Decreti “Cura Italia” e “Liquidità”: nuove risposte dell’Agenzia Entrate a operatori, professionisti e associazioni

Con la Circolare n. 11 del 6 maggio 2020 l’Agenzia delle Entrate fornisce ulteriori chiarimenti ai quesiti pervenuti da associazioni di categoria e professionisti relativi all’applicazione delle disposizioni fiscali previste dal "Decreto Cura Italia" (DL 17 marzo 2020, n. 18) e dal "Decreto Liquidità" (DL 8 aprile 2020, n. 23).

I quesiti, in particolare, spaziano dalla sospensione dei termini per gli adempimenti fiscali e i procedimenti amministrativi agli effetti degli atti in scadenza sino al bonus ai lavoratori dipendenti: tra questi l’ok alla detrazione per le mascherine, purché “conformi” e lo sconto fiscale semplificato per le donazioni dirette alla Protezione civile.

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I nuovi termini per il versamento dell’imposta bollo sulle fatture elettroniche

L’art. 26 del decreto legge n. 23/2020 (c.d. "Decreto Liquidità") ha previsto semplificazioni per il versamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche qualora la somma da versare non sia rilevante, ed ha inoltre introdotto nuovi termini di scadenza per il pagamento dell’imposta sulle fatture elettroniche emesse nei primi due trimestri, che sono:

  • per il primo trimestre, qualora l’ammontare dell’imposta da versare sia inferiore a 250 euro, è possibile effettuare il pagamento senza applicazione di interessi e sanzioni, nei termini previsti per il versamento dell’imposta relativa al secondo trimestre solare dell’anno di riferimento (20 luglio);
  • per il primo e secondo trimestre, qualora l’ammontare dell’imposta da versare per le fatture elettroniche emesse nel primo e secondo trimestre solare dell’anno resti inferiore a 250 euro, nei termini previsti per il versamento dell’imposta relativa al terzo trimestre solare dell’anno di riferimento (20 ottobre).

Nulla cambia invece per le scadenze relative ai versamenti dell’imposta di bollo dovuta per le fatture elettroniche emesse nel terzo e nel quarto trimestre solare dell’anno (anche se di importo inferiore a 250 euro), che restano invece il giorno 20 del mese successivo a ciascun trimestre.

Al 30 settembre il termine per l’adesione al servizio di consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche

Con Provvedimento del 4 maggio 2020 l’Agenzia delle Entrate ha disposto modifiche al provvedimento n. 89757 del 30 aprile 2018, prorogando la scadenza del termine di adesione al servizio di consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche, dal 4 maggio al 30 settembre 2020.

L’ulteriore proroga è stata disposta in considerazione del fatto che sono ancora in corso le attività di implementazione tecnica e amministrativa per attuare le disposizioni normative introdotte a seguito dell’attuale situazione emergenziale legata a COVID-19.

INPS: in atto tentativi di truffa legati al bonus 600 euro

L’Inps avvisa gli utenti che è in corso un tentativo di truffa tramite email di phishing finalizzata a sottrarre fraudolentemente il numero della carta di credito, con la falsa motivazione che servirebbe a ottenere un rimborso o il pagamento del Bonus 600 euro.

L’Inps invita gli utenti ad ignorare email che propongono di cliccare su un link per ottenere il pagamento del Bonus 600 euro o qualsiasi forma di rimborso da parte dell’Inps.
Le informazioni sulle prestazioni Inps, precisa infatti l’Istituto, sono consultabili esclusivamente accedendo direttamente dal portale www.inps.it. Per motivi di sicurezza, inoltre, l’Istituto non invia in nessun caso mail contenenti link cliccabili.

Il datore di lavoro può rilevare la temperatura corporea di dipendenti? Le risposte del Garante su Covid-19 e privacy

Il Garante per la protezione dei dati personali ha pubblicato una serie di FAQ tramite le quali risponde alle domande più frequenti in tema di privacy e Covid-19, legate principalmente ad ambiti quali il lavoro, la scuola, la sanità, la ricerca e gli enti locali.

Il datore di lavoro può rilevare la temperatura corporea di dipendenti, fornitori, clienti all’ingresso della propria sede? E può rendere nota l’identità di un lavoratore contagiato ai colleghi?
La scuola può comunicare alle famiglie degli alunni l’identità dei parenti di studenti risultati positivi al Covid-19?
Gli enti locali possono pubblicare i dati dei destinatari dei benefici economici?
Le aziende sanitarie, le prefetture, i comuni possono diffondere, attraverso siti web o altri canali, i nominativi dei casi accertati di Covid-19 o dei soggetti sottoposti alla misura dell’isolamento?

Queste alcune delle domande a cui il Garante fornisce risposta, che contengono indicazioni di carattere generale ispirate alle risposte fornite e a reclami, segnalazioni, quesiti ricevuti dall’Ufficio durante questo periodo di emergenza.

Sospensione rate per i mutui prima casa: disponibile il nuovo modello e ampliata la platea dei beneficiari

Con Comunicato Stampa del 30 aprile 2020 il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha informato della pubblicazione del nuovo modulo per la richiesta della sospensione delle rate per i mutui prima casa, che consentirà un ulteriore ampliamento della platea dei potenziali beneficiari, come previsto dalla Conversione in legge del cosiddetto "Decreto Cura Italia".

In base alla nuova normativa, vengono infatti ammessi alla sospensione mutui di importo fino a 400.000 mila euro (la soglia precedente era 250.000 euro) nonché i mutui concessi per il tramite del Fondo di garanzia per l’acquisto dei mutui prima casa, gestito da CONSAP spa.

ISA: regole di accesso al regime premiale per il 2019

Con il Provvedimento del 30 aprile 2020 l’Agenzia delle Entrate ha individuato i livelli di affidabilità fiscale a cui sono collegati i benefici premiali, relativi al periodo d’imposta 2019, previsti previsti dal comma 11 dell’articolo 9-bis del Dl n. 50/2017.
In particolare il provvedimento ha previsto che, relativamente all’anno 2019, il giudizio di affidabilità fiscale che permette l’accesso ai suddetti benefici potrà essere conseguito anche sulla base della media dei livelli di affidabilità ottenuti a seguito dell’applicazione degli Isa per i periodi d’imposta 2018 e 2019.

COVID-19: l’ABI pubblica un Testo unificato semplificato di tutte le norme

L’ABI ha redatto un “Testo unificato semplificato” di tutte le regole, emanate a seguito del decreto legge dell’8 aprile dalle diverse Autorità e organismi impegnati per la corretta applicazione del decreto legge stesso che è finalizzato a fornire prestiti di liquidità, con garanzia pubblica, alle imprese e ai professionisti colpiti dagli effetti del COVID-19.
Il “Testo unificato semplificato” redatto dall’ABI (disponibile on line) è stato inviato come circolare alle banche al fine di agevolare la fruizione e l’applicazione di tali misure e fornisce un quadro d’insieme dei diversi chiarimenti che, dall’entrata in vigore del decreto legge 23/2020 e dopo l’autorizzazione della Commissione europea, sono stati forniti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, dal Ministero dello Sviluppo Economico, dal Mediocredito Centrale, dalla Sace, dalla Banca d’Italia e dall’ABI.

Covid-19: come adeguare gli ambienti per un ritorno al lavoro in sicurezza. La guida EU-OSHA

L’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) ha pubblicato la guida “COVID-19: FARE RITORNO AL LUOGO DI LAVORO – Adeguare i luoghi di lavoro e proteggere i lavoratori”, utile ai datori di lavoro per far fronte alle diverse problematiche che devono affrontare per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori quando torneranno sul posto di lavoro dopo l’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Il documento, ora disponibile anche in LINGUA ITALIANA, fornisce risposte pratiche per aiutare i datori di lavoro e le imprese a gestire il ritorno al lavoro, valutare rischi, individuare le misure appropriate, coinvolgere i lavoratori e pianificare un futuro sicuro nei luoghi di lavoro.

Riduzione del canone di locazione a causa dell’emergenza Coronavirus: come comunicare all’AE le modifica del contratto

In una risposta fornita sul proprio portare l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che il contribuente che, a causa dell’emergenza sanitaria, riduca il canone di locazione al proprio inquilino, non ha l’obbligo di registrazione della riduzione del canone.
Lo stesso può, tuttavia, scegliere di registrare questa modifica contrattuale per comunicare la riduzione della base imponibile ai fini del calcolo dell’imposta di registro (se dovuta) e delle imposte dirette (irpef o cedolare secca).

E lo può fare (senza pagamento dell’imposta di registro e dell’imposta di bollo), tramite posta elettronica certificata (PEC) o e-mail, senza bisogno di recarsi presso un ufficio dell’Agenzia.

Alla richiesta di registrazione tramite PEC o e-mail, precisano le Entrate, il contribuente dovrà allegare:

  • la scansione dell’accordo di riduzione
  • il modello 69 debitamente sottoscritto
  • la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà avente ad oggetto il possesso dell’originale dell’accordo e della conformità a questo dell’immagine inviata, l’impegno a depositare in ufficio
  • l’atto in originale al termine del periodo emergenziale e la copia del documento di identità del richiedente.

Il richiedente dovrà poi specificare che la registrazione è esente da imposte.

La richiesta di registrazione dovrà essere indirizzata all’ufficio presso il quale era stata registrata la locazione oggetto di modifica. L’ufficio verificherà la correttezza della documentazione ed effettuerà la registrazione, comunicando gli estremi a chi l’ha richiesta (una volta terminato il periodo emergenziale, questi sarà tenuto a depositare l’originale dell’accordo presso lo stesso ufficio).

Le Entrate ribadiscono comunque che non sussiste l’obbligo di registrazione dell’atto di riduzione del canone ed è possibile procedere alla registrazione anche al termine dell’emergenza sanitaria Covid-19.

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