Lettere di compliance per i forfettari

Con il Provvedimento n. 325550 del 19 settembre 2023, l’Agenzia Entrate ha reso noto di aver disposto le comunicazioni per la promozione dell’adempimento spontaneo nei confronti dei soggetti che hanno applicato, per il periodo d’imposta 2021, il regime forfetario (L. 190/2014 e successive modificazioni), per i quali risulta la mancata indicazione degli elementi informativi obbligatori richiesti dalla norma nel quadro RS del modello Redditi PF.

L’Agenzia Entrate sta trasmettendo tali comunicazioni mediante PEC, che è tra l’altro consultabile dal contribuente all’interno dell’area riservata del portale dell’Agenzia delle Entrate, denominata “Cassetto fiscale”, sezione “L’Agenzia scrive”.
Lo scopo è di verificare la motivazione della mancata indicazione, da parte dei contribuenti forfetari che hanno compilato la sezione II del quadro LM, delle informazioni che dovevano essere riportate nei righi da 375 a 381 del quadro in commento.
Nello specifico, per gli esercenti attività d’impresa, le informazioni che erano richieste erano il numero dei mezzi di trasporto posseduti e la relativa spesa per i carburanti, l’ammontare del costo sostenuto per le materie prime e il costo per il godimento dei beni di terzi.
Per i lavoratori autonomi erano richieste invece le spese sostenute per le utenze e i carburanti. Tali informazioni possono essere comunicate, anche mediante l’intermediario, al fine di fornire elementi e informazioni in grado di giustificare la presunta anomalia riscontrata.

Quindi, i contribuenti che non hanno indicato nel quadro RS del Modello Redditi 2022 PF gli elementi informativi obbligatori,  possono regolarizzare la posizione mediante il ravvedimento operoso di cui all’art. 13 D.Lgs. 18.12.1997, n. 472, presentando una dichiarazione integrativa e beneficiando della riduzione delle sanzioni in funzione della tempestività della regolarizzazione.

Tax credit videogiochi: pubblicato il Decreto di approvazione delle richieste

Con avviso del 26 settembre scorso la Direzione generale Cinema e audiovisivo del MiC ha reso nota la pubblicazione del Decreto Direttoriale del 25 settembre 2023 con l’elenco dei beneficiari del cosiddetto Tax credit videogiochi.
Si tratta, in particolare, dell’esito dell’istruttoria effettuata sull’ammissibilità delle richieste definitive (a consuntivo) di credito d’imposta pervenute per la produzione di videogiochi di nazionalità italiana e aventi valore culturale.

Nel Decreto pubblicato l’elenco dei beneficiari e i relativi crediti d’imposta riconosciuti.
Il credito è utilizzabile a partire dal giorno 10 del mese successivo alla comunicazione di riconoscimento dell’agevolazione.

Non deducibili i costi della manodopera connessi al reato di truffa ai danni dell’Inps

Con Ordinanza n. 26707 del 18 settembre 2023 la Corte di Cassazione, Sez. V Civile, ha confermato il principio secondo cui non sono deducibili dal reddito i costi sostenuti da una società per ingaggiare personale collocato nelle liste di mobilità da altre società del gruppo, fruendo di indebite agevolazioni contributive ai danni dell’Inps, perché direttamente connessi al reato di truffa nei confronti dell’ente.

La deducibilità dei costi di manodopera, spiega la Cassazione, non deve essere valutata basandosi unicamente sulla liceità del lavoro retribuito e svolto dai dipendenti, senza adeguatamente motivare e dare rilievo alla esistenza o meno di un legame strutturale-funzionale tra il costo del lavoro recuperato a tassazione e il compimento delle fattispecie di reato, oggetto di un processo penale.

In presenza di una notizia di reato il giudice di merito, per riconoscere la deducibilità dei costi in esame, avrebbe dovuto indagare se l’acquisizione di fattori produttivi (costo della manodopera) funzionali allo svolgimento dell’attività lecita d’impresa, fossero in un rapporto di strumentalità con la commissione del reato.

Aggiornamento tecnico per il registratore di cassa telematico entro il 2 ottobre 2023

Entro il prossimo 2 ottobre 2023, i registratori telematici e i Server RT dovranno essere aggiornati per consentire l’attuazione della c.d. “lotteria degli scontrini istantanea” e in particolare per poter poter generare e stampare un codice bidimensionale su tutti i documenti commerciali di importo pari o superiore a 1 euro pagati interamente in modalità elettronica.

Per partecipare alla lotteria, gli acquirenti dovranno scaricare e installare sui loro smartphone un’applicazione denominata “Gioco legale”: scansionando il codice bidimensionale riportato sui documenti commerciali parteciperanno al concorso. In caso di vincita, sarà l’app stessa ad avvisare il cliente e questi potrà riscuotere il premio presso uno degli esercizi abilitati entro 30 giorni.

Attualmente non è ancora nota la data di avvio della lotteria istantanea perché manca il necessario provvedimento interdirettoriale. L’Agenzia Entrate ha però fissato al 2 ottobre 2023 il termine entro il quale gli strumenti di rilevazione dei corrispettivi dovranno essere adeguati.

Delega all’utilizzo dei servizi on line dell’Agenzia Entrate e Entrate-Riscossione: basta una sola richiesta

Con Provvedimento del 22 settembre 2023 l’Agenzia delle Entrate informa che, d’ora in poi, basterà un’unica richiesta per delegare un familiare o una persona di fiducia ad accedere nel proprio interesse ai servizi online dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia delle entrate-Riscossione.
Con il provvedimento pubblicato vengono quindi approvati i modelli e le istruzioni per consentire a queste persone di utilizzare i servizi web delle due Agenzie nell’interesse di un’altra persona. 

La novità introdotta permette, con un’unica istanza, di richiedere l’abilitazione o la disabilitazione all’utilizzo dei servizi disponibili nelle aree riservate delle due Agenzie, rendendo più agevole l’adempimento degli obblighi tributari da parte dei contribuenti con difficoltà nell’utilizzo dei sistemi telematici o con scarse competenze informatiche.

Come ottenere l’abilitazione
La richiesta di abilitazione può essere presentata, da Tutori, amministratori di sostegno e curatori speciali, Genitori o Persone di fiducia, recandosi di persona in un Ufficio, tramite Pec a una Direzione Provinciale o tramite una videochiamata. 
La persona di fiducia può essere autorizzata anche all’interno della propria area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate, mentre per i rappresentanti è possibile utilizzare anche il servizio web “Consegna documenti e istanze”.

Tutti i dettagli nel Provvedimento.

Attenzione a false telefonate o messaggi su rimborsi per attività di trading online

L’Agenzia delle Entrate allerta i contribuenti in merito a false comunicazioni telefoniche o tramite sistemi di messaggistica (sms, Whatsapp ecc.) relative a rimborsi per attività di trading che mirano ad ottenere il pagamento di imposte non dovute, a seguito di operazioni di trading online o su criptovalute.

Queste comunicazioni, spiega l’Agenzia, potrebbero anche essere accompagnate anche dall’invio di documenti manipolati, che riportano loghi di Agenzia Entrate e/o Agenzia Entrate Riscossione, errori grammaticali, di punteggiatura ed omissioni nel testo, minacce di coinvolgimento di un ente preposto al recupero crediti o imposizione di deadline e senso d’urgenza.

L’Agenzia Entrate, totalmente estranea a queste comunicazioni, raccomanda:

  • di non cliccare sui link in email o servizi di messaggistica (sms, whatsapp, ecc.);
  • di non fornire dati personali in occasione di telefonate legate a questo tipo di fenomeni;
  • di non ricontattare il mittente di eventuali comunicazioni.

Reati tributari: senza deleghe responsabilità penale estesa a tutto il CdA

La Corte di Cassazione, Sezione II Penale, con la sentenza n. 35314 del 22 agosto 2023 ha ribadito che, in tema di reati tributari, nel caso di delitto deliberato e direttamente realizzato da singoli componenti del consiglio di amministrazione, nel cui ambito non sia stata conferita alcuna specifica delega, ciascuno degli amministratori risponde a titolo di concorso per omesso impedimento dell’evento, ove sia ravvisabile una violazione dolosa dello specifico obbligo di vigilanza e di controllo sull’andamento della gestione societaria derivante dalla posizione di garanzia di cui all’art. 2392, cod. civ. 

Attenzione ai limiti ‘de minimis’ anche per impatriati e ricercatori

L’introduzione del regime dei lavoratori impatriati e delle agevolazioni dedicate ai docenti e ricercatori che hanno scelto di trasferire la loro residenza in Italia rappresenta un importante incentivo per attirare professionisti altamente qualificati nel nostro paese.

Tuttavia, è fondamentale comprendere che quando i beneficiari di tali agevolazioni sono imprese o professionisti autonomi, si applicano le normative europee in materia di aiuti di Stato. In particolare il regolamento “de minimis” (Regolamento (UE) n. 1407/2013) stabilisce un limite massimo di aiuti ottenibili pari a 200.000 euro nell’arco di tre anni. In questo caso l’importo dell’aiuto può essere determinato in base ai risparmi fiscali ottenuti grazie alle esenzioni previste dai regimi menzionati.

È importante monitorare attentamente il rispetto dei limiti, poiché il loro superamento può comportare il recupero dell’eccedenza da parte dell’Agenzia Entrate.

Dal 2 ottobre le domande per il contributo a fondo perduto per interventi edilizi al 90%

Con Provvedimento del 22 settembre scorso l’Agenzia delle Entrate ha approvato il modello “Istanza per il riconoscimento del contributo a fondo perduto sugli interventi edilizi 2023 detraibili al 90%” insieme alle relative istruzioni.

Il provvedimento, inoltre, definisce istruzioni, modalità e termini di presentazione dell’istanza per il riconoscimento del contributo a fondo perduto sugli interventi edilizi detraibili al 90%, in relazione alle spese sostenute dal 1° gennaio al 31 ottobre di quest’anno su immobili adibiti a prima casa e parti comuni condominiali, e riservato ai proprietari (o titolari di altro diritto di godimento) che nel 2022 hanno avuto un reddito non superiore a 15mila euro.

L’ammontare del contributo richiesto è pari al 10% delle spese agevolabili sostenute dal richiedente fino a un massimo di 9.600 euro.

La domanda dovrà essere presentata direttamente dal richiedente o tramite un intermediario abilitato alla consultazione del Cassetto fiscale, dal 2 al 31 ottobre, attraverso una procedura web disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia.

Clicca qui per maggiori dettagli.

Annullamento rateazione o compensazione bonus edilizi: le richieste dal 5 ottobre su apposita piattaforma delle Entrate

Con Provvedimento del 22 settembre 2023 l’Agenzia delle Entrate fornisce indicazioni utili per chiedere l’annullamento:

  • della ripartizione in dieci rate annuali dei bonus edilizi residui derivanti dalla cessione o dallo sconto in fattura;
  • delle opzioni per l’utilizzo in compensazione, tramite F24, dei crediti tracciabili.

A partire dal 5 ottobre 2023 sarà disponibile sulla “Piattaforma cessione crediti”, nell’area riservata dell’Agenzia Entrate, la funzione utile per richiedere l’annullamento della rateazione o compensazione dei suddetti bonus edilizi.

Fino all’attivazione delle funzionalità della “Piattaforma cessione crediti”, precisano le Entrate, la richiesta deve essere effettuata tramite il modello denominato “Richiesta di annullamento della ripartizione in dieci rate annuali dei crediti residui”, allegato al provvedimento, compilato e sottoscritto digitalmente o con firma autografa dal titolare del credito. In caso di firma autografa deve essere allegata copia del documento di identità. Il modello deve essere trasmesso tramite posta elettronica certificata all’indirizzo annullamentoaccettazionecrediti@pec.agenziaentrate.it. L’esito della richiesta viene fornito entro 30 giorni.

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