Domande di finanziamento da parte di imprenditori e lavoratori autonomi: l’AIDC denuncia comportamenti “anomali” da parte degli istituti di credito

Con Comunicato Stampa del 29 aprile 2020 l’Associazione Italiana Dottori Commercialisti ha denunciato comportamenti e pratiche scorrette da parte degli istituti di credito, evidenziate da un proliferare di adempimenti, richieste burocratiche e proprie richieste “borderline” alle domande di finanziamento da parte di imprenditori e lavoratori autonomi.

L’AIDC ha infatti esaminato le numerose segnalazioni ricevute da tutto il territorio nazionale in merito ai comportamenti “anomali” tenuti dagli istituti di credito nell’evadere le suddette domande.
Ad esempio in Veneto vengono richieste fideiussioni personali a garanzia del finanziamento, la selezione domande viene esaminata, non in ordine cronologico, ma sulla base del merito del rating. In Lombardia ed in Emilia Romagna sono giunte segnalazioni di richieste di compensazione parziale dell’erogazione del finanziamento con posizioni pregresse e sofferenti, in alcuni casi con esplicite note nei siti aziendali.
"Tale pratica", ha ricordato Andrea Ferrari, Presidente AIDC, "è chiaramente scorretta", ai sensi della lettera m), comma 1 dell’art. 13 del DL Liquidità, così come recentemente chiarito anche dai vertici ABI.
E’ stata inoltre segnalata ad AICD la ridondanza della documentazione pretesa a sostegno della richiesta di finanziamento, con moltiplicazione di firme, moduli e modelli di sicuro non obbligatori e spesso del tutto inutili (soprattutto nei casi di garanzia integrale dello Stato).

Obiettivo del D.L. liquidità, denuncia l’AIDC, era quello di dare immediata risposta agli urgenti ed indifferibili fabbisogni finanziari degli operatori economici, impossibilitati ad operare, causa pandemia. Era ed è necessaria una liquidità immediata e di facile accesso.
"A questo punto il problema dove risiede, nel provvedimento o nella sua attuazione?", si chiede l’AIDC.

Da un lato, conclude l’Associazione, si può in parte comprendere l’attenzione posta dagli Istituti di Credito nell’erogazione di prestiti solo parzialmente garantiti dallo Stato. Ciò che sicuramente va censurato è il comportamento mirato ad utilizzare l’eccesso di burocrazia come strumento a copertura della reale intenzione di sostituire affidamenti chirografari con affidamenti garantiti dallo Stato, oppure quello destinare la liquidità alla clientela primaria per operazioni speculative.

Dichiarazione precompilata 2020: le regole per l’accesso da parte di contribuenti e altri soggetti autorizzati

Con Provvedimento del 30 aprile 2020 l’Agenzia delle Entrate ha disposto le regole per l’accesso, da parte del contribuente e degli altri soggetti autorizzati, alla dichiarazione 730 precompilata.

Allegati al provvedimento sono altresì resi disponibili:

  • gli elementi a base della dichiarazione precompilata per l’anno di imposta 2019;
  • le specifiche tecniche per la trasmissione telematica delle Comunicazioni di richiesta le le Dichiarazioni Precompilate 2020;
  • le specifiche tecniche per la fornitura delle Dichiarazioni Precompilate;
  • le specifiche tecniche in formato xsd.

Covid-19 ed erogazioni liberali emergenza a favore della Protezione Civile. Chiarimenti dalle Entrate

Con la Risoluzione n. 21/E del 27 Aprile 2020 l’Agenzia delle Entrate risponde ad un quesito della Protezione Civile che dichiara di aver aperto, ai sensi dell’articolo 99 del decreto-legge Cura Italia, due appositi conti correnti nei quali il donatore può versare l’importo, per le erogazioni liberali in denaro finalizzate a finanziare gli interventi in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, mediante bonifico bancario.
La Protezione Civile, in particolare, chiede all’Agenzia Entrate di sapere quali siano gli adempimenti da porre in essere per consentire ai contribuenti di fruire delle detrazioni o deduzioni previste dal citato articolo 66.

Ai fini della detrazione in commento, chiariscono le Entrate, è sufficiente che dalle ricevute del versamento bancario o postale o dall’estratto conto della società che gestisce la carta di credito, la carta di debito o la carta prepagata, risulti che il versamento sia stato effettuato su uno dei predetti conti correnti dedicati all’emergenza epidemiologica COVID-19.

Misure a sostegno della liquidità per famiglie imprese: i dati al 17 aprile

Con un Comunicato del 24 aprile il Ministero dello Sviluppo Economico fornisce i numeri relativi alle richieste per moratoria e alle domande al Fondo di Garanzia per le PMI.
In particolare, alla data del 17 aprile sono state presentate quasi 1,3 milioni di domande o comunicazioni relative alle moratorie sui prestiti e più di 20.000 richieste di garanzia per i nuovi finanziamenti bancari per le micro, piccole e medie imprese presentati al Fondo di Garanzia per le Pmi.

I dati riportati sono stati raccolti nel contesto dei lavori della Task Force (di cui fanno parte il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Ministero dello Sviluppo Economico, la Banca d’Italia, l’Associazione Bancaria Italiana, il Mediocredito Centrale e la Sace) costituita per promuovere l’attuazione delle misure a sostegno della liquidità adottate dal Governo per far fronte all’emergenza Covid-19.

Qui il Comunicato integrale.

L’emergenza Covid-19 ed il ruolo degli organi di controllo societari

L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha portato le imprese non solo a modificare le proprie abitudini ed il proprio modus operandi, ma anche ad adottare rigorosi protocolli e misure di sicurezza per ridurre il rischio di contagio al quale i lavoratori sono esposti.
Di conseguenza, in questo contesto assume rilevanza anche il ruolo degli organi di controllo societari, a cui spetta il compito di monitorare costantemente il processo di adeguamento delle imprese alle esigenze generate dalla pandemia.

Il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti, nel documento “Vigilanza e modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001 nell’emergenza sanitaria”, forniscono indicazioni operative in merito alle attività che l’Organismo di Vigilanza dovrebbe svolgere in questo periodo di emergenza.
Le principali azioni di monitoraggio sono, ad esempio, l’attivazione immediata, la richiesta di informazioni all’ente in merito alle iniziative intraprese, la costante interazione non solo con l’organo amministrativo, ma anche con RSPP, medico competente, addetti al primo soccorso e alla gestione delle emergenze, responsabili di funzione nelle aree più esposte al rischio di infiltrazione criminale.

Nel documento sono esposti i principali “rischi 231” connessi all’emergenza sanitaria e sono fornite alcune indicazioni operative di comportamento ai professionisti che a vario titolo – come componenti di OdV plurisoggettivi o nella qualità di Organismi di Vigilanza monocratici – sono chiamati a mettere le proprie competenze tecniche a disposizione delle imprese in questa fase così delicata.

01.05.2020 – fv – Piemonte: cibo da asporto, ordinanza firmata….diversa dal comunicato stampa

firmata il 30 aprile 2020 il decreto regionale sulla somministrazione di cibi da asporto da parte di esercizi di somministrazione (pizzerie, ristoranti, trattorie, gelaterie, pasticcerie, bar etc.) il cui contenuto è diverso da quello del comunicato stampa di ieri, specie per l’orario in cui effettuare la vendita.  Forse non è ancora chiaro che l’organizzazione della vendita necessita di programmazione, gli esercizi più piccoli hanno necessità di organizzarsi, anche solo per sistemare i figli a casa da scuola,  non è che riaprano “a pieno regime”, ma principalmente con l’impiego del lavoro di familiari, che necessitano di approvvigionarsi di materie prime, se si firma un’ordinanza il 30 aprile sera poi rimangono, per organizzarsi, un sabato e due giorni festivi.

link ordinanza regionale

Privacy app “Immuni”: le regole approvate dal Consiglio dei Ministri

Nella seduta n. 43 del 30 aprile 2020 il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge che introduce:

  • misure urgenti per la funzionalità dei sistemi di intercettazioni di conversazioni e comunicazioni;
  • ulteriori misure urgenti in materia di ordinamento penitenziario;
  • disposizioni integrative e di coordinamento in materia di giustizia civile, amministrativa e contabile;
  • disposizioni urgenti in materia di tutela dei dati personali nel tracciamento dei contatti e dei contagi da COVID-19.

Relativamente a quest’ultimo punto il CdM prevede che sia istituita una piattaforma per il tracciamento dei contatti stretti tra i soggetti che installino, su base volontaria, un’apposita applicazione per dispositivi di telefonia mobile (la cosiddetta app "Immuni").

L’applicazione, si legge nel Comunicato Stampa del Governo, sarà complementare rispetto alle ordinarie modalità già in uso da parte del Servizio sanitario nazionale.

Il Ministero adotterà misure tecniche e organizzative idonee a garantire un livello di sicurezza adeguato ai rischi elevati per i diritti e le libertà degli interessati, sentito il Garante per la protezione dei dati personali, assicurando, in particolare, che:

  • gli utenti ricevano, prima dell’attivazione dell’applicazione, informazioni chiare e trasparenti al fine di raggiungere una piena consapevolezza, in particolare, sulle finalità e sulle operazioni di trattamento, sulle tecniche di pseudonimizzazione utilizzate e sui tempi di conservazione dei dati;
  • per impostazione predefinita, i dati personali raccolti dall’applicazione siano esclusivamente quelli necessari ad avvisare gli utenti dell’applicazione di rientrare tra i contatti stretti di altri utenti accertati positivi al COVID- 19, nonché ad agevolare l’eventuale adozione di misure di assistenza sanitaria in favore degli stessi soggetti;
  • il trattamento effettuato sia basato sui dati di prossimità dei dispositivi, resi anonimi, oppure, ove ciò non sia possibile, pseudonimizzati. È esclusa in ogni caso la geo-localizzazione dei singoli utenti;
  • siano garantite su base permanente la riservatezza, l’integrità, la disponibilità e la resilienza dei sistemi e dei servizi di trattamento nonché misure adeguate ad evitare il rischio di reidentificazione degli interessati cui si riferiscono i dati pseudonimizzati oggetto di trattamento;
  • i dati relativi ai contatti stretti siano conservati, anche nei dispositivi mobili degli utenti, per il periodo strettamente necessario al trattamento, la cui durata è stabilita dal Ministero della salute. I dati sono cancellati in modo automatico alla scadenza del termine.

Il Decreto prevede, infine, che:

  • i dati raccolti non possano essere trattati per finalità diverse da quella specificate, salva la possibilità di utilizzo in forma aggregata o comunque anonima, per soli fini di sanità pubblica, profilassi, finalità statistiche o di ricerca scientifica;
  • il mancato utilizzo dell’applicazione non comporti alcuna limitazione o conseguenza in ordine all’esercizio dei diritti fondamentali dei soggetti interessati;
  • la piattaforma sia realizzata esclusivamente con infrastrutture localizzate sul territorio nazionale e gestite da amministrazioni o enti pubblici o società a totale partecipazione pubblica e i programmi informatici sviluppati per la realizzazione della piattaforma siano di titolarità pubblica;
  • l’utilizzo dell’applicazione e della piattaforma, nonché ogni trattamento di dati personali siano interrotti alla data di cessazione dello stato di emergenza disposto con delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020, e comunque non oltre il 31 dicembre 2020, ed entro la medesima data tutti i dati personali trattati siano cancellati o resi definitivamente anonimi.

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