Covid-19: impatto sui bilanci delle imprese relativi all’esercizio 2019

In una recente pubblicazione Assonime focalizza l’attenzione sull’impatto della pandemia da COVID-19 sui bilanci delle imprese relativi all’esercizio 2019.

Questi impatti negativi, spiega Assonime, non generano effetti nei processi di valutazione, inclusi quelli di impairment test dei valori iscritti in bilancio al 31 dicembre 2019. Sono quindi da considerare fatti avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio che non comportano una rettifica dei conti del bilancio chiuso al 31 dicembre 2019.

Quando tali eventi siano considerati rilevanti, si devono dare adeguate informazioni in nota integrativa, che potranno essere solo o prevalentemente di natura qualitativa, considerata l’estrema difficoltà, nelle presenti condizioni di incertezza, di poter fornire anche una stima quantitativa attendibile degli effetti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della società.

Gli elementi di incertezza, continua Assonime, condizionano anche la valutazione degli amministratori in merito agli effetti sulla continuità aziendale derivanti dalla diffusione del contagio COVID-19 alla luce del possibile peggioramento delle condizioni economiche.
In considerazione di queste difficoltà, il decreto-legge n. 23/2020 ha introdotto una regola speciale al fine di valutare la sussistenza della continuità aziendale relativa ai bilanci d’esercizio delle società OIC adopter chiusi entro il 23 febbraio 2020.

Nell’ambito delle valutazioni operate sia ai fini dell’informativa di bilancio sia ai fini della verifica del principio di continuità aziendale, gli amministratori devono considerare anche le iniziative adottate dalle autorità nazionali e internazionali per fronteggiare la crisi sanitaria e gli impatti economici che ne possono derivare.

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Cessioni benzina e gasolio: modificate le regole di memorizzazione e trasmissione dei dati dei corrispettivi giornalieri

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato un provvedimento, datato 22 aprile 2020, contenente modifiche al precedente provvedimento n. 106701 del 28 maggio 2018 in merito alle regole tecniche per la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri relativi alle cessioni di benzina o di gasolio destinati ad essere utilizzati come carburanti per motori.

In particolare con il provvedimento, anche a seguito delle richieste pervenute dalle associazioni di categoria degli operatori di settore e la rilevazione delle problematiche tecniche da questi rappresentate nel periodo di emergenza sanitaria nazionale “COVID- 19”, vengono uniformati e prorogati al 1° settembre 2020 i termini di avvio dell’obbligo di memorizzazione e trasmissione dei dati dei corrispettivi previsti per i gestori con impianti che, nel 2018, hanno erogato più di 1,5 milioni di litri di benzina e gasolio destinati ad essere utilizzati come carburanti per motori.

Restano invece inalterati:

  • il termine di avvio dell’obbligo in argomento al 1° gennaio 2021 per gli operatori con impianti di distribuzione con impianti che, nel 2018, hanno erogato fino a 1,5 milioni di litri di benzina e gasolio;
  • la frequenza di trasmissione dei dati dei corrispettivi in argomento: entro l’ultimo giorno del mese successivo al trimestre di riferimento, per i soggetti che effettuano la liquidazione periodica IVA con cadenza trimestrale; entro l’ultimo giorno del mese successivo al mese di riferimento per i soggetti che effettuano la liquidazione periodica IVA con cadenza mensile.

Deducibile fino al 5 per cento la manutenzione dello studio locato

Non è possibile portare in detrazione l’Iva addebitata quando le spese sostenute per la ristrutturazione e l’ammodernamento riguardano immobili a destinazione abitativa.

Il trattamento fiscale delle spese di ammodernamento, ristrutturazione e manutenzione, ordinaria e straordinaria, degli immobili strumentali all’attività del professionista prevede che i costi incrementativi del cespite immobiliare sono deducibili nel limite del 5% del costo complessivo di tutti i beni materiali ammortizzabili, quale risultante all’inizio del periodo di imposta. Ai fini Iva, poi, è escluso che possa essere portata in detrazione l’Iva addebitata quando l’operazione sia relativa a fabbricati a destinazione abitativa.
La Corte di cassazione, con l’ordinanza n. 7226 del 13 marzo 2020, ha chiarito i criteri di deducibilità e detrazione relativamente ai costi di manutenzione di immobili locati da un professionista.

Covid-19: sospensione rate per le PMI. Pronto il modulo per la dichiarazione

Al via la sospensione delle rate di rimborso dei finanziamenti agevolati per le PMI. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha infatti disposto che Invitalia proceda alla sospensione delle rate di rimborso dei finanziamenti agevolati.

In base a quanto stabilito dall’art.56 del Decreto Cura Italia le Micro, Piccole e Medie Imprese beneficiarie delle agevolazioni gestite da Invitalia (e non già oggetto di provvedimenti di revoca o di risoluzione del finanziamento) potranno richiedere la sospensione del pagamento delle rate dei finanziamenti in scadenza fino al 30 settembre 2020, ottenendo una dilazione del piano di rimborso.

Le richieste dovranno essere inviate alla PEC moratoriacovid19@postacert.invitalia.it unitamente ad una dichiarazione, ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 445/2000, con la quale si attesta “di aver subito in via temporanea carenze di liquidità quale conseguenza diretta della diffusione dell’epidemia da COVID-19”.

Per i beneficiari oggetto di provvedimenti di revoca o di risoluzione del finanziamento, precisa ancora il MISE, viene disposta la sospensione delle conseguenti azioni di recupero fino al 30 settembre 2020.

Modelli 730/2020 e 770/2020: aggiornate specifiche tecniche e istruzioni

Con Provvedimento del 14 febbraio 2020 sono state approvate le specifiche tecniche per la trasmissione telematica dei dati contenuti nelle dichiarazioni modelli 730/2020 nelle comunicazioni di cui ai modelli 730-4 e 730-4 integrativo nonché nella scheda riguardante le scelte della destinazione dell’otto, del cinque e del due per mille dell’IRPEF.
Con altro Provvedimento pubblicato nello stesso giorno sono state approvate anche le specifiche tecniche per la trasmissione telematica dei dati contenuti nella dichiarazione modello 770/2020, relativo all’anno di imposta 2019.

In data 20 e 21 aprile 2020 l’Agenzia delle Entrate ha aggiornato le specifiche tecniche di entrambi i modelli e, rispettivamente, del modello 770/2020 e del modello 730/2020, ai sensi del punto 2 del provvedimento del 14 febbraio 2020.

L’impatto dell’emergenza da Covid-19 sulla continuità aziendale e sull’applicazione dei principi contabili nazionali

La Fondazione Nazionale dei Commercialisti ha pubblicato, in collaborazione con la Società Italiana dei Docenti di Ragioneria e di Economia Aziendale, il documento “L’impatto dell’emergenza sanitaria sulla continuità aziendale e sull’applicazione dei principi contabili nazionali”, alla luce delle ripercussioni che l’emergenza da Covid-19 sta avendo sul tessuto socio-economico del Paese, con importanti danni a livello produttivo che metteranno a dura prova le grandi e piccole imprese del nostro paese.

Il periodo di diffusione della malattia corrisponde, tra l’altro, con il momento della chiusura dei bilanci delle società coincidenti con l’anno solare, da approvarsi quest’anno, proprio in ragione delle difficoltà attuali, entro 180 giorni dalla data del 31 dicembre.

Il documento pubblicato vuole quindi essere “un contributo sui riflessi in bilancio dell’emergenza pandemica, prendendo in esame le problematiche esistenti alla luce dei principali orientamenti di dottrina e prassi. In questo contesto, evidentemente, ricopre un ruolo di assoluto rilievo la lettura dei principi contabili nazionali e, nello specifico, dell’OIC 11, Finalità e postulati del bilancio d’esercizio”.

Sospensione versamenti: beneficiari e condizioni. Approfondimento della Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro

Il D.L. n. 23/2020 (cosiddetto “Decreto Liquidità”) ha esteso a tutte le imprese e ai professionisti la sospensione dei versamenti in autoliquidazione in scadenza nel mese di aprile e maggio 2020, relativi alle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e assimilato, alle trattenute relative all’addizionale regionale e comunale, operate in qualità di sostituti d’imposta, all’imposta sul valore aggiunto e ai contributi previdenziali e assistenziali, nonché ai premi per l’assicurazione obbligatoria.

Con l’approfondimento “Decreto liquidità: beneficiari e condizioni per la sospensione dei versamenti” del 21 aprile scorso la Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro analizza in particolare quanto previsto dall’art.18 del decreto (“Sospensione di versamenti tributari e contributivi”), alla luce di quanto integrato dalla circolare n.9/E dell’Agenzia delle Entrate, chiarendo in particolare i soggetti interessati dal provvedimento, l’ambito applicativo, le condizioni necessarie al godimento della misura e fornendo uno schema sintetico dei criteri stabiliti e delle criticità emerse dall’interpretazione degli stessi.

23.4.2020 FV – LA RIPRESA CON LE NOTIZIE FORNITE CON UN ANTICIPO DI 48 ORE SARA’ UNA FARSA

v. franco –

Nel tempo ci siamo abituati a dare attuazione a norme pubblicate il pomeriggio sulla Gazzetta ed entrate in vigore il mattino dopo, tanto chi fa le leggi può farle “in deroga allo statuto del contribuente”, ultimamente l’emergenza sanitaria ci ha insegnato che la Gazzetta Ufficiale può essere pubblicata a sera inoltrata, che le ordinanze della Regione arrivano di venerdì sera o il giorno di Pasquetta, tanto per farci lavorare, ad esempio, il sabato mattina per informare i clienti che, magari, il venerdì sera guardano la televisione e non vanno certo a visionare gli aggiornamenti del Governo o della Regione, i nostri clienti, specie quelli piccoli che poi sono l’ossatura del nostro paese, non sono poi così tecnologici.

Nella tragicommedia del bonus dei 600 euro l’INPS mi ha mandato a dire con un comunicato stampa “Raggioniere non si stia a preoccupà, famo na procedura per i commercialisti e i consulenti del lavoro, mannate via tutte ‘e domande in un corpo solo”, poi è arrivata Pasqua, l’abbacchio, i vini dei colli e meno male che non è mia abitudine credere a certe promesse, anche se scritte. Inevitabile che qualcuno si chiederà se l’Inps ha ancora un po’ di credibilità e per non perderla annuncia che i 600 euro potrebbero diventare 800, quando l’Inps non ha alcun potere di decidere in merito.

Ma adesso siamo alla ripartenza, sembra diversificata per settori di attività, ripartenza che dovrebbe essere regolata da norme chiare e precise, norme più specifiche che non quelle dettate dall’ultimo DPCM e dal protocollo di intesa siglato dal Governo, Imprese e Parti Sociali. Come al solito saranno dettate norme ad “ampio raggio”, cioè che si applicheranno  al negozio di cartoleria senza dipendenti, allo studio di un avvocato con una segretaria sino allo stabilimento con 150 dipendenti.

Queste norme che dovrebbero (?) essere dettate dal buon senso alla fine si concretizzeranno, com’è probabile, ad esempio nella sanificazione degli ambienti di lavoro, nell’adozione di misure relative all’ingresso ed uscita dei lavoratori quando questi siano in numero ragguardevole, nell’utilizzo degli spogliatoi, dei distributori automatici, dell’utilizzo delle mense, dell’adozione di DPI e del mantenimento della distanza interpersonale etc., norme che poi vanno correlate ad altre, quali quelle dell’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici e non solo autobus e tram ma anche i treni, tanto usati dai pendolari dalle mie parti, non è un rompicapo semplice da risolvere, tutt’altro. Ora queste norme, specie quelle da attuare negli stabilimenti produttivi, devono essere note non certo il 30 aprile con obbligo di osservanza dal 4 maggio, poiché non vi sarebbe il tempo materiale per attuarle, né possono essere note neanche il 27 aprile: in tre giorni debbo magari trovare una ditta che sanifichi e che sia disposta ad intervenire nel giro di due o tre giorni, avete provato a fare una ricerca su quante aziende esistono che si occupano seriamente di sanificazione? Che utilizzano prodotti con precise specifiche tecniche e certificati ? Oppure è solo una questione di carte e la sanificazione la fa il signore che sino a febbraio faceva il gelataio (con tutto il rispetto per i gelatai) e che vista l’occasione si è improvvisato “sanificatore” ? E se lo so con ritardo come mi procuro certi tipi di DPI, non è che la consegna avviene ultra rapidamente, tenuto conto che vi sarà una presunta domanda di DPI superiore all’offerta.

Da quando è iniziata l’emergenza sanitaria si sperava (abbiamo anche un Ministro della Salute che si chiama Speranza) che un giorno si sarebbe attenuata e che, prima o poi, si sarebbe dato il via alla ripresa ed era necessario allora affrontare l’emergenza su due fronti: quella sanitaria, immediata, programmando nel contempo le modalità della ripresa, immaginando gli scenari che si sarebbero venuti a creare. In Italia è difficile si programmi qualcosa, si và in tutti i campi all’ultimo minuto, si aspetta che vadano giù i ponti (a casa mia il viadotto della tangenziale) e poi si controllano tutti gli altri, si controllano talmente bene che ne vanno giù altri, vediamo poi com’è efficace la programmazione nelle zone terremotate.

Così dopo due mesi e mezzo si costituisce un comitato tecnico centrale incaricato di studiare l’avvio della ripresa: ciò che non è stato in grado di fare un Governo e una pletora di funzionari e consulenti dei Ministeri è stato chiamato a farlo un comitato tecnico, che ha pochissimi giorni davanti anche se mi fido molto di più del Comitato Tecnico, più che competente ma che mi auguro sia celere ed ultra tempestivo, in Piemonte invece il Comitato Tecnico si insedia il  21 aprile pomeriggio.

Non si può continuare ad operare in questo modo mettendo a rischio la sopravvivenza delle imprese oppure mettendo a rischio la salute dei lavoratori.   Forse ha azzeccato il titolo un giornale in edicola oggi “Fase come vi pare”, dal canto mio ho iniziato, da tempo, ad agire col buon senso, almeno credo, fatto salvo che questo virus sembra aver portato via quel minimo di buon senso che ancora era in circolazione.

 

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