Il valore di avviamento nella cessione d’azienda deve tenere conto della redditività futura

Con la sentenza del 14/05/2020 N. 772 LA COMM. TRIB. REG. PER LA LOMBARDIA riconosce che ai fini dell’imposta di registro per l’accertamento dell’effettivo valore del ramo d’azienda ceduto, è preferibile l’utilizzo della metodologia finanziaria e prospettica rispetto al metodo reddituale-patrimoniale. Nel caso di specie, dunque, la CTR lombarda rigetta le ragioni addotte dall’Ente impositore a sostegno dell’appello. Spiegano i giudici che il valore indicato dal contribuente è attendibile perché il tipo di attività svolta dall’azienda ceduta rappresenta un business con una notevole contrazione nel mercato di riferimento.

Inadatta è quindi la scelta di un metodo di accertamento totalmente incentrato sul dato storico della redditualità pregressa perché non più riproducibile nel futuro.

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Contributo a fondo perduto non spettante: come regolarizzare la propria posizione

Relativamente all’erogazione del contributo a fondo perduto l’Agenzia delle Entrate procede al controllo dei dati dichiarati nelle istanze pervenute applicando le disposizioni in materia di accertamento sulle dichiarazioni, ed effettua ulteriori controlli anche in relazione ai dati fiscali delle fatture elettroniche e dei corrispettivi telematici, ai dati delle comunicazioni di liquidazione periodica Iva nonché ai dati delle dichiarazioni Iva.
Sono inoltre effettuati, indipendentemente dall’importo del contributo erogato, specifici controlli per la prevenzione dei tentativi di infiltrazioni criminali.

Qualora dai predetti controlli emerga che il contributo sia in tutto o in parte non spettante l’Agenzia procede alle attività di recupero del contributo.

Coloro che abbiano percepito il contributo in tutto o in parte non spettante, anche a seguito di presentazione di istanza di rinuncia, possono regolarizzare l’indebita percezione restituendo spontaneamente il contributo, i relativi interessi e versando le relative sanzioni mediante applicazione delle riduzioni del ravvedimento operoso (articolo 13 del decreto legislativo n. 472/1997).

Il versamento delle predette somme deve essere eseguito esclusivamente mediante il modello F24, senza possibilità di compensazione.
Con apposita risoluzione sono istituiti i codici tributo da indicare sul modello F24 per la restituzione del contributo a fondo perduto.

Sanzioni
Qualora il contributo erogato sia in tutto o in parte non spettante, si applicano:

  • la sanzione dal 100 al 200 per cento prevista all’art. 13 comma 5 del DLgs 471/1997
  • la pena della reclusione da 6 mesi a 3 anni prevista all’art. 316-ter del Codice Penale.

Nel caso di dichiarazione sostitutiva di atto notorio in merito alla regolarità antimafia mendace o incompleta, si applicano:

  • la pena della reclusione da 2 a 6 anni
  • la confisca di beni e denaro prevista all’art. 322-ter del Codice Penale.

Le misure a sostegno della liquidità e delle attività produttive: aggiornamento FNC

Il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno pubblicato il secondo aggiornamento del documento di ricerca “Le misure a sostegno della liquidità e delle attività produttive”, che riassume le misure urgenti a sostegno della liquidità e a favore delle imprese e dell’economia adottate dal Governo per contrastare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 e contenute nei Decreti “Cura Italia” n. 18/2020, “Liquidità” n. 23/2020 e “Rilancio” n. 34/2020.

Il documento, in particolare, recepisce le modifiche introdotte in sede di conversione in legge del Decreto “Liquidità” e fa seguito alla pubblicazione del documento di ricerca del 28 maggio e dei documenti del 18 marzo, del 15 aprile, del 29 aprile e del 3 giugno, con i quali è stata effettuata l’analisi degli interventi governativi.

IRAP: non si applica mai il raddoppio dei termini per l’accertamento

Non si applica la disciplina del raddoppio dei termini per l’accertamento poiché per le violazioni in materia di IRAP non sono previste sanzioni penali. Ciò deriva dal mancato inserimento delle violazioni relative all’imposta regionale tra le ipotesi delittuose previste dal D. Lgs. n. 74/2000 che, infatti, ricomprende solamente i reati in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto.

In base a tale principio, già più volte affermato dalla stessa giurisprudenza di legittimità, la Corte di Cassazione con l’ Ordinanza del 20/05/2020 n. 9314 ha accolto il ricorso proposto dal contribuente annullando definitivamente l’avviso di accertamento IRAP impugnato, in quanto notificato oltre i termini ordinari.

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ISA 2020 e cause di esclusione: chiarimenti nella Circolare delle Entrate

Con la Circolare n. 16/E del 16 giugno 2020 l’Agenzia delle Entrate fornisce chiarimenti in merito all’applicazione, per il periodo d’imposta 2019, degli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) di cui al decreto legge n. 50 del 2017.

Nel documento l’Agenzia fornisce chiarimenti circa il secondo anno di applicazione degli ISA ed, in particolare, fornisce una panoramica di tutti gli interventi effettuati sugli indici stessi in applicazione per il periodo d’imposta 2019, oltre a raccogliere i principali quesiti pervenuti riconducibili alle tematiche più ricorrenti sul tema.

Laddove non ricorra una delle cause di esclusione normativamente previste, ma il contribuente ritenga di operare in condizioni di particolare eccezionalità, può considerarsi escluso dall’applicazione degli ISA?

Nella Circolare le Entrate chiariscono che il contribuente, soprattutto nel caso in cui l’applicazione degli ISA determini un basso punteggio di affidabilità, ha sempre la possibilità di evidenziare nel campo Note aggiuntive del software di applicazione “Il tuo ISA”, particolari circostanze specifiche riferibili alle condizioni di svolgimento della propria attività che, seppur non annoverate tra quelle che per legge o per decreto determinano una causa di esclusione, potrebbero non essere adeguatamente colte con l’applicazione degli indici.

Start-up innovative: comunione legale e bonus per investimenti

L’Agenzia Entrate, con la risposta n. 146/2020 a un quesito avente ad oggetto “Incentivi fiscali all’investimento in start-up innovative – Articolo 29 del decreto legge del 18 ottobre 2012, n. 179” ha affermato che non è sufficiente essere in regime di comunione legale dei beni per dover condividere con il coniuge i benefici fiscali derivanti dalla sottoscrizione di quote di capitale in start-up innovative.

La detrazione IRPEF spetta quindi, per intero, al soggetto che ha effettivamente sostenuto l’investimento, indipendentemente dalla circostanza che, per effetto del regime della comunione legale, la titolarità giuridica delle quote appartenga al coniuge per il 50%.

Covid-19: pubblicate le Linee Guida Regionali per la ripresa delle attività

Sul sito internet del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sono state pubblicate le Linee Guida Regionali per la riapertura delle Attività Economiche, Produttive e Ricreative.

Si tratta di schede tecniche contenenti indirizzi operativi specifici per i singoli settori di attività, con lo scopo di fornire uno strumento sintetico e di immediata applicazione delle misure di prevenzione e contenimento di carattere generale, al fine di sostenere un modello di ripresa delle attività economiche e produttive compatibile con la tutela della salute di utenti e lavoratori.

Le linee guida contendono, tra l’altro, anche indicazioni operative dettagliate per i settori ristorazione, attività turistiche (stabilimenti balneari e spiagge), attività ricettive, servizi alla persona, commercio al dettaglio e uffici aperti al pubblico.

In base all’evoluzione dello scenario epidemiologico, precisa il Ministero, le misure indicate potranno essere rimodulate, anche in senso più restrittivo.
Le schede attualmente pubblicate, inoltre, potranno essere eventualmente integrate con le schede relative a ulteriori settori di attività.

Tax credit cinema: le nuove scadenze dopo la sospensione

La Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del MiBACT, con notizia pubblicata sul sito del Ministero, ha comunicato le nuove date di scadenza per le richieste di contributi relativi alle misure a favore del settore previste dalla Legge Cinema n.220 del 2016.

Si ricorda che il decreto legge 17 marzo 2020 n.18, convertito con modificazioni in legge, ha disposto la sospensione, causa Covid-19, dei termini relativi allo svolgimento di procedimenti amministrativi per il periodo compreso tra il 23 febbraio ed il 15 maggio 2020.

Per qualsiasi informazione o chiarimento la Direzione Generale invita a scrivere all’indirizzo pec del Servizio II, Cinema e audiovisivo: mbac-dg-c.servizio2@mailcert.beniculturali.it.

Relativamente, in particolare, al Tax credit, e per conoscere i termini delle specifiche domande si può invece contattare l’ufficio competente: taxcreditcinema@beniculturali.it

Accertamento al socio, buono l’avviso che rimanda “per relationem” alla Sp

È sufficiente che nel provvedimento si faccia riferimento all’atto emesso nei confronti della società: i componenti hanno il potere-dovere di consultare i documenti dell’ente di cui fanno parte.

L’obbligo di motivazione degli atti tributari è soddisfatto anche quando l’avviso di accertamento dei redditi del socio di una società di persone rinvii per relationem a quello riguardante i redditi della società, ancorché notificato soltanto a quest’ultima, perché il socio ha il potere di consultare la documentazione relativa alla società e, quindi, di prendere visione dell’accertamento presupposto e dei suoi documenti giustificativi.
Questo il principio ribadito dalla Cassazione, con l’ordinanza n. 8455 dello scorso 5 maggio.

Contributo a fondo perduto non spettante: come regolarizzare la propria posizione

Relativamente all’erogazione del contributo a fondo perduto l’Agenzia delle Entrate procede al controllo dei dati dichiarati nelle istanze pervenute applicando le disposizioni in materia di accertamento sulle dichiarazioni, ed effettua ulteriori controlli anche in relazione ai dati fiscali delle fatture elettroniche e dei corrispettivi telematici, ai dati delle comunicazioni di liquidazione periodica Iva nonché ai dati delle dichiarazioni Iva.
Sono inoltre effettuati, indipendentemente dall’importo del contributo erogato, specifici controlli per la prevenzione dei tentativi di infiltrazioni criminali.

Qualora dai predetti controlli emerga che il contributo sia in tutto o in parte non spettante l’Agenzia procede alle attività di recupero del contributo.

Coloro che abbiano percepito il contributo in tutto o in parte non spettante, anche a seguito di presentazione di istanza di rinuncia, possono regolarizzare l’indebita percezione restituendo spontaneamente il contributo, i relativi interessi e versando le relative sanzioni mediante applicazione delle riduzioni del ravvedimento operoso (articolo 13 del decreto legislativo n. 472/1997).

Il versamento delle predette somme deve essere eseguito esclusivamente mediante il modello F24, senza possibilità di compensazione.
Con apposita risoluzione sono istituiti i codici tributo da indicare sul modello F24 per la restituzione del contributo a fondo perduto.

Sanzioni
Qualora il contributo erogato sia in tutto o in parte non spettante, si applicano:

  • la sanzione dal 100 al 200 per cento prevista all’art. 13 comma 5 del DLgs 471/1997
  • la pena della reclusione da 6 mesi a 3 anni prevista all’art. 316-ter del Codice Penale.

Nel caso di dichiarazione sostitutiva di atto notorio in merito alla regolarità antimafia mendace o incompleta, si applicano:

  • la pena della reclusione da 2 a 6 anni
  • la confisca di beni e denaro prevista all’art. 322-ter del Codice Penale.

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