Decreto “Sostegni”: sanatoria per le partite Iva

Tra gli interventi fiscali previsti dal Decreto "Sostegni" ci sono, tra l’altro, aiuti per le partite Iva.

In particolare, l'Art. 5 (Ulteriori interventi fiscali di agevolazione e razionalizzazione connessi all’emergenza COVID-19) introduce, in favore delle partite Iva attive alla data di entrata in vigore del decreto "Sostegni", che hanno subito una riduzione maggiore del 30% del volume d'affari dell'anno 2020 rispetto al volume d'affari dell'anno precedente, la possibilità di fruire della definizione agevolata delle somme dovute a seguito del controllo automatizzato delle dichiarazioni relative ai periodi d’imposta 2017 e 2018.

La definizione si perfeziona con il pagamento delle imposte, dei relativi interessi e dei contributi previdenziali, escluse le sanzioni e le somme aggiuntive richieste con le comunicazioni di irregolarità.

I termini di decadenza per la notificazione delle cartelle di pagamento relative alle dichiarazioni presentate nel 2019, visti i tempi necessari per la predisposizione delle comunicazioni e la gestione delle istanze di definizione, vengono prorogati di un anno.

Il Decreto “Sostegni” in Gazzetta Ufficiale

E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 70 del 22 marzo 2021 il decreto "Sostegni" (DL 22 marzo 2021, n. 41), approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 19 marzo 2021, con le misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19.

Il Decreto, in vigore da oggi, è composto da 43 articoli, suddivisi in cinque Titoli:

  • Sostegno alle imprese e all’economia;
  • Disposizioni in materia di lavoro;
  • Misure in materia di salute e sicurezza;
  • Enti territoriali;
  • Altre disposizioni urgenti.

Clicca qui per accedere al Decreto.

Annullate, ma non per tutti, le cartelle 2000-2010 di importo fino a 5.000 euro

Il Decreto Sostegni prevede lo stralcio automatico delle cartelle di pagamento in relazione ai singoli carichi di ammontare residuo sino a 5.000 euro (comprensivi di capitale, sanzioni e interessi) consegnati agli Agenti della riscossione nel periodo compreso tra l’1 gennaio 2000 e il 31 dicembre 2010. Non rileva quindi la data di notifica della cartella di pagamento ma il momento, antecedente, di consegna del ruolo ad opera dell’ente creditore.

Non rientrano nell’automatismo le riscossioni mediante ingiunzione fiscale, svolte in proprio dagli enti territoriali o mediante concessionario locale. Sono esclusi, come per l’art. 4 del DL 119/2018, anche i carichi inerenti a risorse proprie UE/IVA all’importazione, multe e sentenze penali di condanna, condanne della Corte dei Conti e recupero di aiuti di Stato.

ATTENZIONE: lo stralcio automatico riguarda solo i soggetti (persone fisiche o giuridiche) che, nell’anno 2019, hanno conseguito un reddito imponibile non superiore a 30.000 euro.

Lo stralcio, questa volta, non avverrà in automatico, ma secondo le modalità ed i termini stabiliti con decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Decreto “Sostegni”: le misure per il lavoro ed il contrasto alla povertà

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 19 marzo 2021, ha approvato il decreto “Sostegni”, che introduce misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19.

In materia di lavoro e contrasto alla povertà il Decreto prevede:

  • la proroga del blocco dei licenziamenti fino al 30 giugno 2021;
  • la proroga della Cassa integrazione guadagni
  • il rifinanziamento, per 400 milioni di euro, del Fondo sociale per occupazione e formazione;
  • una indennità di 2.400 euro per i lavoratori stagionali e a tempo determinato e di importo variabile tra i 1.200 e i 3.600 euro per i lavoratori sportivi;
  • il rifinanziamento nella misura di 1 miliardo di euro, del fondo per il Reddito di Cittadinanza, al fine di tenere conto dell’aumento delle domande;
  • il rinnovo, per ulteriori tre mensilità, del Reddito di emergenza e l’ampliamento della platea dei potenziali beneficiari;
  • l’incremento di 100 milioni di euro del Fondo straordinario per il sostegno degli enti del terzo settore;
  • la proroga degli interventi per i lavoratori in condizioni di fragilità.

Enti locali: le misure approvate nel Decreto “Sostegni”

Di seguito le misure previste dal Decreto "Sostegni" per gli Enti territoriali:

  • Incremento delle risorse per il ristoro delle minori entrate:
  • 260 milioni per le Autonomie speciali e 1 miliardo per gli enti territoriali
  • Ristoro di 250 milioni di euro per le minori entrate dei Comuni relativi all’imposta di soggiorno
  • Rimborso delle spese sanitarie sostenute dalle Regioni nel 2020 per l’acquisto di dispositivi individuali e di beni sanitari riguardanti l’emergenza
  • 800 milioni di euro aggiuntivi destinati al trasporto pubblico locale
  • Rinvio di alcuni termini, tra cui lo spostamento al 30 aprile (dal 31 marzo) del termine per la deliberazione del bilancio di previsione degli enti locali

Decreto “Sostegni”: gli interventi settoriali

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto “Sostegni” che, con uno stanziamento di circa 32 miliardi di euro, si propone di potenziare gli strumenti di contrasto alla diffusione del contagio da COVID-19 e di contenere l’impatto sociale ed economico delle misure di prevenzione adottate. 

Tra le diverse misure introdotte il Decreto prevede anche alcuni specifici interventi settoriali, tra cui:

  • un sostegno alle attività didattiche a distanza o integrate;
  • il rifinanziamento dei fondi previsti dalla legislazione in vigore per cultura, spettacolo, cinema e audiovisivo;
  • il rifinanziamento dei fondi per la funzionalità delle forze di polizia e delle forze armate;
  • un sostegno dedicato alle imprese del settore fieristico;
  • un fondo da 200 milioni di euro per il sostegno allo sviluppo e alla produzione di nuovi farmaci e vaccini per fronteggiare le patologie infettive in ambito nazionale;
  • un fondo da 200 milioni di euro, presso il Ministero dello sviluppo economico, per il sostegno alle grandi imprese in crisi a causa della pandemia, con l’esclusione di quelle del settore bancario e assicurativo;
  • l’istituzione, presso il Ministero dell’economia e delle finanze, di un Fondo da 200 milioni di euro per l’anno 2021, da ripartire tra Regioni e Province autonome sulla base della proposta dagli stessi enti, da destinare al sostegno delle categorie economiche particolarmente colpite, incluse le attività commerciale o di ristorazione operanti nei centri storici e le imprese operanti nel settore dei matrimoni e degli eventi privati;
  • l’ulteriore finanziamento, del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura, istituito presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

Superbonus 110%: le misure sotto la lente del Notariato

Il Consiglio Nazionale del Notariato ha pubblicato lo Studio n. 27-2021/T, approvato dalla Commissione Studi Tributari il 5 febbraio 2021, che analizza i principali interventi legati Superbonus del 110%.
Il Decreto "Rilancio", nel tentativo di sostenere il settore edilizio e di invogliare i contribuenti ad effettuare lavori di una certa importanza sui propri immobili, ha infatti aumentato al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022 per determinati interventi di efficientamento energetico e di riduzione del rischio sismico. 
A questi interventi possono aggiungersi altri interventi minori purché eseguiti contestualmente ai primi che, a determinate condizioni, godranno anch’essi della detrazione maggiorata.

Questi i temi affrontati nel documento:

  • gli interventi trainanti e gli interventi trainati ed i miglioramenti che gli interventi devono determinare;
  • gli interventi (trainanti) ammessi al beneficio;
  • gli interventi trainati ammessi al beneficio;
  • i soggetti che possono beneficiare del Superbonus;
  • la misura della detrazione;
  • in particolare: le spese sostenute per interventi trainanti su parti comuni e la posizione dell’Agenzia delle entrate sul condominio. Soluzioni pratiche;
  • i beni oggetto di intervento e quelli che ne sono esclusi: la discussa interpretazione dell’Agenzia delle Entrate;
  • le particolari regole per gli immobili soggetti a vincolo “culturale”;
  • "sconto in fattura" e cessione del credito d’imposta quali alternative alla detrazione;
  • la riserva di detrazione del superbonus da parte del cedente in caso di trasferimento dell’immobile;
  • l’incidenza del superbonus nell’ambito del sismabonus;
  • la particolare fattispecie dell’acquisto di case antisismiche;
  • il superbonus 110% nell’ambito del sismabonus (cosiddetto supersismabonus).

 

Il decreto “Sostegni” e i nuovi contributi a fondo perduto a professionisti e imprese

È stato approvato il 19 marzo 2021 il decreto-legge “Sostegni”.

Tra le principali misure previste dal decreto, il riconoscimento di nuovi contributi a fondo perduto per professionisti e imprese che hanno subìto perdite di fatturato a causa della crisi economica. In particolare sono ammessi al contributo i soggetti titolari di partita Iva, residenti o stabiliti in Italia, che svolgono attività di impresa, arte o professione, con ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di euro, che abbiano subito perdite di fatturato, tra il 2019 e il 2020, pari ad almeno il 30%, calcolato sul valore medio mensile. Non è previsto alcun riferimento all’attività esercitata (codici ATECO).

Per calcolare l’importo del contributo spettante, sarà necessario applicare alla perdita media mensile (calo complessivo subito nel 2020 rispetto al 2019 diviso per 12) le percentuali previste dal decreto come segue:

  • 60% per i soggetti con ricavi e compensi 2019 non superiori a 100mila euro;
  • 50% per i soggetti con ricavi o compensi 2019 da 100 mila a 400mila euro;
  • 40% per i soggetti con ricavi o compensi 2019 superiori a 400mila euro e fino a 1 milione di euro;
  • 30% per i soggetti con ricavi o compensi 2019 superiori a 1 milione e fino a 5 milioni di euro;
  • 20% per i soggetti con ricavi o compensi 2019 superiori a 5 milioni e fino a 10 milioni di euro.

In ogni caso, tale importo non potrà essere inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per gli altri soggetti e non potrà essere superiore a 150mila euro.

Per il calcolo della media mensile, i soggetti che hanno attivato la partita IVA dal 1° gennaio 2019 dovranno considerare i mesi successivi a quello di attivazione della stessa.

Per i soggetti che hanno attivato la partita IVA dal 1° gennaio 2020, l’importo riconosciuto ammonta a 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 euro per i soggetti diversi.

 

Il contributo non è soggetto ad IRAP né a imposte sui redditi e non concorre al calcolo degli interessi passivi deducibili né alla determinazione totale dei ricavi dell’impresa.

Il contributo potrà essere erogato tramite bonifico bancario direttamente sul conto corrente intestato al beneficiario o, in alternativa, a scelta irrevocabile del contribuente, come credito d’imposta, da utilizzare esclusivamente in compensazione con F24.

Il contributo potrà essere richiesto presentando apposita istanza telematica alla Agenzia delle Entrate. L’istanza può essere presentata anche da un intermediario per conto del soggetto interessato. L’istanza va presentata entro 60 giorni, a pena di decadenza, dalla data di avvio della procedura telematica per la presentazione della stessa.

Le modalità e i termini di invio saranno disciplinate da apposito provvedimento delle entrate.

Antiriciclaggio: aggiornamento dalla newsletter dell’UIF

Sui possibili fenomeni di criminalità finanziaria connessi all’emergenza sanitaria ero intervenuto su questo sito con un documento del 15 febbraio 2021 di commento al Comunicato UIF dell’11 febbraio.

Ora la UIF, nella newsletter n. 3 di marzo 2021 interviene nuovamente, richiamando quanto sinteticamente esposto nella comunicazione dello scorso 11 febbraio, rimarcando i possibili fenomeni di infiltrazione nelle procedure pubbliche per la fornitura di prodotti medicinali e dispositivi per la protezione individuale, di manovre speculative, la cessione di crediti fiscali (locazioni, bonus ristrutturazioni etc.).

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L’OIC pubblica il documento Interpretativo n. 8 (continuità aziendale)

L'Organismo Italiano di Contabilità ha pubblicato il documento interpretativo n. 8  – Legge 17 luglio 2020, n.77 – "Disposizioni transitorie in materia di principi di redazione del bilancio" (continuità aziendale), che analizza sotto il profilo tecnico contabile la norma introdotta dal comma 2 dell’articolo 38-quater della citata "Legge n.77", di conversione con modificazioni del decreto-legge 19 maggio 2020 n. 34.

Le disposizioni contenute nel documento si applicano:

  • alle società che redigono il bilancio d'esercizio in base alle disposizioni del codice civile;
  • alle società tenute a redigere il bilancio consolidato in base alle disposizioni del D. Lgs. 9 aprile 1991, n. 127.

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