Consultazione ipotecaria telematica anche per dati catastali dell’immobile

L’Ag. Entrate informa di aver ampliato l’offerta relativa ai servizi di consultazione ipotecaria telematica erogati in area libera sul proprio portale.
Accedendo alla sezione Servizi>Fabbricati e Terreni>Ispezione ipotecaria online, infatti, è ora possibile effettuare la ricerca, oltre che per persona fisica e per nota,  anche per dati catastali dell’immobile

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Si’ all’esenzione dall’imposta di registro per gli ‘atti di liberalità’

Un atto può beneficiare dell’esenzione dall’imposta di registro quando si connota come “atto di liberalità” e non semplicemente come atto a titolo gratuito. Un atto di liberalità, infatti, è per definizione un atto compiuto unilateralmente, disinteressatamente e spontaneamente, per spirito di liberalità, da un soggetto a beneficio di un altro.

Secondo la Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado della Toscana (sentenza n. 366/1 del 18 aprile 2023), per configurarsi tale fattispecie, è necessario che una parte effettui l’arricchimento dell’altra, senza che ciò corrisponda anche all’eventuale adempimento di una obbligazione. 

Videosorveglianza: 50.000 euro di sanzioni dal Garante

Sanzionata una’azienda di abbigliamento poiché le telecamere violavano Regolamento, Codice Privacy e Statuto dei Lavoratori.

50 mila euro di sanzione sono state comminate dal Garante privacy a un’azienda di abbigliamento per aver installato sistemi di videosorveglianza in violazione del Regolamento europeo, del Codice privacy e dello Statuto dei lavoratori.

L’indagine del Garante è partita a seguito della segnalazione di un sindacato che lamentava il trattamento illecito di dati personali attraverso sistemi di videosorveglianza in diversi punti vendita della società. Nel corso dell’istruttoria è emerso infatti che la società, presente in Italia con oltre 160 negozi, non aveva rispettato la normativa in materia di controllo a distanza, la quale prevede che l’installazione di impianti audiovisivi non possa avvenire in assenza di un accordo con i rappresentanti dei lavoratori o di una autorizzazione dell’Ispettorato del lavoro, procedure indispensabili anche per bilanciare la sproporzione esistente tra la posizione datoriale e quella di lavoratore.

La società aveva giustificato l’installazione delle apparecchiature con la necessità di difendersi da furti e di garantire la sicurezza dei dipendenti e del patrimonio aziendale, evitando accessi non autorizzati.

Gli accertamenti del Garante privacy hanno evidenziato che tutti i negozi erano dotati di almeno 3 videocamere, attive 24 ore al giorno 7 giorni su 7, nelle aree riservate ai lavoratori e ai fornitori. Nei punti vendita più grandi arrivavano fino a 27. Le immagini venivano conservate 24 ore e poi sovrascritte. In numerosi punti vendita l’installazione dei sistemi di videosorveglianza non aveva però, come detto, rispettato la normativa in materia di controllo a distanza. Non è sufficiente infatti, ha sottolineato il Garante, limitarsi ad informare gli interessati della presenza dell’impianto e del suo funzionamento attraverso informative affisse nelle zone antistanti quelle oggetto di ripresa.

Tenuto conto del numero rilevante di dipendenti coinvolti (oltre 500), il fatto che la violazione ha riguardato diversi punti vendita, e la violazione delle norme in materia di controllo a distanza (assenza di autorizzazione o di accordo con le rappresentanze sindacali e trattamenti effettuati in violazione della autorizzazione rilasciata o dell’accordo), il Garante privacy ha comminato alla società una sanzione di 50 mila euro.  (dalla newsletter del Garante del 26.05.2023)

Stralcio mini cartelle e rottamazione quater anche per gli enti territoriali con riscossione diretta

Tra le novità introdotte durante l’iter di conversione del Dl n. 34/2023 (Decreto “bollette”) c’è l’Art. 17-bis (Disposizioni in materia di definizione agevolata delle entrate regionali e degli enti locali) che consente agli enti territoriali che provvedono direttamente alla riscossione delle proprie entrate o che hanno assegnato il servizio a terzi, di applicare alcuni istituti di “tregua fiscale” introdotti dalla legge di bilancio 2023, ossia:

  • lo “stralcio” automatico delle cartelle di valore fino a 1.000 euro;
  • la definizione agevolata dei carichi affidati all’Agente della riscossione (rottamazione-quater).

Per aderire, gli enti territoriali dovranno emanare, entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del Decreto “Bollette”, un provvedimento con cui stabiliscono:

  • il numero di rate in cui può essere ripartito il pagamento e la relativa scadenza;
    le modalità con cui il debitore manifesta la sua volontà di avvalersi della definizione agevolata;
  • i termini per la presentazione dell’istanza in cui il debitore indica il numero di rate con il quale intende effettuare il pagamento, nonché la pendenza di giudizi aventi a oggetto i debiti cui si riferisce l’istanza stessa, assumendo l’impegno a rinunciare agli stessi giudizi;
  • il termine entro il quale l’ente territoriale o il concessionario della riscossione trasmette ai debitori la comunicazione nella quale sono indicati l’ammontare complessivo delle somme dovute per la definizione agevolata, quello delle singole rate e la scadenza delle stesse.

Dl “bollette”: incrementate le risorse a sostegno del settore sportivo

Al fine di contrastare l’aumento dei costi dell’energia nel settore sportivo la legge di conversione del Decreto “Bollette”, con l’introduzione dell’Art. 4-bis (Disposizioni per far fronte all’aumento dei costi dell’energia nel settore sportivo), prevede un incremento delle risorse, per il 2023, del “Fondo unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano”, destinate all’erogazione di contributi a fondo perduto a favore di associazioni e società sportive iscritte nel registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche, delle discipline sportive, degli enti di promozione sportiva e delle federazioni sportive che gestiscono impianti sportivi e piscine, altre che del Coni, del Comitato italiano paralimpico e della società Sport e Salute Spa.

Una parte delle risorse, pari ad almeno 10 milioni di euro, è riservata alle associazioni e società sportive iscritte nel Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche che gestiscono in esclusiva impianti natatori e piscine per attività di base e sportiva.

Antiriciclaggio: la tavola di raccordo dei nuovi indicatori di anomalia

Il 15 maggio è stato pubblicato un documento relativo ai nuovi indicatori di anomalia UIF anche per commercialisti, che entreranno in vigore dal prossimo 1° gennaio 2024. 

Il  26 maggio 2023 la UIF ha pubblicato un nuovo documento di 60 pagine, cioè una tavola di raccordo tra indicatori e sub indici del 12 maggio 2023 ed i precedenti provvedimenti di indicatori di anomalia.

Approvato il Ddl di conversione del Decreto ‘bollette’: il credito d’imposta per le start-up innovative

Il 25 maggio scorso l’Assemblea del Senato ha rinnovato la fiducia al Governo approvando definitivamente, nel testo licenziato dalla Camera, il ddl di conversione, con modificazioni, del Dl n. 34/2023 sul sostegno delle famiglie e delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale e in materia di salute e adempimenti fiscali (il cosiddetto Decreto “bollette”).

Tra le novità introdotte durante l’iter di conversione c’è il credito d’imposta per le start-up innovative costituite a decorrere dal 1° gennaio 2020 e operanti nei settori dell’ambiente, dell’energia da fonti rinnovabili e della sanità (Art. 7-quater).

Il beneficio, finanziato con 2 milioni di euro per il solo 2023, consiste in un credito d’imposta, fino a un importo massimo di 200mila euro, in misura non superiore al 20% delle spese sostenute per le attività di ricerca e sviluppo
Tali attività, in particolare, dovranno essere finalizzate alla creazione di soluzioni innovative per realizzare strumenti e servizi tecnologici avanzati che garantiscano la sostenibilità ambientale e la riduzione dei consumi energetici.

Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione e deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di riconoscimento dello stesso e nelle dichiarazioni relative ai periodi d’imposta successivi, fino a quello nel quale se ne conclude l’utilizzo.

Definizione agevolata liti fiscali pendenti: 51 rate mensili dal 2024

Tra le modifiche apportate durante l’iter di conversione del c.d. Decreto “bollette”, novità anche in materia di definizione agevolata delle controversie tributarie, conciliazione agevolata e rinuncia agevolata dei giudizi tributari pendenti innanzi alla Corte di Cassazione.
In particolare, per il pagamento delle somme dovute a seguito dell’adesione alla definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti al 1° gennaio 2023 in cui è parte l’Agenzia delle Entrate o l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, viene introdotta la  possibilità per il contribuente di versare le somme dovute (dopo le prime tre rate del 2023) in un massimo di 51 rate mensili di pari importo, con scadenza all’ultimo giorno lavorativo di ciascun mese, a decorrere dal mese di gennaio 2024, fatta eccezione per il mese di dicembre di ciascun anno, per il quale il termine di versamento resta fissato al giorno 20 del mese.

Depositi fiscali senza requisiti: in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale le modifiche al TUA

Il D.M. del 17 maggio 2023, previsto dall’articolo 23, comma 12 del Testo Unico delle Accise (autorizzazione per 12 mesi all’esercizio di deposito fiscale in assenza dei requisiti), è in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Lo si apprende da una comunicazione pubblicata sul sito internet del Dipartimento delle Finanze in data 24 maggio.

Le modifiche dell’articolo 23, comma 12, del TUA, ad opera del dell’articolo 5-quater, comma 1, del Dl n. 21/2022, nascono alla necessità di integrare la disciplina inerente l’operatività in regime di deposito fiscale dei depositi commerciali di modesta capacità di stoccaggio, prevedendo un’alternativa alla mera sospensione della relativa autorizzazione che dia una concreta possibilità, agli esercenti di tali depositi, di riuscire effettivamente a ripristinare le condizioni richieste dal predetto articolo 23, comma 4 e, in particolare, quella attinente alla soglia del 30% del totale delle estrazioni di un biennio.

Ocse pubblica il report Taxing Wages 2023: ritorna il ‘fiscal drag’

L’Ocse ha pubblicato il report Taxing Wages 2023 che analizza l’andamento e l’impatto del cuneo fiscale nei Paesi membri dell’Organizzazione.

Nel 2022 le imposte sui redditi da lavoro sono aumentate in tutta l’area Ocse a causa dell’aumento dei salari nominali, che ha spinto i redditi verso scaglioni fiscali più elevati, riducendo al contempo l’ammissibilità a crediti d’imposta e altri benefici in denaro. L’elevata inflazione ha poi causato un calo dei salari reali, con un doppio colpo per i contribuenti. Il fenomeno è noto come “fiscal drag” (Drenaggio Fiscale) e si manifesta quando si verifica un aumento della pressione fiscale sul reddito a causa di una inflazione in forte crescita.

Il report Ocse esamina nel dettaglio anche le variazioni del cuneo fiscale, ossia la differenza tra lo stipendio lordo versato dal datore di lavoro e la retribuzione netta ricevuta dal lavoratore, e pone sotto indagine otto tipologie di famiglie, che variano per livello di reddito e composizione del nucleo familiare.

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