Italia da e verso soggetti esteri

Clicca qui per leggere la sintesi dei dati.

Contratti d’appalto: l’imposta bollo una tautum sostituisce anche quella dovuta all’atto della registrazione

Con la Risposta n. 446 del 9 ottobre 2023 l’Agenzia delle Entrate chiarisce che sui contratti d’appalto le cui procedure siano iniziate dal 1° luglio 2023 è dovuto unicamente il bollo una tantum.
In relazione alla fase di registrazione non è dovuta, quindi, un’ulteriore imposta di bollo rispetto a quella da assolvere al momento della stipula del contratto secondo le modalità indicate dall’Allegato I.4 al Codice dei Contratti, richiamato dall’articolo 18, comma 10. 
Inoltre, precisano le Entrate, le nuove disposizioni si applicano in relazione “ai futuri contratti che potrebbero essere registrati”, purché relativi, in ogni caso, a procedimenti avviati a partire dal 1° luglio 2023.

Spese sanitarie in dichiarazione: la guida dell’Agenzia Entrate aggiornata a ottobre 2023

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato un aggiornamento della guida “Le agevolazioni fiscali sulle spese sanitarie”, evidenziando le diverse tipologie che è possibile riportare nella propria dichiarazione dei redditi (modello 730 o Redditi Persone fisiche) ed indicando, per ciascuna di esse, tutti i documenti utili che è necessario esibire all’intermediario che predispone e invia la dichiarazione o che devono essere conservati per eventuali controlli dell’Agenzia.
Un capitolo della guida è dedicato alle spese mediche generiche e a quelle di assistenza specifica necessarie nei casi di grave e permanente invalidità o menomazione sostenute dalle persone con disabilità.

CLICCA QUI per acaricare la guida.

Rottamazione quater: inviate le lettere con importi e moduli di pagamento

L’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha completato l’invio delle Comunicazioni delle somme dovute a chi ha aderito alla Rottamazione-quater delle cartelle. Le lettere, inviate in risposta alle circa 3,8 milioni di domande di adesione alla Definizione agevolata presentate entro il 30 giugno 2023, contengono:

  • l’esito della richiesta;
  • l’elenco dei debiti “rottamati”;
  • l’importo dovuto. 

Per gestire i prossimi adempimenti in vista del  termine di pagamento della prima (o unica) rata, previsto per il prossimo 31 ottobre, i contribuenti possono utilizzare i servizi online disponibili sul sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it.
 
In particolare, per coloro che per qualsiasi motivo non siano in possesso della comunicazione inviata, è disponibile una funzionalità che permette di chiedere la copia della Comunicazione delle somme dovute con i primi 10 moduli di pagamento. 
È attivo anche il servizio per richiedere online l’addebito sul conto corrente delle rate previste dal proprio piano di Definizione agevolata, grazie al quale l’importo di ogni rata sarà corrisposto direttamente entro il termine previsto, evitando eventuali dimenticanze. 
È inoltre attivo il servizio online ContiTu, utile per chi volesse scegliere di pagare solo alcuni degli avvisi/cartelle “rottamabili” indicati nella Comunicazione, con la possibilità di ricalcolare l’importo dovuto e ricevere i nuovi moduli di pagamento.

Clicca qui per leggere il Comunicato Stampa dell’Agenzia Entrate-Riscossione e qui per scaricare le FAQ aggiornate al 5 ottobre.

Nella precompilata anche i dati degli abbonamenti al trasporto pubblico locale

Gli enti pubblici o i soggetti privati affidatari del servizio di trasporto pubblico, ai sensi dell’art. 1 del Decreto del MEF del 29 marzo 2023, sono tenuti a comunicare all’Agenzia delle Entrate, in via facoltativa relativamente agli anni 2023 e 2024 e obbligatoriamente a partire dal periodo d’imposta 2025, le informazioni riguardanti le spese per l’acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale ed interregionale eseguite nell’anno precedente da persone fisiche, ai fini dell’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata, indicando i dati identificativi dei soggetti abbonati e dei soggetti che hanno sostenuto le spese, al netto di eventuali rimborsi relativi allo stesso anno di sostenimento. 
L’indicazione del codice fiscale del soggetto pagatore è facoltativa con riferimento alle spese sostenute nel 2023 e diviene obbligatoria a partire dall’anno d’imposta 2024.

Con il Provvedimento del 5 ottobre 2023 l’Agenzia Entrate individua le modalità tecniche di trasmissione dei suddetti dati, oltre ad indicare le modalità di esercizio dell’opposizione all’inserimento dei dati nella dichiarazione precompilata.

Come avviene anche per gli altri tipi di spese che vengono comunicati all’Agenzia, infatti, anche gli abbonati ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, possono opporsi all’utilizzo dei dati nella dichiarazione precompilata

L’opposizione può essere comunicata all’Agenzia delle Entrate dal 1° gennaio e fino al 16 marzo dell’anno successivo a quello di sostenimento della spesa. 
Per e spese sostenute a partire dall’anno 2024, l’esercizio dell’opposizione può essere effettuato anche comunicando l’opposizione direttamente al soggetto destinatario della spesa al momento del sostenimento della stessa o comunque entro il 31 dicembre dell’anno in cui la spesa è stata sostenuta.

Tutti i dettagli nel Provvedimento.

La Cassazione sulla decorrenza della riduzione dei parametri per l’applicazione della ‘Robin Hood Tax’

In tema di addizionale IRES la Corte di Cassazione, Sez. 5 Civile, con l’Ordinanza n. 15698 del 5 giugno 2023, ha chiarito che la riduzione dei parametri del volume dei ricavi e del reddito imponibile richiesti per l’applicazione della c.d. “Robin Hood Tax”, introdotta dal Dl n. 69/2013, che ha comportato l’ampliamento dei soggetti obbligati, ha effetto a decorrere dall’anno d’imposta 2014, in considerazione dell’art. 3 della l. n. 212 del 2000, che, in materia fiscale, esclude l’applicazione retroattiva delle leggi, salvo che sia espressamente prevista, nonché della Relazione illustrativa al provvedimento normativo, che fa riferimento all’aumento del gettito fiscale previsto, con decorrenza dall’anno 2015.

La gestione del rischio e il check up assicurativo

Negli ultimi tempi sta finalmente sempre più emergendo l’importanza di un adeguato  Risk Management (gestione del rischio), anche nell’attività delle PMI.

Il Risk Management è un processo aziendale volto alla gestione completa ed integrata dei rischi, mediante attività sistematiche quali identificazione, misurazione, valutazione, trattamento del rischio. La funzione del risk management è quella di proteggere e incrementare il valore di una azienda a vantaggio dei suoi stakeholder.

Il tema è molto articolato e in questa occasione ci limitiamo a sottolineare l’importanza di un adeguato check up assicurativo.

Dopo aver effettuato la valutazione dei rischi e previsto tutte le misure di prevenzione e protezione atte a ridurre tali rischi, accade spesso infatti che un determinato rischio non possa essere eliminato. In questi casi un check up assicurativo può rivelarsi fondamentale per individuare i rischi residuali più rilevanti connessi all’attività e per comprendere quali potrebbero essere le coperture assicurative più adatte.

Per approcciare meglio al tema del check up assicurativo consigliamo la lettura della Monografia Assicurazioni – Dal rischio alla sua copertura pubblicata da Assolombarda.

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