ISA 2021: confermati i criteri di accesso al regime premiale

E’ stato pubblicato il Provvedimento del 26 aprile 2021 dell’Agenzia delle Entrate con il quale sono individuati i livelli di affidabilità fiscale relativi al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2020, cui sono riconosciuti i benefici premiali, previsti dall’articolo 9-bis, comma 11, del decreto legge 24 aprile 2017, n. 50, riconosciuti ai contribuenti cui si applicano gli indici sintetici di affidabilità fiscale (di seguito “ISA”).
Vengono confermati i livelli di punteggio per l’accesso ai benefici fiscali dello scorso anno.

Dichiarazioni dei redditi precompilate on line dal 10 maggio 2021

A decorrere dal prossimo 10 maggio 2021, nell’area riservata del sito dell’Agenzia Entrate, sarà disponibile la “dichiarazione precompilata” delle persone fisiche:

  • modello 730
  • modello Redditi persone fisiche

già contenete una serie di dati quali: spese sanitarie , spese universitarie, spese funebri, premi assicurativi, contributi previdenziali, bonifici per interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica, oltre naturalmente i redditi percepiti comunicati dai sostituti di imposta quali lavoro dipendente, pensioni, redditi occasionali e redditi diversi.

In particolare la precompilata riepiloga i dati trasmessi da soggetti terzi obbligati per i seguenti redditi:

  • i compensi riportati dalla Certificazione Unica
  • i compensi di lavoro autonomo occasionale certificati e indicati nella Certificazione unica sezione Lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi
  • i dati relativi alle locazioni brevi

e per i seguenti oneri detraibili o deducibili:

  • quote di interessi passivi e relativi oneri accessori per mutui in corso;
  • premi di assicurazione sulla vita, causa morte e contro gli infortuni e premi per assicurazioni aventi per oggetto il rischio di eventi calamitosi;
  • contributi previdenziali e assistenziali;
  • contributi versati per gli addetti ai servizi domestici e all’assistenza personale o familiare, anche tramite lo strumento del Libretto Famiglia;
  • spese sanitarie e relativi rimborsi;
  • spese veterinarie;
  • spese universitarie e relativi rimborsi;
  • contributi versati alle forme di previdenza complementare;
  • spese funebri;
  • spese relative agli interventi di recupero del patrimonio edilizio e agli interventi finalizzati al risparmio energetico;
  • spese relative ad interventi di sistemazione a verde degli immobili;
  • erogazioni liberali nei confronti delle ONLUS, delle associazioni di promozione sociale, delle fondazioni e associazioni riconosciute aventi per scopo statutario la tutela, promozione e la valorizzazione dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico e delle fondazioni e associazioni riconosciute aventi per scopo statutario lo svolgimento o la promozione di attività di ricerca scientifica;
  • spese per la frequenza degli asili nido e relativi rimborsi.

Ai fini della elaborazione della dichiarazione precompilata vengono considerati anche i dati relativi alle spese da ripartire su diverse annualità desumibili dalla dichiarazione presentata dal contribuente per l’anno precedente.

Per accedere alla precompilata è necessario essere in possesso di:

  • credenziali del Sistema Pubblico di Identità Digitale (Spid)
  • Carta d’identità elettronica (CIE)
  • Carta nazionale dei servizi (CNS)
  • credenziali dei servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate ( Fisconline/Entratel) 

Per molti contribuenti non è possibile sfruttare appieno le potenzialità previste dal sistema, ma l’accesso ai dati contenuti nella dichiarazione precompilata è comunque molto importante per un corretto monitoraggio dei dati fiscalmente rilevanti già in possesso dell’Agenzia Entrate.

Entro il 30 aprile la comunicazione per le vendite su piattaforme digitali

L'Art. 3, comma 3 del Decreto "Milleproroghe" (Dl n. 183/2020) ha previsto la proroga di sei mesi del termine per l'invio della comunicazione, all’Agenzia delle entrate, dei dati delle cessioni effettuate nel primo trimestre del 2021 da parte dei soggetti che, avvalendosi di interfacce elettroniche, effettuano vendite di beni a distanza, tramite piattaforme digitali, mercati virtuali, portali e altri mezzi analoghi.

Il nuovo termine cade quindi il 30 aprile 2021.

ISA: ok alle specifiche tecniche per l’acquisizione di ulteriori dati

Il decreto MEF 2 febbraio 2021 prevede che, ai fini dell’acquisizione massiva dei dati relativi agli ulteriori elementi necessari alla determinazione del punteggio di affidabilità fiscale sono necessari ulteriori dati, resi disponibili dall’Agenzia delle entrate ai contribuenti o ai soggetti incaricati della trasmissione telematica, individuati nella Nota tecnica e metodologica allegata al medesimo decreto.

Con Provvedimento del 23 aprile 2021 l'Agenzia delle Entrate ha approvato le specifiche tecniche per l’acquisizione degli ulteriori dati necessari ai fini dell’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale per il periodo di imposta 2020.

In particolare, il provvedimento individua le specifiche tecniche secondo cui predisporre:

  • il file contenente l’elenco dei contribuenti per cui i soggetti incaricati della trasmissione telematica risultano delegati alla consultazione del relativo cassetto fiscale e per i quali richiedono tali dati;
  • il file contenente l’elenco dei contribuenti per cui i soggetti incaricati della trasmissione telematica, non provvisti di delega alla consultazione del cassetto fiscale del contribuente, risultano delegati alla richiesta dei dati in argomento.

Il Provvedimento individua inoltre le specifiche tecniche con cui sono resi disponibili i file contenenti gli ulteriori elementi necessari alla determinazione del punteggio di affidabilità relativo agli indici sintetici di affidabilità fiscale applicabili per il periodo d’imposta 2020, indicati nell’allegato 94 del decreto MEF 2 febbraio 2021.

Trasmesso al Parlamento il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)

Il 24 aprile scorso il Ministro dell’economia e delle finanze, Daniele Franco, ha svolto una informativa al Consiglio dei Ministri in merito al Piano per la ripresa e la resilienza, di cui all’articolo 18 del Regolamento (UE) n. 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021, e al Fondo nazionale complementare.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), trasmesso al Parlamento il 25 aprile, prevede un corposo e organico pacchetto di investimenti e riforme, che mirano amodernizzare la pubblica amministrazione, rafforzare il sistema produttivo e intensificare gli sforzi nel contrasto alla povertà, all’esclusione sociale e alle disuguaglianze, per riprendere un percorso di crescita economica sostenibile e duraturo rimuovendo gli ostacoli che hanno bloccato la crescita italiana negli ultimi decenni. 

Cosa prevede

Il PNRR si articola in 6 Missioni:

  • digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura; 
  • rivoluzione verde e transizione ecologica; 
  • infrastrutture per una mobilità sostenibile; 
  • istruzione e ricerca; 
  • inclusione e coesione; 
  • salute.

L’Italia è la prima beneficiaria dei due principali strumenti del programma Next Generation EU (NGEU), predisposto dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica e che prevede investimenti e riforme per accelerare la transizione ecologica e digitale, migliorare la formazione delle lavoratrici e dei lavoratori e conseguire una maggiore equità di genere, territoriale e generazionale. Si tratta, in particolare, del Dispositivo per la Ripresa e Resilienza (RRF) e del Pacchetto di Assistenza alla Ripresa per la Coesione e i Territori di Europa (REACT-EU)

Contributi a fondo perduto DL Sostegni: ad oggi erogati oltre 4 miliardi di euro

I contributi a fondo perduto del Decreto Sostegni erogati fino ad ora dall’Agenzia delle Entrate a imprese e professionisti colpiti dalle conseguenze economiche dell’epidemia da Covid-19 hanno superato i 4 miliardi di euro. Altri 372mila mandati di pagamento, infatti, si sono aggiunti a quelli eseguiti a partire dall’8 aprile 2021 e ai crediti di imposta riconosciuti, portando a 1 milione e 400mila i beneficiari del contributo a fondo perduto.

Le somme complessivamente erogate, precisa l’Agenzia nel Comunicato Stampa del 24 aprile 2021, sono pari a 4.067.905.221 euro, di cui 3.945.709.195 con accredito diretto sul conto corrente dei beneficiari, mentre 122.196.026 euro sono stati richiesti dai contribuenti sotto forma di credito d’imposta da utilizzare in compensazione.

Finta somministrazione di manodopera: non esclude la falsa fatturazione

I due illeciti possono benissimo coesistere considerata la diversità tra il soggetto che ha emesso la fattura e quello che ha fornito illegalmente la prestazione di servizi.

E’ possibile il concorso tra il reato relativo alla illecita somministrazione di manodopera e il delitto di dichiarazione fraudolenta per operazioni inesistenti. Con la sentenza n. 8809 del 4 marzo 2021, infatti, la Corte di cassazione ha confermato il principio in base al quale possono essere presenti, in relazione alla medesima fattispecie, sia il reato contravvenzionale di cui all’articolo 18 del Dlgs n. 276/2003, sia il reato tributario previsto dall'articolo 2 del Dlgs n. 74/2000.

Redazione bilanci societari: Assirevi pubblica un “addendum” alle check list

Assirevi ha pubblicato l'Addendum alle liste di controllo dei principi di redazione del bilancio d'esercizio (Società ai cui bilanci sono applicabili le disposizioni degli artt. 2423 e successivi del Codice Civile), predisposto per tenere conto dei recenti Documenti Interpretativi pubblicati recentemente dall’OIC:

  • Documento Interpretativo n. 8 – Legge 17 Luglio 2020, n. 77 – “Disposizioni transitorie in materia di principi di redazione del bilancio” (continuità aziendale) – pubblicato in data 11 marzo 2021
  • Documento Interpretativo n. 7 – Legge 13 Ottobre 2020, n. 126 – “Aspetti contabili della rivalutazione dei beni d’impresa e delle partecipazioni” – pubblicato in data 31 marzo 2021
  • Documento Interpretativo n. 9 – Legge 13 Ottobre 2020, n.126 – “Disposizioni transitorie in materia di principi di redazione del bilancio – sospensione ammortamenti” – pubblicato in data 14 aprile 2021.

ANC: estendere il principio dell’equo compenso non solo alle grandi organizzazioni

Con Comunicato Stampa del 22 aprile 2021 l’Associazione Nazionale Commercialisti (ANC) dichiara di condividere e sostenere l’appello lanciato dal CNDCEC, affinché, in occasione della ripresa dell’esame da parte della Commissione Giustizia della Camera delle proposte di legge sul tema dell’equo compenso, si estenda il principio a qualsiasi soggetto contraente e non solamente alle grandi organizzazioni, come prevede la norma attuale.

“È un’occasione che non possiamo sprecare, quella di ristabilire un principio di dignità che consenta ai colleghi di fornire prestazioni adeguate senza dover correre dietro ad una concorrenza al ribasso, che purtroppo le attuali condizioni economiche del Paese favoriscono” dichiara il Presidente ANC Marco Cuchel “E non si tratta solamente di uniformarsi a quanto la Costituzione e il codice civile prevedono in materia di adeguatezza dei compensi, il tema è anche quello di offrire strumenti normativi solidi per contrastare la pratica, da parte dei cosiddetti “contraenti forti” (banche, aziende partecipate, enti pubblici), di aggirare  le regole che ad oggi impongono solo a loro di rispettare il principio in parola. ANC è particolarmente sensibile a questa tematica e si è più volte espressa sulla necessità di tutelare il valore delle prestazioni, anche in occasione dei famigerati “bandi a compenso zero” pubblicati a più riprese dalla pubblica amministrazione e da noi duramente criticati”.

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