Servizi digitali: i codici per il versamento dell’imposta

Con Risoluzione n. 14/E del 1° marzo 2021 sono stati istituiti i codici tributo per consentire il versamento, tramite modello F24, dell’imposta sui servizi digitali e degli eventuali interessi e sanzioni dovuti in caso di ravvedimento.

Li riportiamo di seguito, così come indicati nella Risoluzione dell'Agenzia Entrate:

  • “2700” denominato “IMPOSTA SUI SERVIZI DIGITALI – articolo 1, commi da 35 a 50, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, e s.m.”;
  • “2701” denominato “IMPOSTA SUI SERVIZI DIGITALI – articolo 1, commi da 35 a 50, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, e s.m. – INTERESSI”;
  • “2702” denominato “IMPOSTA SUI SERVIZI DIGITALI – articolo 1, commi da 35 a 50, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, e s.m. – SANZIONE”.

5 per mille: online l’elenco permanente degli Enti del volontariato

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato l’elenco permanente degli enti del volontariato accreditati, che potranno beneficiare della ripartizione della quota del 5 per mille dell’Irpef relativa all’anno finanziario 2021

Novità importante è che i 49.264 enti presenti nell’elenco permanente degli enti del volontariato accreditati 2021, precisa l’Agenzia, non dovranno più ripetere annualmente la procedura di iscrizione al 5 per mille e,  dunque, inviare nuovamente la domanda telematica e la dichiarazione sostitutiva che attesta il possesso dei requisiti.
L’elenco 2021 aggiorna e integra quello pubblicato nel 2020, inserendo gli enti regolarmente iscritti nell’anno 2020 in presenza dei requisiti previsti dalla norma e aggiornando le modifiche conseguenti alle revoche dell’iscrizione trasmesse dagli enti e alle verifiche effettuate.

Da quest’anno, ricorda ancora l’Agenzia Entrate, gli elenchi permanenti degli enti della ricerca scientifica e dell’Università, della ricerca sanitaria e delle associazioni sportive dilettantistiche saranno pubblicati sul sito web di ciascuna amministrazione competente (Ministero dell’Università e della Ricerca, Ministero della Salute e Comitato olimpico nazionale italiano).

Vendita forzata e normativa antiriciclaggio: studio del Notariato

Il Consiglio Nazionale del Notariato ha pubblicato un nuovo studio, a cura di Ernesto Fabiani e Michele Nastri, che affronta il tema dell'applicabilità della normativa antiriciclaggio in sede di vendita forzata e di vendita competitiva in sede concorsuale, giungendo alla conclusione che, la stessa, sia da escludere principalmente per il fatto che, in queste sedi, il professionista non agisce in quanto tale, bensì quale delegato del giudice, fatta eccezione per la particolare ipotesi della vendita competitiva che si concluda con atto notarile, e non con decreto di trasferimento del giudice.

Clicca qui per leggere lo studio del Notariato.

Covid: Garante privacy, no a “pass vaccinali” per accedere a locali o fruire di servizi senza una legge nazionale

(dal sito del Garante)

Con l’arrivo dei vaccini anti-Covid-19 si discute dell’opportunità di iniziare a implementare soluzioni, anche digitali (es. app), per rispondere all’esigenza di rendere l’informazione sull’essersi o meno vaccinati come condizione per l’accesso a determinati locali o per la fruizione di taluni servizi (es. aeroporti, hotel, stazioni, palestre ecc.).

A tale proposito, nel caso si intenda far ricorso alle predette soluzioni, il Garante per la privacy richiama l’attenzione dei decisori pubblici e degli operatori privati italiani sull’obbligo di rispettare la disciplina in materia di protezione dei dati personali.

I dati relativi allo stato vaccinale, infatti, sono dati particolarmente delicati e un loro trattamento non corretto può determinare conseguenze gravissime per la vita e i diritti fondamentali delle persone: conseguenze che, nel caso di specie, possono tradursi in discriminazioni, violazioni e compressioni illegittime di libertà costituzionali.

Il Garante ritiene, pertanto, che il trattamento dei dati relativi allo stato vaccinale dei cittadini a fini di accesso a determinati locali o di fruizione di determinati servizi, debba essere oggetto di una norma di legge nazionale, conforme ai principi in materia di protezione dei dati personali (in particolare, quelli di proporzionalità, limitazione delle finalità e di minimizzazione dei dati), in modo da realizzare un equo bilanciamento tra l’interesse pubblico che si intende perseguire e l’interesse individuale alla riservatezza.

In assenza di tale eventuale base giuridica normativa – sulla cui compatibilità con i principi stabiliti dal Regolamento Ue il Garante si riserva di pronunciarsi – l’utilizzo in qualsiasi forma, da parte di soggetti pubblici e di soggetti privati fornitori di servizi destinati al pubblico, di app e pass destinati a distinguere i cittadini vaccinati dai cittadini non vaccinati è da considerarsi illegittimo.

La questione sarà oggetto di una prossima segnalazione al Parlamento.

Roma, 1 marzo 2021

Scadenza al 16 marzo per l’invio telematico della Certificazione Unica (CU2021)

Entro martedì 16 marzo 2021, i sostituti d’imposta devono consegnare ai percipienti e trasmettere in via telematica all’Agenzia Entrate le CU2021 per redditi di lavoro dipendente, equiparati ed assimilati, redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi,. La data per la trasmissione e la consegna è stata unificata.

È prevista una sanzione pari a 100 euro per ciascuna certificazione errata, omessa o tardiva. In caso di errata trasmissione, la sanzione non si applica se l’errore viene ravveduto entro i 5 giorni successivi alla scadenza.

Si ricorda che anche quest’anno la trasmissione delle Certificazioni Uniche dei redditi esclusi dal modello 730 potrà essere effettuata entro il termine di presentazione dei quadri riepilogativi del modello 770 (ST, SV, SX, SY) e quindi entro il 2 novembre 2021 (il 31 ottobre cade di domenica e il 1° novembre è festivo).

Credito d’imposta quotazione PMI: nuove scadenze per la presentazione delle domande

Fino al 31 marzo 2021 le imprese potranno presentare le domande per usufruire del credito d’imposta pari al 50% delle spese di consulenza sostenute (fino a un massimo di 500.000 euro), introdotto dalla Legge di bilancio 2018 con l’obiettivo di sostenere le PMI che decidono di quotarsi in un mercato regolamentato o in sistemi multilaterali di negoziazione di uno Stato membro dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo. La misura è stata prorogata al 31 dicembre 2021 dall’art. 1 comma 230 della legge 30 dicembre 2020, n. 178 (Legge di Bilancio 2021).

Le PMI potranno presentare le domande per la concessione del credito d’imposta al seguente indirizzo: Dgpiipmi.div05@pec.mise.gov.it

In particolare, fino al 31 marzo 2021 potranno essere presentate le domande relative ai costi sostenuti entro il 31 dicembre 2020, mentre dal 1 ottobre 2021 al 31 marzo 2022 si potranno presentare quelle relative ai costi sostenuti entro il 31 dicembre 2021.

E-fatture: tempo fino al 30 giugno per l’adesione al servizio

Con Provvedimento del 28 febbraio 2021 l'Agenzia delle Entrate ha disposto un'ulteriore proroga del termine per effettuare l’adesione al servizio di consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche e dei loro duplicati informatici, spostato ora al 30 giugno 2021.

Si ricorda che l'introduzione della specifica funzionalità, disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate, che consente agli operatori IVA, intermediario appositamente delegati i al consumatore finale di aderire al suddetto servizio, è stata introdotta con il Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate n. 524526 del 21 dicembre 2018. 

Il credito d’imposta pubblicità 2021

Anche nell’esercizio 2021 è possibile usufruire del credito d’imposta pubblicità.

A tal fine tra il 1° marzo e il 31 marzo occorrerà presentare una dichiarazione con la quale si indicano le spese effettuate e previste per il 2021; si tratta di una prenotazione del credito d’imposta.
Le spese ammesse sono solo quelle per l’acquisto di spazi pubblicitari e inserzioni commerciali effettuati su giornali quotidiani e periodici (nazionali o locali), pubblicati in edizione cartacea o editi in formato digitale, iscritti presso il competente Tribunale ovvero presso il Registro degli operatori di comunicazione e, in ogni caso, dotati della figura del direttore responsabile.
Non sono più ammissibili le spese per pubblicità su radio e TV.
Alla prenotazione seguirà un provvedimento del Dipartimento per l’informazione e l’editoria che assegnerà a ciascun richiedente un credito d’imposta “provvisorio”. Questo provvedimento è solo informativo, non concede il diritto ad utilizzare il credito d’imposta.

Successivamente, tra il 1° gennaio ed il 31 gennaio 2022 occorrerà presentare la dichiarazione finale dove si attestano le spese effettive del 2021.

Un revisore legale o un professionista abilitato alla trasmissione delle dichiarazioni deve attestare che le spese sono state sostenute ai sensi dell’art. 109 del TUIR.
Successivamente verrà pubblicato un ulteriore provvedimento del Dipartimento per l’informazione e l’editoria che assegna il credito d’imposta definitivo, utilizzabile a decorrere dal quinto giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dello stesso.

I modelli sono disponibili sul sito dell’Agenzia Entrate e devono essere trasmessi telematicamente attraverso il servizio Entratel/Fisconline.

Si ricorda che la legge di Bilancio 2021 ha stabilito che il credito d’imposta è riconosciuto – nella misura del 50% – sul complesso degli investimenti pubblicitari effettuati nell’anno di riferimento (2021 o 2022), e non, quindi, sui soli investimenti incrementali.

CU 2021: aggiornate le specifiche tecniche

Con Provvedimento del 15 gennaio 2021 l’Agenzia delle Entrate ha approvato la Certificazione Unica “CU 2021”, relativa all’anno 2020, insieme alle istruzioni per la compilazione, nonché del frontespizio per la trasmissione telematica e del quadro CT con le relative istruzioni. Con lo stesso provvedimento sono state individuate le modalità per la comunicazione dei dati contenuti nelle CU e approvate le relative specifiche tecniche per la trasmissione.

Tali specifiche sono state recentemente aggiornate ai sensi del punto 6.1 del provvedimento del 15 gennaio 2021. 

Credito di imposta per le sponsorizzazioni sportive: domande entro il 1 aprile 2021

L’articolo 81, comma 1, del Decreto "Agosto", convertito con modificazioni dalla legge 13 ottobre 2020 n.126, ha concesso un contributo, sotto forma di credito d'imposta, pari al 50% degli investimenti effettuati a decorrere dal 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2020 ai lavoratori autonomi, alle imprese e a gli enti non commerciali che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie, incluse le sponsorizzazioni, nei confronti di leghe che organizzano campionati nazionali a squadre nell'ambito delle discipline olimpiche ovvero società sportive professionistiche e società ed associazioni sportive dilettantistiche iscritte al registro CONI operanti in discipline ammesse ai Giochi Olimpici e che svolgono attività sportiva giovanile.

Il Dipartimento per lo Sport ricorda che, per il riconoscimento del suddetto contributo, è necessario compilare l'apposito modulo ed inviarlo con gli allegati richiesti, entro il 1° aprile 2021, all’indirizzo pec ufficiosport@pec.governo.it e all’indirizzo mail servizioprimo.sport@governo.it.

Nel DPCM del 30 dicembre 2020 i requisiti e modalità di presentazione delle domande.

Studio Franco

Via San Bernardo, 19 Casella Postale 176
12045 Fossano (CN)
P.IVA 00542590047

La proprietà di questo sito è da intendersi dello studio rag. Valter Franco
I professionisti indicati in questo sito collaborano, qualora sia il caso, tra loro e non sono costituiti in associazione professionale, né in alcun tipo di società.