Imposta sui servizi digitali (Web-tax): la dichiarazione entro il 30 giugno

Scade il 30 giugno il termine per la presentazione della dichiarazione dei dati relativi all’imposta sui servizi digitali (Digital Service Tax), che ricordiamo è stata introdotta dalla Legge di bilancio 2019 (art, 1, commi da 35 a 50).

Sono tenuti alla presentazione della dichiarazione gli esercenti attività d'impresa che, nel corso dell'anno solare precedente hanno realizzato, singolarmente o congiuntamente a livello di gruppo, un ammontare complessivo di ricavi non inferiore a euro 750 milioni di euro e che percepiscono nel medesimo periodo, singolarmente o congiuntamente a livello di gruppo, un ammontare di ricavi da servizi digitali  realizzati in Italia non inferiore a euro 5.5 milioni di euro.

Sul sito internet dell'Agenzia Entrate sono disponibili il modello (e relative istruzioni) per la dichiarazione, che può essere presentato direttamente tramite i servizi telematici dell’Agenzia (Entratel o Fisconline) oppure tramite gli intermediari. 

Immobili e bonus fiscali 2021: dal Notariato la guida per orientarsi

Sul sito internet del Notariato è stato pubblicato un vademecum in tema di immobili e bonus fiscali 2021, guida pratica alle agevolazioni fiscali per interventi di rigenerazione del patrimonio immobiliare, per sapersi orientare tra gli interventi adottati a sostegno dell’economia durante l’emergenza Covid-19. Il Governo ha infatti introdotto nuovi aiuti economici per fronteggiare la crisi in corso, adottando anche nuove misure per il rilancio del mercato immobiliare italiano.

La guida, aggiornata a giugno 2021 e realizzata dal Consiglio Nazionale del Notariato e dalle Associazioni dei consumatori, si presenta come una  sintesi delle molteplici agevolazioni fiscali relative al settore immobiliare, illustrando i criteri per la cumulabilità dei bonus, lo sconto in fattura, la cessione del credito, la differenza fra Bonus a regime, Bonus rafforzati e Super-Bonus (110%) e, con riguardo a questi ultimi, tra bonus c.d. “trainanti” e bonus “trainati”.
E’ sviluppata sotto forma di schede sintetiche che illustrano i diversi bonus, confrontando la normativa a regime e quella transitoria, indicando le agevolazioni fiscali in vigore e le modalità per usufruirne, senza tralasciare esempi pratici.

Dichiarazioni: le risposte ai dubbi degli operatori nella circolare “omnibus” dell’Agenzia Entrate

Come ogni anno l’Agenzia delle Entrate pubblica la circolare “omnibus” (Circolare n. 7/E del 25 giugno 2021) che risponde ai dubbi degli operatori che andranno ad affiancare i cittadini nella presentazione della dichiarazione dei redditi.

Nella Circolare, frutto del lavoro svolto da un tavolo tecnico istituito tra l’Agenzia delle entrate e la Consulta nazionale dei CAF, si trovano tutte le informazioni utili su detrazioni e deduzioni per compilare correttamente i modelli 730 e Redditi 2021 e orientarsi tra i diversi bonus.
Raccoglie tutte i principali documenti di prassi relativi alle spese che danno diritto a deduzioni dal reddito, detrazioni d’imposta, crediti d’imposta e altri elementi rilevanti per la compilazione della dichiarazione dei redditi delle persone fisiche e per l’apposizione del visto di conformità per l’anno d’imposta 2020.

La circolare, in particolare, richiama i documenti di prassi da ritenersi ancora attuali e fornisce chiarimenti non solo alla luce delle modifiche normative intervenute, ma anche delle risposte ai quesiti posti dai contribuenti in sede di interpello o di consulenza giuridica o dai CAF e dai professionisti abilitati per le questioni affrontate in sede di assistenza.
Costituisce, dunque:

  • per tutti gli operatori uno strumento unitario che garantisce un’applicazione uniforme delle norme sul territorio nazionale
  • per tutti gli uffici dell’Amministrazione finanziaria una guida che orienta in maniera  uniforme le attività nella fase di controllo formale delle dichiarazioni.

Clicca qui per accedere al documento.

Superbonus: demolizione e ricostruzione con incremento volumetrico

Il proprietario di due distinti fabbricati residenziali posti nelle vicinanze e ubicati in zona sismica 2 (di cui solo uno dotato di impianto di riscaldamento), che saranno demoliti e ricostruiti con adeguamento sismico e riqualificazione energetica, realizzando un unico edificio con un incremento volumetrico e sagoma diversa rispetto agli immobili preesistenti, potrà beneficiare del Superbonus con riferimento alle spese per gli interventi antisismici realizzati su entrambi gli edifici unifamiliari demoliti, mentre per gli interventi di riqualificazione energetica potrà accedere all'agevolazione solo in relazione alle spese sostenute per l'edificio dotato di impianto di riscaldamento, fermo restando che per tali ultime spese il beneficio non si applica alle spese sostenute per la parte eccedente il volume ante-operam.

Il chiarimento è stato fornito dall'Agenzia Entrate, con la Risposta n. 423 del 22 giugno 2021.

Il Manifesto dei Commercialisti per la riforma del sistema tributario

Il 23 giugno scorso il Consiglio nazionale dei commercialisti ha presentato il suo "Manifesto per la riforma del sistema tributario", che individua in otto punti le priorità per una riforma organica del sistema fiscale, che vanno dalla semplificazione e razionalizzazione normativa tramite la predisposizione di un “codice tributario”, per andare verso l’abolizione dell’Irap (e sua sostituzione con un’addizionale Ires e eventualmente Irpef) e verso una riforma del sistema della riscossione, sia nelle regole verso i contribuenti (con un’unica modalità di dilazione dei pagamenti, valida anche per l’autotassazione; sistema degli aggi e degli interessi di mora meno iniquo e la semplificazione delle procedure di notifica ed esecutive), sia nelle regole relative al rapporto tra l’Ente impositore e l’incaricato della riscossione.

Altri punti del Manifesto indicati dalla categoria sono la “parità di trattamento tra lavoratori dipendenti, autonomi e imprenditori individuali e la riduzione delle aliquote relative al terzo scaglione di reddito, la rilevanza del risultato economico di esercizio ai fini della determinazione del reddito di impresa ed eliminazione dei disallineamenti rispetto all’imponibile fiscale, un rapporto fisco-contribuenti più equilibrato”, e “organi di giurisdizione tributaria composti da giudici professionali, a tempo pieno e specializzati, con obbligo di formazione continua”.
E ancora il rilancio delle aggregazioni professionali, stabilendo “neutralità fiscale delle operazioni di riorganizzazione delle attività di lavoro autonomo e determinazione opzionale per cassa dei redditi delle Società tra professionisti (Stp) di capitali”.

Clicca qui per leggere il Comunicato del CNDCEC.

Tassazione compensi per attività agricola di “intermediazione”: i chiarimenti dell’Agenzia Entrate

L'attività di selezione di bovini che l'allevatore effettua a favore di terzi avvalendosi delle proprie conoscenze e competenze tecniche e che si identifica come "intermediazione" a favore di un fornitore di bovini, dal quale riceve un compenso, proponendo ad allevatori terzi i capi di bestiame dallo stesso commercializzati, non rientra tra quelle dirette alla fornitura di servizi mediante l'utilizzo delle risorse dell'azienda, di cui all'articolo 2135, terzo comma, del codice civile (attività dirette alla fornitura di beni o servizi mediante l'utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell'azienda normalmente impiegate nell'attività agricola esercitata).

Dunque, sul piano fiscale, chiarisce l'Agenzia Entrate nella Risposta n. 446/2021 il reddito che ne consegue esula dall'ambito di applicazione di cui all'articolo 56-bis, comma 3, del TUIR.

Al via i pagamenti del Contributo a fondo perduto Sostegni-bis

Con Comunicato Stampa congiunto l’Agenzia Entrate ed il Ministero dell’Economia e delle Finanze informano che sono stati disposti i pagamenti dei contributi a fondo perduto riconosciuti in via automatica dal Decreto Sostegni bis (art. 1 del Dl n. 73/2021) a favore degli operatori economici, colpiti dall’emergenza epidemiologica “Covid-19”, già beneficiari del contributo previsto dal primo Decreto Sostegni.
Sono 1,77 milioni di bonifici, per un totale di circa 5 miliardi di euro, che, verranno accreditati, senza bisogno di nuove istanze, direttamente sui conti correnti dei soggetti che avevano richiesto e ricevuto l’aiuto previsto dal primo decreto Sostegni. 
A questi si aggiungono anche 38mila crediti d’imposta, per circa 166 milioni di euro, che verranno riconosciuti, sempre in via automatica, agli operatori che avevano scelto questa modalità di erogazione.
Il contributo spetta esclusivamente ai soggetti con partita Iva attiva al 26 maggio 2021, data di entrata in vigore del decreto Sostegni bis.

Le modalità di corresponsione del nuovo contributo sono le stesse che il beneficiario aveva scelto per il precedente. Dunque, chi per il primo contributo a fondo perduto aveva optato per l’erogazione tramite bonifico postale o bancario, il contributo automatico del decreto Sostegni bis verrà accreditato sullo stesso conto corrente bancario o postale. Se, invece, per il precedente contributo si era scelto l’utilizzo in compensazione, anche il nuovo contributo automatico del decreto Sostegni bis sarà riconosciuto sotto forma di credito d’imposta, utilizzabile in compensazione nel modello F24 con l’indicazione del codice tributo 6941 istituito con la risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 24/E del 12 aprile 2021.

Credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro: dal 1 luglio soppresso il codice tributo

Con la Risoluzione n. 43/E l'Agenzia delle Entrate informa che, a decorrere dal 1° luglio 2021, il codice tributo 6918, utile per l’utilizzo in compensazione, tramite modello F24, del credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro (art. 120 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34), sarà soppresso.
Ricordiamo che tale credito d'imposta era stato istituito con la Risoluzione n. 2/E dell’11 gennaio 2021 per consentire ai beneficiari e agli eventuali cessionari l’utilizzo in compensazione del credito d’imposta in oggetto.

Il comma 2 dell'Art. 120 del Decreto "Rilancio", inoltre, prevedeva che il credito d’imposta in parola fosse utilizzabile dal 1° gennaio al 30 giugno 2021 esclusivamente in compensazione.

Commercialisti: servono urgenti politiche di sostegno alla categoria fortemente in sofferenza per il Covid

Nel corso dell’audizione parlamentare presso la XI Commissione permanente lavoro pubblico e privato della Camera sulle nuove disuguaglianze prodotte dalla pandemia nel mondo del lavoro i Commercialisti hanno sottolineato come la pandemia abbia creato "un profondo shock nel sistema professionale italiano, non solo per gli effetti comuni a tutto il mondo del lavoro autonomo e delle partite iva che hanno subito con maggiore violenza e gravità le conseguenze del crollo dei redditi causato dalle varie misure di lockdown, ma anche per l’effetto combinato di specifiche situazioni che, nel caso dei Commercialisti in maniera ancora più peculiare, hanno influenzato profondamente lo svolgimento dell’attività professionale con ricadute significative anche in termini di salute del singolo professionista oltre che in termini di equilibrio economico-finanziario e familiare". 

Lo ha affermato Roberto Cunsolo, Consigliere nazionale dei commercialisti, durante l'audizione parlamentare, evidenziando come siano necessarie, mai come ora, politiche di sostegno che aiutino il settore a venir fuori da una situazione "che a breve potrebbe rivelarsi molto preoccupante".

Tra le proposte avanzate dai Commercialisti:

  • intraprendere azioni combinate per la promozione delle aggregazioni tra professionisti, anche attraverso la previsione di agevolazioni fiscali;
  • prevedere misure che "incentivino l’avvio alla professione di giovani e donne e che equiparino i professionisti alle PMI per l’accesso agli incentivi ed ai crediti di imposta"; 
  • introdurre l’equo compenso "per la salvaguardia del lavoro professionale soprattutto dei giovani e dei professionisti che hanno una condizione reddituale più debole";
  • introdurre strumenti di welfare, con l’istituzione di un ammortizzatore sociale che assicuri una protezione ai lavoratori autonomi analoga a quella dei lavoratori dipendenti e l’implementazione del sistema di politiche attive tramite incentivi e voucher formativi per la formazione professionale continua, finalizzata alla qualificazione e riqualificazione professionale, e l’istituzione di corsi di specializzazione concordati con gli Ordini.

Clicca qui per leggere il testo integrale del Comunicato Stampa dei Commercialisti.

La rivalutazione dei beni d’impresa e delle partecipazioni: modello di circolare informativa da spedire ai clienti

Con l’avvicinarsi della scadenza per la predisposizione del bilancio d’esercizio e per il versamento delle imposte 2020 riportiamo la vostra attenzione sul tema della rivalutazione dei beni d’impresa e delle partecipazioni. 

L’articolo 110 del D.L. n. 104/2021 (Decreto Agosto) ha infatti previsto a favore delle società di capitali ed enti commerciali che redigono il bilancio in base agli OIC e, tra gli altri, anche dei soggetti non residenti con S.O. in Italia, la rivalutazione dei seguenti beni risultanti dal bilancio dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2019 (bilancio di riferimento):

  • beni materiali e immateriali (marchi, brevetti, licenze, ecc., con eccezione di avviamento e «meri» costi pluriennali), esclusi gli immobili alla cui produzione o al cui scambio è diretta l’attività d’impresa;
  • partecipazioni in società controllate e collegate, purché costituenti immobilizzazioni finanziarie.

La scelta di aderire a questa agevolazione dovrà essere indicata in sede di formazione e approvazione del bilancio dell’esercizio in cui viene operata la rivalutazione e quindi nel bilancio al 31 dicembre 2020.

Sul tema vi segnaliamo il documento La rivalutazione dei beni d’impresa e delle partecipazioni, un modello di circolare informativa da spedire ai clienti, utile per agevolare il lavoro del Professionista.

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