Superbonus 110%, online inserto speciale e guida pratica con il magazine ENEA

È online sul sito dell’ENEA il nuovo numero della rivista Energia, Ambiente e Innovazione dal titolo Efficienza energetica, avanti tutta con un inserto speciale dedicato al Superbonus 110% .

Gli interventi sono a cura di protagonisti del settore e degli esperti del Dipartimento di Efficienza Energetica dell’Agenzia (DUEE) e approfondiscono progetti e misure per l’efficientamento, i materiali innovativi, le soluzioni tecnologiche per ridurre i consumi e risparmiare sulle bollette, gli edifici ‘intelligenti’ e zero emission, le diagnosi energetiche, l’eco-rigenerazione delle città, il contrasto alla povertà energetica e al cambiamento climatico. Un focus di rilievo è sulle opportunità del Superbonus 110% per accrescere risparmio e benessere e, in particolare, come strumento-chiave per la crescita e l’occupazione.

“Il Superbonus può essere una leva strategica per il rilancio post pandemia, per l’economia, la creazione di nuovi posti di lavoro e la difesa dell’ambiente, coniugando la riqualificazione del territorio e del settore residenziale con l’abbattimento delle emissioni di CO2, lo sviluppo di tecnologie innovative e l’ulteriore sostegno al comparto delle costruzioni”, sottolinea il Presidente dell’ENEA, Federico Testa. “Per quanto riguarda la disponibilità di fondi, nel principale strumento per la ripresa, la Recovery and Resilience Facility, il 37% delle risorse sono per investimenti legati al clima: se gli Stati membri ne usassero un terzo per la riqualificazione, avremmo a disposizione 80 miliardi nei prossimi anni”.

“La pandemia rischia di avere un duplice impatto: rallentare le misure nei PNIEC e nelle Strategie di riqualificazione del patrimonio immobiliare, mentre nella ripresa post-COVID i consumi tenderanno ad aumentare. Il Superbonus 110% può rispondere con efficacia a queste due problematiche e, in più, ridare slancio alla riqualificazione del settore residenziale dove nel 2019 sono stati investiti 3,5 miliardi di euro generando un risparmio di oltre 1.250 GWh/anno”, sottolinea nel suo intervento Ilaria Bertini, direttrice del Dipartimento ENEA DUEE.

La rivista propone un quadro d’insieme degli scenari, delle policy, delle opportunità, ma anche delle criticità e degli ostacoli attraverso i contributi dei diversi protagonisti del ‘mondo’ dell’efficienza energetica, esponenti di istituzioni europee e nazionali come l’europarlamentare Simona Bonafè, la Presidente della Commissione Attività Produttive della Camera Martina Nardi, il Sottosegretario Riccardo Fraccaro, cui si affiancano le analisi di Gianni Silvestrini, Direttore Scientifico del Kyoto Club, Claudia Canevari, responsabile Energy Efficiency, Policy and Financing della Commissione Ue, Roberto Moneta, Amministratore Delegato del GSE con Alessandro Pellini, Marco Marcatili, Responsabile Sviluppo & Sostenibilità di Nomisma, Peter Sweatman, Ceo di Climate Strategy & Partners e Adrian Joyce, Segretario Generale dell’Alleanza europea delle imprese per l'efficienza energetica negli edifici.

Il ruolo strategico delle banche è illustrato nei contributi di Pierluigi Monceri, Direttore Regionale Lazio, Sardegna, Sicilia, Abruzzo, Molise di Intesa Sanpaolo e di Francesca Rosati e Giorgio Recanati per ABI Lab; sul fronte imprese intervengono i “numeri uno” di gruppi molto attivi nel campo dell’efficienza energetica, Massimiliano Bianco di Iren, Alberto Chiarini di Eni gas e luce, Roberto Monti di Edison, mentre per le grandi associazioni sono stati coinvolti il Presidente dell’ANCI, Antonio Decaro, i Presidenti di Confindustria Energia, Giuseppe Ricci, dell’ANCE, Gabriele Buia, di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa e dell’onlus Fratello Sole, Fabio Gerosa. Un altro protagonista nel settore, l’Agenzia delle Entrate, che per il Superbonus 110% impegna una vera e propria “squadra” di esperti nell’ambito della Direzione Centrale Persone Fisiche, Lavoratori Autonomi ed Enti non Commerciali, diretta da Antonio Dorrello. Vi sono poi alcuni casi ‘operativi’ di applicazioni di efficientamento energetico in tre settori strategici: scuole, strutture sanitarie e imprese.

Il magazine è totalmente accessibile ed è consultabile anche su smartphone e tablet con l’App gratuita “EAI – ENEA Magazine”.

Esterometro trimestrale: la prima scadenza il 30 aprile

Si ricorda che per l’anno 2021 rimane in vigore l’obbligo della comunicazione delle operazioni transfrontaliere contenente i dati delle operazioni attive e passive intercorse tra soggetti passivi IVA stabiliti in Italia e soggetti esteri (UE o Extra UE), il cosiddetto “esterometro”.

I dati del I trimestre 2021 dovranno essere trasmessi telematicamente entro il 30 aprile 2021.

La Legge di Bilancio 2021 ha stabilito l’eliminazione di questo adempimento a partire dal 2022 a fronte però di invio di altri dati tramite il SdI.

Fatturazione elettronica verso clienti stranieri senza codice fiscale italiano

L'Agenzia delle Entrate ha recentemente aggiornato le FAQ in tema di fatturazione elettronica. Questa volta, in particolare, l'Agenzia chiarisce come si predispone una fattura elettronica nei confronti di clienti finali stranieri privi di codice fiscale italiano tramite la procedura disponibile sul portale ”Fatture e corrispettivi” e il software stand alone, dal momento che viene richiesta obbligatoriamente l’indicazione del codice fiscale o della partita Iva.

Nella FAQ n. 63 l'Agenzia Entrate precisa che l’operatore IVA italiano può scegliere di emettere verso un cliente estero (comunitario o extracomunitario) sia soggetto business che consumatore finale, una fattura elettronica e, in tal caso, non sarà necessario trasmettere i dati di tale fattura tramite l’esterometro.

La fattura elettronica predisposta, in particolare, deve riportare:

  • nel campo Codice destinatario il 7 caratteri “XXXXXXX”
  • nella sezione 1.4.1.1 “IdFiscaleIVA” del blocco 1.4 “Cessionario/Committente”, rispettivamente:
    • nel campo 1.4.1.1.1 “IdPaese” il codice Paese estero (diverso da IT e espresso secondo lo standard ISO 3166- 1 alpha-2 code);
    • nel campo 1.4.1.1.2 “IdCodice” un valore alfanumerico identificativo della controparte (fino ad un massimo di 28 caratteri alfanumerici su cui il SdI non effettua controlli di validità);
  • se il cliente è un soggetto consumatore finale estero, compilare anche il campo 1.4.1.2 “CodiceFiscale” con il medesimo valore riportato nel campo “IdCodice”.

Infine, per indicare in fattura l’indirizzo estero del cliente bisognerà selezionare la nazione di appartenenza (e così non sarà necessario compilare la Provincia) e il campo CAP andrà compilato con il valore generico 00000. Si potrà utilizzare l’indirizzo per indicare il CAP straniero.

Aggiornate le modalità di consultazione telematica delle planimetrie catastali

Con Provvedimento datato 11 febbraio 2021 l’Agenzi delle Entrate informa dell’implementazione delle modalità di consultazione telematica delle planimetrie catastali da parte dei pubblici ufficiali incaricati della stipula di atti immobiliari e dei professionisti abilitati alla presentazione telematica degli atti di aggiornamento catastale.

Con Provvedimento del Direttore dell’Agenzia del territorio del 16 settembre 2010 sono state stabilite le modalità di consultazione telematica delle planimetrie catastali.

Con il recente provvedimento vengono invece incrementate, al fine di rendere più agevole per questi soggetti il servizio di consultazione telematica delle planimetrie catastali, le modalità di accesso al servizio, allargando l’ambito di operatività ad ogni atto o attività per cui si è ricevuto apposito incarico. Per gli stessi soggetti abilitati viene inoltre prevista la possibilità di abilitare a loro volta propri collaboratori ad effettuare e sottoscrivere in proprio la richiesta di consultazione al fine dell’espletamento dell’incarico.

Ristoro maggiori spese autotrasportatori: qual è la natura dell’indennizzo?

Con la Risposta n. 98 dell'11 febbraio 2021 l'Agenzia delle Entrate si rivolge ad una società che, avendo ricevuto rilevanti somme dal Commissario Delegato a titolo di ristoro delle maggiori spese per i trasporti effettuati, chiede di sapere quale sia la natura di tali indennizzi, non risultando indicato in nessuna norma che si tratti di contributo in conto esercizio, con le conseguenze fiscali che ne derivano.

Nella Risposta l'Agenzia richiama inizialmente quanto precisato con la Risoluzione 22 gennaio 2010, n. 2/E, ossia che il criterio distintivo tra ciascun tipo di contributo consiste nella finalità per la quale viene assegnato, desumibile dalle singole leggi agevolative: 

  • i contributi in «conto esercizio» sono destinati a fronteggiare esigenze di gestione; 
  • i contributi in «conto capitale» sono finalizzati ad incrementare i mezzi patrimoniali dell'impresa, senza che la loro erogazione sia collegata all'onere di effettuare uno specifico investimento.

La Legge n. 130 del 2018, che ha istituito il beneficio in esame, chiarisce che la funzione del contributo è «consentire il ristoro delle maggiori spese» affrontate dagli autotrasportatori.

Il decreto attuativo, inoltre, precisa che le tipologie di spese ammesse a ristoro riguardano:
«a) le missioni di viaggio con origine e/o destinazione il Comune ed il Porto di Genova che dimostrino l'attraversamento del nodo urbano e per le quali il ristoro deriva dagli svantaggi derivanti dai percorsi aggiuntivi stradali e autostradali, ovvero dalle difficoltà logistiche dipendenti dall' attraversamento delle aree urbane e portuali di Genova;
b) le missioni di viaggio compiute nel territorio nazionale che abbiano comportato per effetto del crollo … la forzata percorrenza di tratti autostradali e/o stradali aggiuntivi».

Ciò premesso, le Entrate concludono che, non sussistendo disposizioni che escludono la concorrenza al reddito di impresa del contributo concesso come ristoro per la percorrenza di tratti autostradali e stradali aggiuntivi, e considerato che la sua finalità è quella di fronteggiare i maggiori oneri di gestione sostenuti dagli autotrasportatori, tale contributo rientra nella determinazione della base imponibile, sulla base delle specifiche regole IRES o IRPEF.

Effetto emergenza sanitaria: nel 2020 consistente diminuzione delle partite Iva

Sul sito internet del Dipartimento delle Finanze sono stati pubblicati i dati sulle partite Iva relativi all'anno 2020.
In sintesi, nel corso del 2020 sono state aperte circa 464.700 nuove partite Iva, dato che, rispetto al 2019 registra una consistente diminuzione (-14,8%) a causa dell’emergenza sanitaria in corso.

Nel documento, a differenza delle precedenti pubblicazioni, viene questa volta esaminato anche il dato relativo alle chiusure di partite Iva, in considerazione dell’eccezionalità del 2020.
Nel periodo gennaio-dicembre 2020 risultano 320.435 chiusure, rispetto alle 427.623 riscontrate nel corso del 2019. Pertanto, il dato del 2020, contrariamente all’atteso incremento delle chiusure per effetto della crisi economica generata dalla situazione sanitaria, mostra invece il 25% di chiusure in meno rispetto al 2019. Secondo il Dipartimento delle Finanze, però, questi dati andrtebbero comunque interpretati con cautela, per tre motivazioni principali: 

  1. alcuni contribuenti potrebbero comunicare tardivamente l’avvenuta cessazione di attività nel 2020; 
  2. il dato del 2019 potrebbe comprendere alcune cessazioni d’ufficio operate dall’Agenzia delle Entrate per non-operatività; 
  3. spesso il contribuente non ottempera all’obbligo di chiusura della partita Iva al momento della cessazione dell’attività.

Clicca qui per leggere la sintesi dei dati.

Ecobonus: prenotazioni incentivi per i veicoli commerciali e speciali

E' partita a possibilità di prenotare l'incentivo statale per l'acquisto di veicoli commerciali e speciali.
Sul sito https://ecobonus.mise.gov.it è infatti possibile prenotare anche i nuovi incentivi per i veicoli commerciali N1 e per i veicoli M1 speciali, previsti dalla Legge di Bilancio 2021, che ha stanziato per questi veicoli 50 milioni di euro, di cui 10 milioni concessi esclusivamente ai veicoli con alimentazione elettrica.

In particolare, sono disponibili contributi fino a 8.000 euro (nel caso di rottamazione) per gli acquisti effettuati dal 1 gennaio 2021 fino al 30 giugno 2021.

Compensazioni oltre la soglia di 700.000 euro

La Corte di Cassazione ha recentemente sentenziato (ordinanza n. 3240/2021) che l’eventuale compensazione oltre la soglia di 700.000 euro comporta per il contribuente la sanzione per omesso versamento, con l’impossibilità di beneficiare della riduzione della sanzione a 1/3 prevista per gli avvisi bonari.

Organizzazione, strategia e sviluppo delle risorse umane per Professionisti e PMI: nuova iniziativa ACEF

Le risorse umane sono la vera ricchezza delle aziende e degli studi professionali, e un progetto di sviluppo non può prescindere da una politica di coinvolgimento del personale.

Su queste premesse nasce la nuova iniziativa promossa da ACEF (Associazione Culturale Economia e Finanza): si tratta del webinar “Organizzazione, strategia e sviluppo delle risorse umane per Professionisti e PMI”, che si terrà nei giorni 3 – 10 – 17 – 24 marzo 2021, dalle ore 15:00 alle 18:00.

Il corso, che si articola in quattro sessioni webinar, è dedicato ai titolari di Studio e ai responsabili delle risorse umane che hanno l’esigenza di organizzare e/o riorganizzare il mondo HR, anche in termini di sostenibilità, alla luce dei drastici cambiamenti imposti dal nostro contesto storico. 
Verranno analizzati, a supporto della formazione e del confronto, dei casi di studio reali, al fine di declinare in maniera concreta gli strumenti di lavoro.
Verrà inoltre effettuato un approfondimento sulla digitalizzazione del mondo HR: sempre più Aziende e Studi professionali, infatti, si sono impegnati nella ristrutturazione dei loro processi di recruiting e di gestione delle risorse a favore di una digitalizzazione che promette risparmio e una maggiore efficienza.

Il Corso è accreditato per la FPC del Dottore Commercialista e dell’Esperto Contabile.

Qui la locandina del Corso.
A questo indirizzo il programma e tutte le informazioni utili per l’iscrizione.

ISA 2020: in Gazzetta Ufficiale il Decreto con i soggetti esclusi

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 33 del 9 febbraio 2021 è stato pubblicato il Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze, recante "Approvazione di modifiche agli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) applicabili al periodo d'imposta 2020", con il quale vengono identificate le categorie di contribuenti ai quali, in ragione degli effetti economici negativi delle misure restrittive anti-Covid, non si applicano gli indici sintetici di affidabilità fiscale.

Per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2020, dunque, gli ISA in vigore per il medesimo periodo d'imposta, non si applicano nei confronti dei soggetti:

  • che, nel periodo d'imposta 2020 rispetto al periodo d'imposta precedente, hanno subito una diminuzione di almeno il 33 per cento dei ricavi di cui all'art. 85, comma 1, esclusi quelli di cui alle lettere c), d) ed e), ovvero dei compensi di cui all'art. 54, comma 1, del testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917; 
  • che hanno aperto la partita IVA a partire dal 1° gennaio 2019; 
  • che esercitano, in maniera prevalente, le attività economiche individuate dai codici attività riportati nell'allegato 1 al presente decreto. 

I contribuenti esclusi dall'applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale sono comunque tenuti alla comunicazione dei dati economici, contabili e strutturali previsti dal comma 4 dell’articolo 9-bis del Dl n. 50/2017.

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