Ammessi ed esclusi al 5 per mille 2024: pubblicati gli elenchi delle ONLUS

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato gli elenchi delle ONLUS ammesse ed escluse relativi al 5 per mille per l’anno finanziario 2024, che comprendono anche le Organizzazioni che, pur non avendo assolto, in tutto o in parte gli adempimenti richiesti per l’ammissione al contributo entro i termini stabiliti, hanno usufruito della “remissione in bonis”.
In ogni elenco, gli enti sono individuati con il codice fiscale, la denominazione della Regione, l’indirizzo, la Provincia e il Comune in cui hanno la sede legale.

Gli elenchi degli enti ammessi e di quelli esclusi relativi alle altre categorie destinatarie del contributo sono pubblicati sul sito istituzionale di ciascuna Amministrazione competente.

Entro maggio 2025,  settimo mese successivo a quello di scadenza del termine per la presentazione delle dichiarazioni 2024, l’Agenzia delle Entrate pubblicherà gli elenchi degli enti ammessi ed esclusi di tutte le categorie, con l’indicazione delle scelte attribuite e dei relativi importi, nonché l’elenco completo degli enti ammessi al contributo con gli importi complessivi spettanti.

Codice tributo ‘7037’ per le erogazioni liberali al Terzo settore

Con Risoluzione n. 65/E del 18 dicembre l’Agenzia delle Entrate ha istituito il codice tributo per l’utilizzo, tramite modello F24, del credito d’imposta per le erogazioni liberali in denaro a favore degli Enti del Terzo Settore.

Tale credito d’imposta, disciplinato dall’art. 81 del Dl n. 117/2017, è stato introdotto per incentivare il sostegno a progetti destinati al recupero di immobili pubblici inutilizzati e beni confiscati alla criminalità organizzata assegnati ai suddetti ETS e da questi utilizzati esclusivamente per lo svolgimento di attività con modalità non commerciali. Il comma 3 dello stesso articolo 81 ha previsto che, per i soggetti titolari di reddito d’impresa, il credito d’imposta in argomento sia utilizzabile tramite compensazione.

Dunque, con la Risoluzione pubblicata, per consentire l’utilizzo in compensazione del credito d’imposta in argomento tramite il modello F24, da presentare esclusivamente attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate, è stato istituito il codice tributo “7037” denominato “Credito d’imposta per le erogazioni liberali in denaro a favore degli enti del Terzo settore – Articolo 81 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117”.
In sede di compilazione del modello di pagamento F24 il suddetto codice tributo è esposto nella sezione “Erario”, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a credito compensati”, ovvero, nei casi in cui il contribuente debba procedere al riversamento dell’agevolazione, nella colonna “importi a debito versati”. Nel campo “anno di riferimento” è indicato l’anno di imposta nel quale sono state effettuate le erogazioni liberali, nel formato “AAAA”

Assirevi pubblica le checklist per la revisione dei bilanci 2024

Come ogni anno Assirevi ha pubblicato le checklist per la revisione dei bilanci d’esercizio e dei bilanci consolidati 2024, a supporto alle società di revisione nella preparazione di check-list da utilizzare, opportunamente adattate, nello svolgimento dell’attività di revisione.

Si tratta, in particolare:

  • della Lista di controllo dei principi di redazione del bilancio d’esercizio – Società ai cui bilanci sono applicabili le disposizioni degli artt. 2423 e successivi del Codice Civile;
  • della Lista di controllo dei principi di redazione del bilancio consolidato – Società ai cui bilanci sono applicabili le disposizioni del Decreto Legislativo 9 aprile 1991, n. 127.

Pubblicate anche le checklist riguardanti:

  • le informazioni integrative da fornire nelle note ai bilanci redatti secondo i principi contabili IFRS, così come omologati dall’Unione Europea;
  • le informazioni da fornire nelle note ai bilanci redatti secondo i principi contabili internazionali (IAS/IFRS), così come omologati (“endorsed”) dall’Unione Europea (UE).

Le checklist, in formato word non modificabile con caselle a cui è possibile apporre la spunta, sono pubblicate sul sito di Assirevi.

Il vademecum per la prevenzione della crisi delle Pmi

Il Consiglio nazionale dei commercialisti con la Fondazione ADR commercialisti, l’Università e la Fondazione CR di Firenze ha pubblicato il documento “Prevenire e gestire le difficoltà dell’impresa. Vademecum per le piccole e medie imprese” che si occupa di “assetti adeguati”, composizione negoziata e dialogo con i creditori finanziari.

“Essere imprenditori significa credere nel futuro e nelle proprie capacità. È proprio questo atteggiamento di fiducia, in un mondo pieno di incertezza, a determinare il successo dell’impresa. Nessuna legge dovrebbe scoraggiare gli imprenditori dall’assumere rischi, dato che è dalla loro attività che tutta la società trae beneficio. Al contempo, una visione ottimistica deve accompagnarsi all’attenzione nei confronti di tutto ciò che potrebbe mettere in difficoltà l’impresa. Del resto, anche in auto, essere attenti al contesto e allacciarsi le cinture di sicurezza non solo non impedisce una guida sicura e veloce, ma addirittura la rende possibile. Cogliere tempestivamente i segnali di difficoltà consente di porre in essere una serie di azioni che, proprio perché intervengono subito, spesso permettono di superare le difficoltà, evitando che sfocino in una vera e propria crisi”.
E’ questo l’incipit del Vademecum che nasce con l’obiettivo di illustrare anche ai piccoli imprenditori, in modo sintetico, le novità previste dal Codice della Crisi, con un linguaggio semplice e con specifico riguardo proprio alle peculiarità delle piccole e medie imprese.

Con l’analogo obiettivo di monitorare la situazione ed esprimere una valutazione sull’adeguatezza (o meno), anche della micro impresa, alle nuove norme di legge e aggiungiamo, alle normali regole di buona amministrazione, abbiamo già pubblicato da diverso tempo, riscontrando molti apprezzamenti, diversi strumenti operativi disponibili sia in formato Excel che con App in cloud, tra cui ti segnaliamo:

Smart Cash Flow PMI, tool in Excel per la verifica dell’adeguatezza dei flussi di cassa prospettici delle piccole e microimprese. È uno strumento semplice e intuitivo per elaborare il budget di cassa dei 12 mesi successivi, con gestione delle dilazioni di incasso e pagamento, della liquidazione IVA, dei finanziamenti e leasing. Calcola il DSCR in base alle indicazioni del CNDCEC.

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A breve sarà disponibile anche la versione Cloud del software.

Misure Idonee Impresa Individuale e Adeguati Assetti Micro Imprese: software che attraverso poche semplici domande, adatte per le imprese individuali e le micro imprese, consente di monitorare la situazione ed esprimere una valutazione sull’adeguatezza (o meno) della micro impresa. Il punteggio tiene in considerazioni anche aspetti dimensionali (fatturato) e organizzativi (numero soggetti coinvolti nell’impresa). Il software fornisce anche suggerimenti utili per un miglioramento.

CLICCA QUI per la versione Cloud (QUI una demo dell’applicazione).
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Easy Alert PMI: software realizzato per monitorare i segnali interni di crisi d’impresa, sia contabili che extracontabili, delle Micro, Piccole e Medie imprese. Con Easy Alert PMI si riducono al minimo i tempi per predisporre un report accurato per le dimensioni dell’azienda, personalizzato in base all’attività svolta ed ulteriormente personalizzabile da parte di chi conosce meglio i punti focali dell’impresa. Con Easy Alert PMI il consulente può offrire ai suoi clienti un servizio fondamentale, innovativo e ad alto valore aggiunto, con costi e tempi molto contenuti. Prevede l’importazione automatica dei dati contabili e dei bilanci dal formato MS Excel e XBRL.

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Test risanamento PMI: software per la valutazione preliminare della complessità del risanamento dell’impresa in crisi, partendo dal rapporto tra l’entità del debito che deve essere ristrutturato e quella dei flussi finanziari liberi che possono essere posti annualmente al suo servizio.
Il software si basa sul modello di “test pratico” delineato dal decreto dirigenziale del Ministero della Giustizia del 28 settembre 2021, ai sensi dell’art. 3, comma 2, D.L. n. 118/2021.

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Decreto fiscale: incrementato lo stanziamento per il credito d’imposta ZES unica Mezzogiorno

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di conversione del decreto Fiscale (Dl n. 155/2024) vengono confermate le disposizioni relative al credito di imposta per gli investimenti nella Zes unica per il Mezzogiorno contenute nell’Art. 8.
Viene infatti prevista la possibilità di includere, nella comunicazione integrativa, gli ulteriori investimenti realizzati nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2024 e il 15 novembre 2024, rispetto a quelli risultanti dalla prima comunicazione presentata dal 12 giugno al 12 luglio 2024.
Tale previsione permette alle imprese interessate di dichiarare nuovi investimenti o incrementare l’importo degli investimenti già comunicati ed usufruire, quindi, di un credito d’imposta maggiore.
Inoltre:

  • il comma 1-bis dell’art. 8 del decreto dispone l’incremento di 4.690 milioni di euro della contabilità speciale 1778 intestata all’Agenzia delle entrate;
  • il comma 1-ter del medesimo articolo dispone l’erogazione di un contributo, nel limite complessivo di 50 milioni di euro per l’anno 2024, per consentire il riequilibrio dei Piani economici finanziari delle concessioni aventi a oggetto la progettazione, la costruzione e la gestione di un’infrastruttura passiva a banda ultra-larga nelle aree bianche delle regioni Lazio, Sicilia e Calabria.

Investimenti in beni strumentali e comunicazione preventiva

Con Risposta n. 260 del 16 dicembre l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che la società che ha effettuato nel 2024 un investimento agevolato in beni strumentali nuovi non è tenuta a ricorrere alla remissione in bonis (art. 2, comma 1, del Dl n. 16/2012), se ha dimenticato di presentare al Mimit la comunicazione preventiva propedeutica per l’accesso al credito d’imposta.

Per fruire del credito in argomento la società dovrà presentare la comunicazione preventiva, senza la necessità di ricorrere all’istituto della remissione in bonis, e, successivamente, trasmettere la comunicazione aggiornata a consuntivo.
La trasmissione della comunicazione preventiva rappresenta, precisano infatti le Entrate, rappresenta un adempimento prodromico alla presentazione di una ulteriore comunicazione aggiornata al completamento degli investimenti, mentre entrambe le comunicazioni sono propedeutiche alla fruizione in compensazione dei crediti.

Approvato il nuovo modello di adesione al regime di adempimento collaborativo

Con recente Provvedimento l’Agenzia delle Entrate ha approvato il nuovo “Modello di adesione al regime di adempimento collaborativo”, con relative istruzioni, da utilizzare per la richiesta di adesione al regime a partire dal 17 dicembre.

Il nuovo modello è disponibile gratuitamente, in formato elettronico, sul sito internet dell’Agenzia e deve essere sottoscritto e presentato all’Ufficio Adempimento collaborativo della Direzione Centrale Grandi contribuenti e internazionale, esclusivamente per via telematica all’indirizzo di posta elettronica certificata dc.acc.cooperative@pec.agenziaentrate.it.
Per i soggetti non residenti privi di PEC la domanda di accesso può essere presentata alla casella di posta elettronica ordinaria dc.gci.adempimentocollaborativo@agenziaentrate.it.

Il nuovo modello è stato aggiornato con le modifiche normative intervenute ad opera del Dl 221/2023 e del DL 108/2024.

In Gazzetta Ufficiale il decreto IRPEF e IRES

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 294 del 16 dicembre il Dl n. 192/2024 recante la revisione del regime impositivo dei redditi (IRPEF-IRES).
Il decreto, che entrerà in vigore il 31 dicembre 2024, introduce diverse novità in materia di Irpef e Ires, in attuazione della Legge delega sulla riforma fiscale.

Il testo effettua una revisione della disciplina riguardante, in particolare:

  • i redditi dei terreni (articoli 1 e 2);
  • i redditi di lavoro dipendente (articoli 3 e 4);
  • i redditi di lavoro autonomo (articolo 5 e 6);
  • i redditi diversi (articolo 7);
  • i redditi d’impresa (articoli da 8 a 14).

Divisione ereditaria con ipoteca: se imprecisa niente trascrizione

La mancata quantificazione del debito comporta, infatti, l’impossibilità per gli uffici dei Registri immobiliari di procedere alla contemporanea e indispensabile iscrizione d’ufficio.

Con decreto del 13 novembre 2024, emesso all’esito del procedimento contraddistinto al NRG:10309/2024, il Tribunale di Roma – sezione Volontaria giurisdizione – ha riconosciuto la legittimità del rifiuto apposto dal Conservatore alla trascrizione di una sentenza di divisione, dalla quale scaturivano ipoteche legali, in assenza di una chiara determinazione delle somme a debito.

Milleproroghe: le novità per il settore istruzione e cultura

Il Decreto Milleproroghe, approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta n. 107 del 9 dicembre, interviene con proroghe e modifiche normative che toccano un ampio numero di settori.

Relativamente al settore dell’istruzione e del merito vengono prorogati, al 31 dicembre 2025:

  • il termine per accedere al concorso per i posti di insegnante tecnico-pratico con il titolo di studio previsto dall’ordinamento previgente;
  • la durata dei contratti a tempo determinato, conferiti ai dirigenti tecnici del Ministero dell’istruzione e del merito, nelle more dell’espletamento del concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di dirigenti tecnici.

Vengono inoltre prorogati i termini in materia di reclutamento di assistenti tecnici nelle istituzioni scolastiche dell’infanzia e del primo ciclo.
Infine, viene prorogata, all’anno scolastico 2025/2026, la misura relativa alle équipe formative territoriali, quale supporto alle azioni delle istituzioni scolastiche sulla digitalizzazione.

Le proroghe per il settore Cultura, invece, riguardano il termine entro il quale le Direzioni regionali Musei, trasformate in uffici dotati di autonomia speciale, anche mediante accorpamento a uffici già esistenti, possono esaurire le disponibilità iscritte nelle contabilità ordinarie loro intestate. Tale termine è prorogato al 31 dicembre 2025.
Si proroga inoltre, dal 2024 al 2025, il termine di durata della segreteria tecnica di progettazione di cui si avvale l’ufficio del Soprintendente speciale per le aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016.

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