Affitto di azienda e convalida di sfratto per morosità: la Cassazione chiarisce

A seguito delle modifiche introdotte nell’art. 657 c.p.c. dal D.lgs. n. 149 del 2022 (Riforma Cartabia), il procedimento speciale di intimazione di sfratto per morosità di cui all’art. 658 c.p.c. è applicabile anche al contratto di affitto di azienda (o di ramo di azienda) che comprenda uno o più beni immobili.

Il principio è stato espresso dalla Corte di Cassazione, Sezione Terza Civile, nell’ambito di un procedimento per rinvio pregiudiziale ex art. 363-bis c.p.c. (Sentenza n. 29253 del 13-11-2024).

Entro il 18 novembre le domande per il bonus agricoltura, pesca e acquacoltura

La Legge di stabilità 2016 ha istituito un credito di imposta a favore delle imprese dei settori agricolo, della pesca e dell’acquacoltura che, nel 2023, hanno acquistato beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, della Regione siciliana e delle regioni Sardegna e Molise e Abruzzo.
Gli aiuti sono concessi nei limiti e alle condizioni previsti dalla normativa europea in materia di aiuti di Stato nei settori agricolo, forestale e delle zone rurali e ittico.
Presupposto per la fruizione del credito è l’accoglimento dell’istanza che i destinatari della misura agevolativa devono presentare all’Agenzia delle entrate secondo le modalità e i termini stabiliti con provvedimento della stessa Agenzia.

Con Provvedimento del 15 ottobre, pertanto, viene approvato il modello denominato “Comunicazione per la fruizione del credito d’imposta per gli investimenti nel mezzogiorno per le imprese del settore agricolo, della pesca e acquacoltura”, con le relative istruzioni, e vengono definiti i termini e le modalità di trasmissione telematica. 

La Comunicazione deve essere inviata dal 17 ottobre 2024 al 18 novembre 2024, esclusivamente con modalità telematiche, direttamente dal beneficiario oppure avvalendosi di un soggetto incaricato della trasmissione delle dichiarazioni.
L’ammontare massimo del credito d’imposta fruibile è determinato moltiplicando il credito d’imposta richiesto per la percentuale che sarà resa nota entro il prossimo 28 novembre con un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate. 
Tale percentuale è ottenuta rapportando il limite complessivo di spesa all’ammontare complessivo dei crediti di imposta richiesti, ed è utilizzabile a decorrere dal giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del provvedimento con il quale è resa nota la percentuale per la determinazione dell’ammontare massimo del credito d’imposta fruibile.

Riaperti i termini di adesione al concordato preventivo biennale

Approvata l’annunciata riapertura dei termini per aderire al Concordato preventivo biennale fino al 12 dicembre 2024

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 103 del 12 novembre, ha infatti approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per la riapertura dei termini di adesione al concordato preventivo biennale, oltre a disposizioni finanziarie per la gestione delle emergenze.

Le norme intervengono al fine di riaprire il termine, inizialmente fissato al 31 ottobre 2024, entro i quali i soggetti che applicano gli indici di affidabilità fiscale (ISA) possono aderire al concordato preventivo biennale. 
In particolare, i contribuenti esercenti attività d’impresa, arti o professioni che hanno presentato la dichiarazione dei redditi entro il termine del 31 ottobre 2024 e, pur avendone i requisiti, non hanno aderito, avranno la possibilità di farlo presentando apposita dichiarazione dei redditi integrativa fino al 12 dicembre 2024.

L’adesione sarà possibile a condizione che nella dichiarazione integrativa non siano indicati un minore imponibile, un minore debito d’imposta o un maggiore credito rispetto a quelli riportati nella dichiarazione presentata entro il 31 ottobre.

Ai fini del regime di ravvedimento (che consente ai contribuenti che hanno applicato gli ISA e aderiscono al CPB entro il 31 ottobre 2024 di usufruire di uno speciale regime di ravvedimento per le annualità ancora accertabili, consistente nell’applicazione di un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e relative addizionali e dell’IRAP), l’adesione al concordato preventivo biennale si intende avvenuta entro il 31 ottobre 2024. Di conseguenza, anche tali soggetti potranno aderire allo speciale regime di ravvedimento.

Consulenza tecnica nel processo tributario: focus dei Commercialisti

Il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno pubblicato un documento di ricerca a supporto, oltre che dei profesisonisti impegnati nel settore della Giustizia Tributaria, anche per quelli che svolgono la funzione di consulente tecnico nel processo tributario

Nell’ambito dei poteri istruttori riconosciuti alle Corti di Giustizia tributaria dall’articolo 7 del D.Lgs. n. 546 del 1992 vi è quello di nominare un consulente tecnico quando occorre acquisire elementi conoscitivi di particolare complessità utili alla decisione della controversia
La corretta individuazione della funzione della consulenza tecnica e degli effetti dell’indagine peritale svolta, è un tema particolarmente delicato e, secondo i Commercialisti, non può prescindere da considerazioni di più ampio respiro in ordine alla natura del processo tributario.

Il documento pubblicato, dal titolo “La consulenza tecnica nel processo tributario”, analizzata la figura del consulente tecnico d’ufficio, le modalità di nomina, accettazione e svolgimento dell’incarico, ed affronta il tema della vincolatività della consulenza tecnica per il giudice richiedente, anche alla luce dei principali orientamenti espressi in materia dalla giurisprudenza di legittimità.
Un ulteriore approfondimento è dedicato al rapporto tra la consulenza tecnica d’ufficio e quella di parte. Un cenno viene infine rivolto all’utilizzabilità e all’efficacia nell’ambito del processo tributario di consulenze tecniche rese in altri processi.

Niente bonus investimenti 4.0 se il bene è già stato utilizzato in comodato d’uso

Con la risposta a interpello n. 221 del 12 novembre 2024 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che il credito d’imposta “Transizione 4.0” non è applicabile all’acquisto di beni strumentali già utilizzati in comodato d’uso gratuito prima dell’acquisto, poiché tale utilizzo non può essere considerato un “periodo di prova”. 
Nel caso esaminato, una società aveva impiegato per due anni un macchinario in comodato gratuito prima di acquistarlo, mancando quindi il requisito della novità necessario per fruire dell’agevolazione.

Ecotassa: istituiti i codici tributo per il versamento con F24

Con Risoluzione n. 53 dell’11 novembre l’Agenzia delle Entrate ha istituito i codici tributo per il versamento, tramite il modello “F24 Versamenti con elementi identificativi”, delle somme dovute a seguito delle attività di controllo sull’imposta, c.d. ECOTASSA, introdotta dall’articolo 1, commi 1042 e seguenti, della legge 30 dicembre 2018, n. 145 (Legge di bilancio 2019) per il periodo dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021 sull’acquisto, anche in locazione finanziaria, e l’immatricolazione dei veicoli.

Si tratta, in particolare, dei seguenti codici tributo:

  • “A600” denominato “ECOTASSA – articolo 1, commi 1042 e 1042-bis, legge n. 145 del 2018 – Atto di accertamento”;
  • “A601” denominato “ECOTASSA – articolo 1, commi 1042 e 1042-bis, legge n. 145 del 2018 – Atto di accertamento – sanzioni”;
  • “A602” denominato “ECOTASSA – articolo 1, commi 1042 e 1042-bis, legge n. 145 del 2018 – Atto di accertamento – interessi”.

Responsabili Anticorruzione: il termine per la Relazione annuale Rpct differito al 31 gennaio 2025

Lo ha reso noto l’Autorità Nazionale Anticorruzione, con notizia pubblicata sul proprio sito internet.
Come da Comunicato del Presidente, approvato dal Consiglio Anac del 29 ottobre 2024, i Responsabili della prevenzione della corruzione e della trasparenza (Rpct) delle pubbliche amministrazioni e delle società in controllo pubblico avranno quindi più tempo per la predisposizione e la pubblicazione della Relazione annuale Rpct.

Il differimento nasce dall’esigenza di consentire ai Responsabili della prevenzione della corruzione e della trasparenza di svolgere adeguatamente tutte le attività connesse alla predisposizione della sezione anticorruzione e trasparenza del Piao (Piano integrato di attività e organizzazione) o dei Piani triennali di prevenzione della corruzione e della trasparenza (Ptpct). 

Oltre al Comunicato sono state pubblicate anche la scheda per la redazione della relazione ed una nota di istruzioni per la sua compilazione.
In alternativa, i responsabili Rpct che utilizzano la Piattaforma di acquisizione dei Piani triennali per la prevenzione della corruzione e la trasparenza (Ptpct) possono usufruire del servizio di generazione automatica della relazione annuale dopo aver completato l’inserimento dei dati relativi agli stessi Ptpct o alla sezione anticorruzione e trasparenza del Piao e alle misure di attuazione.

Prospetto Zes: pubblicato il modello per la certificazione degli investimenti

Le Zone Economiche Speciali (ZES) sono state create per incentivare lo sviluppo economico nelle aree meno sviluppate del Paese. 
Gli investimenti effettuati in queste zone possono beneficiare di agevolazioni fiscali significative. Per accedere a questi benefici, è però necessario che le spese sostenute siano adeguatamente certificate, in modo da garantire che gli investimenti rispettino i criteri stabiliti e siano conformi alle normative vigenti.
Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, in collaborazione con la Fondazione Nazionale dei Commercialisti Ricerca, ha pubblicato il documento “Certificazione del prospetto ZES”, quale strumento operativo utile ai revisori coinvolti nella certificazione degli investimenti, per siupportarli nelle attività relative all’incarico.

Il documento contempla le fasi essenziali, che vanno dalla lettera di incarico alla check list, con i principali controlli consigliati, fino alla lettera di attestazione e alla relazione di certificazione del revisore.

Agevolazioni prima casa: dichiarazioni da entrambi i coniugi

Nei casi di soggetti in comunione di beni, il beneficio fiscale è subordinato al rilascio di determinate attestazioni che riguardano anche il consorte non intervenuto nell’atto.

I coniugi che intendono acquistare un’abitazione con le agevolazioni “prima casa”, anche se sono in regime di comunione legale, devono intervenire entrambi in atto, al fine di rendere le dichiarazioni previste dalla nota II-bis dell’articolo 1 della Tariffa allegata al Testo unico sull’imposta di registro, Dpr n. 131/1986. Questo principio è stato confermato dalla Corte di cassazione con l’ordinanza n. 26703 del 14 ottobre 2024.

Promozione e sviluppo Start-up e PMI innovative: la legge in Gazzetta Ufficiale

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 261 del 7 novembre 2024 è stata pubblicata la Legge n. 162 del 28 ottobre 2024 recante disposizioni per la promozione e lo sviluppo delle start-up e delle piccole e medie imprese innovative mediante agevolazioni fiscali e incentivi agli investimenti.

La nuova legge, che entrerà in vigore il prossimo 22 novembre, prevede, tra l’altro, un credito d’imposta in caso di incapienza da parte degli investitori persone fisiche per la detrazione Irpef del 50%.
Qualora la detrazione spettante sia di ammontare superiore all’imposta lorda, è riconosciuto un credito d’imposta di ammontare pari all’eccedenza, utilizzabile nella dichiarazione dei redditi in diminuzione delle imposte dovute o in compensazione, nel periodo di imposta di presentazione della dichiarazione dei redditi, previa presentazione della stessa, e nei periodi di imposta successivi.

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