Farmaci acquistati online: detraibili unicamente se non richiedono ricetta medica

Il chiarimento arriva dall’Agenzia delle Entrate, in una risposta fornita sulla rivista telematica FiscoOggi.

L’Agenzia, premettendo che nel nostro Paese non è permessa la la vendita online di farmaci o medicinali che richiedano la prescrizione medica, conferma che possono essere riportate nel 730 le spese sostenute per l’acquisto online di tutti i farmaci e i medicinali per i quali non è necessaria la prescrizione del medico.

Questi acquisti, inoltre, devono essere effettuati da farmacie o esercizi commerciali autorizzati alla vendita a distanza dalla Regione o dalla Provincia autonoma o da altre autorità competenti, individuate dalla legislazione delle Regioni o delle Province autonome, come da elenco presente sul sito del Ministero della salute.

In crescita il mercato immobiliare residenziale: +4,7% nel 2022

Con oltre 784mila transazioni, il 4,7% in più rispetto a quelle registrate l’anno precedente, il mercato immobiliare residenziale nel 2022 si conferma in crescita, con un valore stimato di circa 123 miliardi di euro.

I dati arrivano dall’ultimo Rapporto immobiliare residenziale realizzato dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate in collaborazione con Abi, l’Associazione bancaria italiana. 

Nel 2022 si conferma, dunque, il trend positivo registrato a partire dal 2014 (interrotto solo dal dato negativo del 2020): l’incremento delle compravendite è stato più accentuato nelle aree del Sud, in rialzo del 7%, e nelle Isole, dove si attesta intorno al 9%. 
Se la Lombardia si conferma la regione con il maggior numero di compravendite nel corso dell’anno (oltre 165mila), è l’Umbria a far segnare il maggior rialzo con oltre 11mila scambi e una crescita del 14,2%. A seguire la Basilicata (+12,6%) e il Molise (+10,7%).
Tra le grandi città, invece, troviamo in testa Palermo (+11,3%), seguita da Milano (+6,1%), Torino (+5,9%) e Bologna (+3,4%). 
Nel complesso, sono state vendute abitazioni per un totale di oltre 83 milioni di metri quadrati (+3,2%), con una superficie media per unità abitativa compravenduta pari a 106,8 metri quadrati.

Il rapporto pubblicato contiene anche un’analisi delle principali caratteristiche dei mutui ipotecari erogati per l’acquisto delle abitazioni.

Il bilancio degli enti del Terzo settore (ETS)

Il Consiglio e la Fondazione nazionali dei commercialisti hanno pubblicato la terza edizione aggiornata del volume “Il Bilancio del Terzo settore”. La monografia, a firma di Matteo Pozzoli (componente dell’Ufficio legislativo del Consiglio Nazionale e professore associato di Economia aziendale all’Università degli studi di Napoli “Parthenope” ), è scaricabile gratuitamente all’indirizzo www.fondazionenazionalecommercialisti.it.

Nuove partite Iva: modalità e termini per il controllo e l’analisi del rischio

Con Provvedimento del 16 maggio 2023 l’Agenzia delle Entrate ha disposto criteri, modalità e termini per l’analisi del rischio ed il controllo delle nuove partite Iva che presentano anomalie, in attuazione delle disposizioni introdotte dalla Legge di bilancio 2023 (art. 1, comma 148, della Legge n.197/2022).

Allegato al provvedimento il Fac simile della polizza fideiussoria da presentare nei casi previsti.

Commercialisti: nuovo istituto per il riscatto delle annualità annullate

Con notizia del 21 aprile la Cassa Dottori Commercialisti ha informato dell’approvazione del nuovo istituto del riscatto delle annualità contributive annullate dalla Cassa per carenza dell’esercizio professionale, incompatibilità con l’esercizio della professione e prescrizione.
Con successiva informativa la Cassa previdenziale comunicherà la pubblicazione del servizio online utile per la presentazione della domanda.

I commercialisti interessati al riscatto delle annualità annullate dovranno verificare l’estratto conto contributivo che riporta gli anni oggetto di annullamento:

  • codice AP: anno annullato per prescrizione;
  • codice NE: anno annullato per non esercizio;
  • IN: anno annullato per incompatibilità)

e, successivamente, procedere a regolarizzare la posizione contributiva seguendo i passaggi riportati nella guida alla regolarizzazione contributiva.

Maggiori informazioni sui termini di presentazione della domanda a questo indirizzo.

Gli standard europei ESRS per il reporting di sostenibilità

L’EFRAG (European Financial Reporting Advisory), ente di natura tecnica che si occupa dei principi contabili a livello internazionale e che svolge il ruolo di consulente tecnico della Commissione per la definizione delle regole di informativa ai sensi della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), ha recentemente pubblicato i nuovi European Sustainability Reporting Standards (ESRS), destinati a diventare le linee guida per redigere i bilanci aziendali di sostenibilità nei paesi membri dell’Unione Europea.

Gli standard ESRS sono suddivisi in 12 documenti riguardanti diverse aree:

Aspetti generali:

ESRS 1 Requisiti generali
ESRS 2 Contenuti generali

Ambientale (E):

ESRS E1 Cambiamenti climatici
ESRS E2 Inquinamento
ESRS E3 Risorse idriche e marine
ESRS E4 Biodiversità ed ecosistemi
ESRS E5 Uso delle risorse ed economia circolare

Governance (G):

ESRS G1 Condotta aziendale

Sociale (S):

ESRS S1 Forza lavoro propria
ESRS S2 Lavoratori della catena del valore
ESRS S3 Comunità coinvolte
ESRS S4 Consumatori e utenti.

Entro giugno 2023 l’EFRAG pubblicherà anche la seconda serie di standard ESRS, ovvero quelli relativi alle linee guida settoriali:

  • 5 settori sono già coperti dagli standard GRI: agricoltura, estrazione del carbone, estrazione mineraria, petrolio e gas;
  • 5 settori verranno stilati seguendo la filosofia ad alto impatto: produzione di energia, autotrasporto, produzione di autoveicoli, cibo/bevande, tessile.

La serie 2 includerà anche gli standard ESRS per le PMI.

Mediante l’utilizzo di questi standard, tutte le grandi aziende dell’UE, gradualmente, dovranno divulgare i dati sull’impatto delle loro attività e gli eventuali rischi di sostenibilità a cui sono esposte. L’adozione di linee guide standard dovrebbe mettere fine al fenomeno del greenwashing. strategia di comunicazione adottata da imprese, organizzazioni o istituzioni politiche che comunicano un impegno e un attaccamento alle politiche ambientali diverso da quello effettivo.

In vigore le modifiche agli ISA 2023: esclusione per chi ha aperto la partiva Iva dal 2021

In vigore le modifiche agli ISA da utilizzare per la dichiarazione dei redditi 2023.

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 113 del 16 maggio (Suppl. Ordinario n. 18), è stato infatti pubblicato il Decreto MEF del 28 aprile, di approvazione delle modifiche agli indici sintetici di affidabilità fiscale applicabili al periodo d’imposta 2022.
Approvate, in particolare, ulteriori cause di esclusione dagli ISA e i correttivi congiunturali.
Per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2022, gli indici sintetici di affidabilità fiscale in vigore per il medesimo periodo d’imposta, non si applicano nei confronti dei soggetti che hanno aperto la partita IVA a partire dal 1° gennaio 2021. 
Questi soggetti sono comunque tenuti alla comunicazione dei dati economici, contabili e strutturali previsti al comma 4 dell’art. 9-bis del Dl n.50/2017.

StartUp innovative: approvazione bilancio e verifica requisiti e scadenza

Entro trenta giorni dall’approvazione del bilancio e comunque entro sei mesi dalla chiusura di ciascun esercizio, (salva l’ipotesi del maggior termine previsto dal comma 15 dell’art. 25 del DL 179/2012) , e dopo l’aggiornamento o la conferma del profilo personalizzato sul portale startup.registroimprese.it, il rappresentante legale della start-up deve attestare il mantenimento del possesso dei requisiti e depositare tale dichiarazione nel Registro delle Imprese.

Si tratta di un adempimento gratuito ma obbligatorio per legge.

Ricordiamo anche che le startup innovative possono godere dei benefici previsti entro i 5 anni dalla loro costituzione; trascorso tale periodo di tempo hanno la possibilità di trasformarsi in PMI innovative, senza perdere i benefici disponibili. Per le startup innovative regolarmente iscritte alla sezione speciale del registro delle Imprese alla data del 19 maggio 2020 il termine è prorogato di 12 mesi.

Nel corso dell’esercizio 2023 scadranno quindi i termini per tutte le startup innovative avviate nel 2017.

Sostituti d’imposta: come trasmettere i dati sulla scelta dell’8, 5 e 2 per mille

Con Provvedimento del 16 maggio 2023 l’Agenzia delle Entrate fornisce istruzioni per i sostituti d’imposta che prestano assistenza fiscale nell’anno 2023 sulle modalità di trasmissione alla stessa Agenzia dei dati contenuti nelle schede riguardanti le scelte per la destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille dell’IRPEF, modello 730-1.

Le modalità di invio per la campagna dichiarativa 2023, relativa all’anno d’imposta 2022, non cambiamo rispetto a quelle del periodo d’imposta precedente: i sostituti d’imposta ricevono le buste con le schede dai propri assistiti e le consegnano ad un intermediario o a Poste Italiane S.p.A. per il tempestivo invio all’Agenzia delle entrate e comunque entro le scadenze previste.

Donazioni per ETS nella precompilata: oneri deducibili o detraibili?

Con una risposta fornita sulla rivista telematica FiscoOggi l’Agenzia delle Entrate ricorda che le donazioni effettuate a favore degli Enti del Terzo Settore rientrano tra gli oneri per i quali sono riconosciute, alternativamente, sia la detrazione d’imposta sia la deduzione dal reddito complessivo.

Per le erogazioni liberali in denaro o in natura effettuate in favore di Onlus, Associazioni di promozione sociale, Cooperative Sociali e ONG, in particolare, è possibile richiedere:

  • o una detrazione del 30%, per un importo complessivo in ciascun periodo d’imposta non superiore a 30.000 euro;
  • o una deduzione nel limite del 10% del reddito complessivo dichiarato.

Questo tipo di donazioni sono inserite nella precomopilata tra gli oneri deducibili o detraibili a seconda del risultato più favorevole al contribuente, calcolato sulla base delle informazioni presenti nelle Certificazioni uniche pervenute all’Agenzia Entrate.

Qualora, però, il contribuente trovasse che nella propria dichiarazione precompilata la donazione sia stata inserita tra gli oneri deducibili e volesse inserirla, invece, tra quelli detraibili (o viceversa), può modificare la dichiarazione, spostando quindi l’importo inserito dall’Agenzia nel rigo degli oneri detraibili.

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