Sostegni-bis: tutte le risposte in tema di riscossione

 Il DL n. 73/2021 (Decreto “Sostegni-bis”) ha prorogato la sospensione delle attività di riscossione al 30 giugno e fissato al 31 luglio la scadenza dei pagamenti.
Sul sito internet dell’Agenzia Entrate-riscossione sono state pubblicate le risposte alle domande più frequenti sulle misure introdotte in materia di riscossione dai provvedimenti legislativi emanati nel periodo di emergenza sanitaria covid-19, aggiornate con le ultime novità.

Ad esempio, viene ricordato che i pagamenti oggetto di sospensione, che dovranno essere eseguiti entro il 31 luglio 2021, possono essere effettuati in unica soluzione o richiedendo una rateizzazione. Al fine di evitare l’attivazione di procedure di recupero da parte di Agenzia delle entrate-riscossione, è opportuno presentare la domanda entro il 31 luglio 2021.

L’Agenzia ha pubblicato anche un Vademecum sulle misure in tema di riscossione del “Sostegni-bis”, realizzato con sintetiche schede esemplificative.

Crediti compensabili in F24: limite massimo a 2 milioni per il 2021

Il decreto Sostegni bis (art. 22, D.L. n. 73/2021) prevede che, per l’anno 2021, il limite massimo dei crediti d’imposta e dei contributi compensabili (ex art. 17 del D.Lgs. n. 241/1997) ovvero rimborsabili ai soggetti intestatari di conto fiscale, previsto dall’art. 34, comma 1, primo periodo, della legge n. 388/2000 “è elevato a 2 milioni di euro“.

Ricordiamo che il limite ordinario di 700.000 era stato innalzato, per l’anno 2020 a 1 milione di euro (decreto Rilancio – art. 147, comma 1, D.L. n. 34/2020).

Restano comunque in vigore tutte le disposizioni che prevedono deroghe ai limiti massimi.

Il decreto Sostegni bis è entrato in vigore il 26 maggio 2021 e il nuovo limite riguarda l’ammontare cumulativo dei crediti d’imposta e dei contributi che dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021 sono utilizzati in compensazione orizzontale (ex art. 17 del D.Lgs. n. 241/1997) ovvero rimborsati ai soggetti intestatari di conto fiscale.

Credito d’imposta per il rafforzamento patrimoniale: al via la trasmissione delle istanze

L’articolo 26 del decreto-legge n. 34/2020 (Decreto “Rilancio”) ha previsto due crediti d’imposta finalizzati al rafforzamento patrimoniale delle imprese di medie dimensioni: credito d’imposta per i conferimenti societari e credito d’imposta per le società che aumentano il capitale.

L’Agenzia delle Entrate ricorda che dal 1 giugno è possibile trasmettere le istanze per l’attribuzione le istanze per l’attribuzione del credito d’imposta per il rafforzamento patrimoniale in favore delle società conferitarie.

Bar, ristoranti e alberghi esonerati dal versamento del canone Rai

Sulla Gazzetta ufficiale del 21 maggio 2021 è stata pubblicata la Legge 21 maggio 2021, n. 69 di conversione in legge con modificazioni del Decreto Sostegni (decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41).

In fase di conversione è stato modificato l'Art. 6, prevedento che, per l'anno 2021, le strutture ricettive, di somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico, comprese le attività similari svolte da enti del Terzo settore, siano esonerate dal versamento del canone di abbonamento alle radioaudizioni (Canone Rai speciale – articolo 27, regio decreto-legge n. 246/1938).
La nuova misura sostituisce la precedente che prevedeva solo la riduzione del 30%.

La somma eventualmente già versata prima dell’entrata in vigore della norma è restituita al 100% sotto forma di credito d’imposta, che non concorre alla formazione del reddito imponibile.

Modifiche alla disciplina del credito d’imposta per beni strumentali nuovi

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 123 del 25 maggio 2021 è stato pubblicato il Decreto Legge 25 maggio 2021, n. 73 (Decreto "Sostegni-bis") che reca ulteriori misure urgenti connesse all'emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali.

Tra le misure per l'accesso al credito e la liquidità delle imprese l'Art. 20, in particolare, prevede modifiche alla disciplina del credito d'imposta per beni strumentali nuovi ed estende ai soggetti con un volume di ricavi o compensi da 5 milioni di euro in su, la possibilità di utilizzare il credito d’imposta spettante per gli investimenti in beni strumentali materiali diversi da quelli "Industria 4.0" (allegato A alla L n. 232/2016), effettuati a decorrere dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2021, in compensazione in un’unica quota annuale.

Agricoltori “sotto-soglia”: le regole sulla compilazione prospetto per gli aiuti di stato

Con la Risoluzione n. 36 del 27 maggio 2021 l'Agenzia delle Entrate fornisce indicazioni sulla compilazione  del prospetto relativo agli aiuti di Stato nella dichiarazione dei redditi da parte dei soggetti che svolgono attività agricola ai sensi dell’articolo 34, comma 6, DPR 633/1972 (c.d. “agricoltori sotto-soglia”).

Nel documento l'Agenzia chiarisce che i produttori agricoli “sotto-soglia” aventi i requisiti per presentare il modello 730, qualora abbiano beneficiato del contributo a fondo perduto contributo a fondo perduto art. 25 del Dl “Rilancio”, possono utilizzare il Modello 730/2021, avendo cura di presentare anche il frontespizio del Modello REDDITI PF 2021 insieme al quadro RS, con le modalità e nei termini previsti per la presentazione dello stesso Modello REDDITI PF 2021. Nel quadro RS deve essere compilato il solo prospetto “Aiuti di Stato” con i dati relativi al contributo in esame.

Le Entrate precisano infine che, che qualora si usufruisca per la compilazione e trasmissione della dichiarazione dei prodotti software messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate, gli agricoltori “sotto-soglia” beneficiari del contributo a fondo perduto in argomento potranno utilizzare l’applicazione “RedditiOnLine PF 2021.

Sussidi Covid, Garante: i dati dei beneficiari vanno protetti

L’Autorità sanziona il comune di Palermo.

(dalla newsletter del Garante del 19/5/2021)

La condizione di fragilità economica va tutelata anche sul piano della riservatezza e il titolare del trattamento è tenuto a rispettare i principi in materia di protezione dei dati fin dalla progettazione dei sistemi e per impostazione predefinita.

E’ quanto ha ribadito il Garante per la privacy nel sanzionare il Comune di Palermo per 40.000 euro per non aver protetto adeguatamente i dati personali dei cittadini che richiedevano sussidi alimentari.

Nel reclamo presentato al Garante, un cittadino lamentava che un operatore di un’associazione aveva potuto accedere alla sua domanda di buoni spesa per l’emergenza Covid senza esserne autorizzato e visualizzare i suoi dati personali.

Per assistere gli utenti nella compilazione delle richieste di sussidi, il Comune si era avvalso del supporto di soggetti esterni (Enti del Terzo Settore, Sindacati e Parrocchie, c.d. OpT) che aveva accreditato ad usare la piattaforma informatica di gestione dei sussidi, accessibile dal sito comunale.

In base alla documentazione acquisita, l’Autorità ha accertato che era possibile, per un operatore di qualsiasi organizzazione accreditata, consultare tutte le pratiche inserite nella piattaforma del Comune e visualizzare i dati anagrafici e la fascia economica Isee dei richiedenti, senza registrare le operazioni di consultazione effettuate, con conseguente impossibilità di identificare gli utenti che avevano effettuato le predette consultazioni.

Il Comune aveva infatti rilasciato, di base, a ciascuna OpT un'unica utenza di accesso, che l’organizzazione faceva utilizzare a tutti i propri addetti. Qualunque operatore poteva così accedere ai dati di tutte le domande, anche presentate presso altri OpT e che avevano già completato l’iter previsto. La funzione di ricerca dei beneficiari, prevedeva l’inserimento dei soli primi tre caratteri del codice fiscale, rendendo così facilmente accessibili per un numero elevato di posizioni, le informazioni relative alla condizione di fragilità dei richiedenti i sussidi.

Nello stabilire l’entità della sanzione l’Autorità, pur considerando la necessità di fronteggiare con urgenza il disagio della pandemia, nonché gli sforzi fatti nel corso del tempo per adottare le necessarie misure per rendere la piattaforma conforme ai richiamati principi, ha tenuto conto del fatto che la violazione ha interessato un numero elevato di cittadini in stato di bisogno (circa 18.000) e si è protratta per circa due mesi.

DL 73/2021: fondo per il sostegno delle attività economiche chiuse

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 123 del 25 maggio 2021 è stato pubblicato il Decreto Legge 25 maggio 2021, n. 73 (Decreto “Sostegni-bis”) che reca ulteriori misure urgenti connesse all’emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali.

In particolare il decreto, pubblicato a pochi giorni dalla conversione in legge del Decreto “Sostegni” ed entrato in vigore il 26 maggio, contiene:

  • misure di sostegno alle imprese, all’economia e abbattimento dei costi;
  • misure per l’accesso al credito e la liquidità delle imprese;
  • misure per la tutela della salute;
  • disposizioni in materia di lavoro e politiche sociali;
  • misure per gli enti territoriali
  • misure per i giovani, la scuola e la ricerca;
  • misure per la cultura;
  • misure per l’agricoltura e i trasposti;
  • disposizioni finali e finanziarie.

L’Art. 2 del Decreto, al fine di favorire la continuità delle attività economiche che, per effetto delle misure adottate per fronteggiare l’emergenza epidemiologica, hanno subìto, nel periodo tra il 1° gennaio 2021 e la data di conversione in legge del Decreto “Sostegni bis”, la chiusura per un periodo complessivo di almeno quattro mesi, prevede l’istituzione di un fondo, con una dotazione di 100 milioni di euro per l’anno 2021, denominato “Fondo per il sostegno alle attività economiche chiuse”.

I soggetti beneficiari e l’ammontare dell’aiuto saranno determinati con successivo decreto Mise/Mef. Con il medesimo decreto saranno inoltre individuate le modalità di erogazione della misura in modo da garantire il pagamento entro i successivi trenta giorni. 

Il contributo a fondo perduto DL Sostegni: l’analisi dei Commercialisti

Il Consiglio e la Fondazione nazionale dei Commercialisti hanno pubblicato un documento che esamina le principali caratteristiche del contributo a fondo perduto introdotto dall'articolo 1 del Decreto "Sostegni" (DL 22 marzo 2021 n. 41), convertito con modificazioni dalla legge n. 69 del 21 maggio 2021, analizzando, in particolare, i presupposti per la fruizione del beneficio, le indicazioni di prassi amministrativa sulla corretta quantificazione del contributo e le modalità di predisposizione e trasmissione della relativa istanza. 

Il contributo, ricordiamo, è riconosciuto ai soggetti esercenti attività d'impresa, arte o professione e a quanti producono reddito agrario, titolari di partita IVA, a condizione che abbiano subìto una riduzione non inferiore al 30% dell'ammontare medio mensile del fatturato dell'anno 2020 rispetto a quello dell'anno 2019.

Clicca qui per leggere l'approfondimento.

Giovani, scuola e ricerca: cosa prevede il DL Sostegni

Con l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del Decreto “Sostegni-bis”, che introduce ulteriori misure urgenti connesse all’emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali, sono state destinate risorse, per un valore complessivo di 1,4 miliardi di euro, anche per i giovani, il sistema scolastico e la ricerca di base.

Le elenchiamo di seguito:

  • viene ampliata la platea dei giovani destinatari delle agevolazioni fiscali per l’acquisto della casa (esenzione dell’imposta sostitutiva su bollo e ipoteche), con un ISEE fino a 40.000 euro;
  • viene potenziato il Fondo Gasparrini (Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto per la prima casa) e il Fondo di Garanzia prima casa, portando la percentuale di copertura della garanzia dal 50 all’80%;
  • vengono previste risorse per l’acquisto di beni e servizi finalizzati a contenere il rischio epidemiologico in vista dell’anno scolastico 2021-22, per l’adeguamento degli spazi e delle aule e per potenziare i centri estivi diurni.

Studio Franco

Via San Bernardo, 19 Casella Postale 176
12045 Fossano (CN)
P.IVA 00542590047

La proprietà di questo sito è da intendersi dello studio rag. Valter Franco
I professionisti indicati in questo sito collaborano, qualora sia il caso, tra loro e non sono costituiti in associazione professionale, né in alcun tipo di società.