Commissioni pagamenti elettronici: comunicazione cumulativa entro il 20 novembre

Gli operatori finanziari soggetti all’obbligo di comunicazione dei dati per il controllo della spettanza del credito d’imposta riconosciuto agli esercenti attività d’impresa, arte o professione che utilizzano strumenti di pagamento elettronici tracciabili (art. 22, comma 5, DL n. 124/2019), tenuto conto delle difficoltà tecnico operative ad eseguire tempestivamente la comunicazione dei dati dei mesi di luglio, agosto e settembre 2020, possono sanare l’omissione eseguendo, entro il 20 novembre 2020, una comunicazione cumulativa con i dati del mese di ottobre 2020.
Questo, in estrema sintesi, il contenuto della Risposta n. 503 dell’Agenzia delle Entrate del 27 ottobre 2020.

Bando per la Digital Transformation

È stato pubblicato sul sito del MISE il decreto che definisce i termini per accedere al bando “Digital Transformation” delle PMI, misura che ha l’obiettivo di favorire la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese, attraverso l’applicazione di tecnologie avanzate previste nell’ambito di Impresa 4.0 e di quelle relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera. A disposizione dell’intervento ci sono 100 milioni di euro.

Il bando definisce i termini e le modalità di presentazione delle domande di agevolazioni, i punteggi, le condizioni e le soglie minime di ammissibilità delle stesse domande, nonché criteri per la determinazione e la rendicontazione delle attività e dei costi ammissibili, gli oneri informativi a carico dei soggetti proponenti e gli ulteriori elementi utili a definire la corretta attuazione dell’intervento agevolativo.

Possono beneficiare delle agevolazioni le PMI che, alla data di presentazione della domanda, risultino:

  • iscritte come attive nel Registro delle imprese;
  • operano in via prevalente o primaria nel settore manifatturiero e/o in quello dei servizi diretti alle imprese manifatturiere e/o nel settore turistico e/o nel settore del commercio;
  • hanno conseguito, nell’esercizio cui si riferisce l’ultimo bilancio approvato e depositato, un importo dei ricavi delle vendite e delle prestazioni pari almeno a euro 100.000,00;
  • dispongono di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese;
  • non sono sottoposte a procedura concorsuale e non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente.

I progetti ammissibili alle agevolazioni devono essere diretti alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi dei soggetti proponenti mediante l’implementazione di:

  • tecnologie abilitanti individuate dal Piano nazionale impresa 4.0. e/o;
  • tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera.

Decreto Ristori: contributo a fondo perduto per le imprese oggetto delle nuove restrizioni

Nella seduta del 27 ottobre 2020 il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto “Ristori”, che introduce ulteriori misure urgenti per la tutela della salute e per il sostegno ai lavoratori e ai settori produttivi, ed in materia di giustizia e sicurezza connesse all’epidemia da COVID-19.
Il Decreto, in particolare, prevede lo stanziamento di 5,4 miliardi di euro in termini di indebitamento netto e 6,2 miliardi in termini di saldo da finanziare, destinati al ristoro delle attività economiche interessate, direttamente o indirettamente, dalle restrizioni disposte a tutela della salute, nonché al sostegno dei lavoratori in esse impiegati.

Una delle principali misure introdotte riguarda un nuovo contributo a fondo perduto, che le imprese dei settori oggetto delle nuove restrizioni riceveranno con la stessa procedura già utilizzata dall’Agenzia delle entrate in relazione ai contributi previsti dal Decreto “Rilancio”.
Incluse tra la platea dei beneficiari anche le imprese con fatturato maggiore di 5 milioni di euro (con un ristoro pari al 10% del calo del fatturato). Potranno presentare la domanda anche le attività che non hanno usufruito dei precedenti contributi, mentre è prevista l’erogazione automatica sul conto corrente, entro il 15 novembre, per chi aveva già fatto domanda in precedenza.

L’importo del beneficio varierà dal 100% al 400% di quanto previsto in precedenza, in funzione del settore di attività dell’esercizio.

Si’ al Superbonus per il condomino non fiscalmente residente

L’Agenzia Entrate torna ad esprimersi in tema di Superbonus, questa volta rispondendo ad un contribuente iscritto all’AIRE, proprietario di un immobile in Italia (dove paga i tributi IMU e TARI ma dove non ha prodotto alcun reddito), che vorrebbe approvare in sede di assemblea condominiale, nel condominio dove è situato l’immobile, alcuni lavori di efficientamento energetico (coibentazione esterna, installazione caldaia condominiale a condensazione, pannelli solari e fotovoltaici) e che chiede se, per tali lavori, può accedere alle agevolazioni fiscali previste dall’articolo 119 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 (Decreto "Rilancio").

Con la Circolare n. 24/E del 2020 e con specifico riferimento alla possibilità di accedere al beneficio da parte di soggetti fiscalmente non residenti, l’Agenzia Entrate ha chiarito che, atteso che tra i destinatari del Superbonus sono individuate «le persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni», la detrazione in argomento riguarda tutti i contribuenti residenti e non residenti nel territorio dello Stato che sostengono le spese per l’esecuzione degli interventi agevolati.
La Circolare ha inoltre chiarito che, trattandosi di una detrazione dall’imposta lorda, il Superbonus non può essere utilizzato dai soggetti che possiedono esclusivamente redditi assoggettati a tassazione separata o ad imposta sostitutiva, ovvero che non potrebbero fruire della corrispondente detrazione in quanto l’imposta lorda è assorbita dalle altre detrazioni o non è dovuta (come nel caso dei soggetti che rientrano nella cd. no tax area). Tali soggetti, tuttavia, possono optare delle modalità alternative di utilizzo, al posto dell’utilizzo diretto della detrazione.

Non è quindi precluso l’accesso al Superbonus per il contribuente residente all’estero, proprietario di un immobile in Italia all’interno di un condominio e che è titolare del relativo reddito fondiario. In mancanza di una imposta lorda sulla quale operare la detrazione del 110%, lo stesso potrà optare per la fruizione del Superbonus in una delle modalità alternative previste dall’articolo 121 del decreto Rilancio.

Credito d’imposta per i servizi digitali: aggiornate le FAQ. Le domande entro il 20 novembre

Il Dipartimento per l’informazione e l’editoria, sulla base dei quesiti pervenuti in tema di credito d’imposta per i servizi digitali, ha pubblicato le FAQ sul tema, aggiornate al 21 ottobre 2020.
Si ricorda che le domande devono essere presentate per via telematica, dal titolare o legale rappresentante dell’impresa esclusivamente, entro e non oltre il 20 novembre 2020 attraverso l’apposita procedura disponibile nell’area riservata del portale impresainungiorno.gov.it.

Regime di adempimento collaborativo: competenze e modalità di applicazione estese al 2020 e 2021

Con il Provvedimento del 22 ottobre 2020 l’Agenzia delle Entrate fornisce disposizioni per l’attuazione del regime di adempimento collaborativo disciplinato dagli articoli 3 e seguenti del Dlgs 5 n. 128/2015.

In particolare, le competenze e le modalità di applicazione del regime di adempimento collaborativo sono estese agli anni 2020 e 2021. Vengono dunque confermate le scelte organizzative anche agli anni successivi a quelli di conclusione della fase di prima applicazione, terminata il 31 dicembre 2019.

Le competenze per i controlli e per le attività relative al regime, per gli anni 2020 e 2021, sono attribuite in via esclusiva all’ufficio Adempimento collaborativo della Divisione Contribuenti – Direzione Centrale Grandi Contribuenti.

La scelta organizzativa adottata dal Provvedimento, chiariscono le Entrate, risponde a esigenze di efficacia, efficienza, economicità e continuità dell’azione amministrativa nonché di coerenza con le indicazioni OCSE in materia di cooperative compliance.

Bonus mobilità: rimborsi e buoni dal 3 novembre

La piattaforma dedicata agli esercenti per partecipare al Bonus mobilità, già operativa dal 19 ottobre, dal prossimo 3 novembre sarà aperta anche agli acquirenti.
Quindi, chi ha acquistato un bene o servizio di mobilità previsto dal decreto fino al 2 novembre (giorno prima dell’attivazione dell’applicazione web) riceverà il rimborso con un bonifico, chi invece non ha ancora effettuato l’acquisto, dal 3 novembre al 31 dicembre 2020 otterrà un “buono mobilità” da consegnare al negoziante accreditato, il quale sarà poi rimborsato dal Ministero.
L’elenco degli esercenti accreditati, presso i quali effettuare l’acquisto, è disponibile sull’applicazione web.

Il rimborso, che avverrà nei limiti delle risorse disponibili, avrà due fasi: nella prima sarà il cittadino ad essere rimborsato del 60% della spesa; nella seconda il cittadino paga al negoziante aderente direttamente il 40% e sarà il negoziante aderente a ricevere il rimborso del 60%.

Qui maggiori informazioni.

La check list sulla preparazione alla Brexit per le imprese che operano con il Regno Unito

La scelta del Regno Unito di cessare di partecipare al mercato unico e all’unione doganale dell’Unione europea (UE) e di mettere fine alla libera circolazione delle persone, delle merci e dei servizi con l’UE dal 31 dicembre 2020, comporterà notevoli cambiamenti nelle relazioni tra l’UE e il Regno Unito per le imprese di entrambe le parti.
Tali cambiamenti sono inevitabili, indipendentemente dall’esito dei negoziati in corso tra l’UE e il Regno Unito, e rischiano di aggravare la pressione che le imprese già subiscono a causa della pandemia di COVID-19.

La Commissione Europea ha pubblicato una check list per aiutare le imprese dell’UE che operano nel Regno Unito e/o le imprese del Regno Unito che operano nell’UE a verificare attentamente il proprio stato di preparazione per il 1º gennaio 2021. La check list fornisce una panoramica dei principali settori che saranno in ogni caso interessati dai cambiamenti dal 1º gennaio 2021, a prescindere dal fatto che sia raggiunto un accordo su un futuro partenariato economico e per la sicurezza. Naturalmente non può considerarsi esaustiva, ma affronta le problematiche più comuni.
Ulteriori orientamenti sono reperibili nella comunicazione della Commissione «Prepararsi alla svolta» e negli «Avvisi sui preparativi» ai portatori di interessi dei singoli settori, pubblicati dai servizi della Commissione e disponibili a questo indirizzo.

La Commissione Europea raccomanda a tutte le imprese di prepararsi a questi cambiamenti profondi e di vasta portata, adottando tutte le decisioni necessarie e completando tutte le procedure amministrative richieste entro il 31 dicembre 2020.

Check list Brexit.

Ripresa versamenti sospesi per Covid-19: chiarimenti dall’Inps

L’Art. 97 del Decreto “Agosto” ha introdotto la possibilità di riprendere a versare i contributi sospesi per l’emergenza Covid-19 in due modalità:

  • il 50% delle somme oggetto di sospensione in un’unica soluzione o mediante rateizzazione, fino a un massimo di quattro rate mensili di pari importo, con il versamento della prima rata entro il 16 settembre 2020;
  • il rimanente 50% mediante rateizzazione, senza applicazione di sanzioni e interessi, fino a un massimo di 24 rate mensili di pari importo, con il versamento della prima rata entro il 16 gennaio 2021.
    Fino al 30 ottobre 2020 è possibile inviare la domanda di adesione alla rateizzazione tramite l’apposito servizio online.

L’Inps, con il Messaggio n. 3882 del 23 ottobre 2020 chiarisce che, relativamente al versamento del primo 50% delle somme oggetto di sospensione, considerato che è stato fissato al 16 settembre il termine per la ripresa dei versamenti sospesi:

  • entro il 30 ottobre 2020 devono essere versate le prime due rate;
  • entro il 31 dicembre 2020 il 50% dell’importo oggetto di sospensione dovrà essere interamente corrisposto in quanto ciò costituisce condizione necessaria per beneficiare della rateizzazione del rimanente 50% fino a un massimo di 24 rate mensili di pari importo, con il versamento della prima rata entro il 16 gennaio 2021.

Qui il messaggio Inps.

PACCHETTO RATING BILANCI: software in MS Excel

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Rating di autovalutazione PMI
Uno strumento semplice ed intuitivo per l’autovalutazione dei dati di bilancio delle micro, piccole e medie imprese con l’attribuzione di un RATING determinato sulla base dei principali indicatori economico finanziari, così come desumibili dal bilancio.

Rating economico finanziario accesso fondo garanzia ‘Operazioni Nuova Sabatini’
Con questo foglio di calcolo vengono riproposti gli indici con indicazione dei giudizi e della classe di assegnazione in cui l’impresa potrebbe rientrare in base ai valori assunti dagli indici.

Rating mediocredito
Foglio di calcolo per determinare il rating di impresa “economicamente e finanziariamente sana” sulla base delle indicazioni MCC.

Rating mediocredito per imprese in contabilità semplificata
Modello di valutazione dedicato alle imprese sottoposte al regime di contabilità semplificata o forfetaria, non valutabili sulla base dei dati di bilancio.

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