Smart working: cos’è e come funziona in Italia. Guida gratuita sul lavoro a distanza

Il Lavoro Agile o Smart Working, è sinonimo di benessere e produttività dei dipendenti, oltre che di riduzione delle emissioni, ma la recente emergenza sanitaria legata al Coronavirus ci ha dimostrato quanto il lavoro a distanza si stia rivelando un’arma sempre più fondamentale per fronteggiare questo tipo di situazioni.

Molte realtà imprenditoriali hanno adottato a pieno regime lo Smart Working, previsto dal decreto attuativo del 23 febbraio 2020 n. 6, con l’obiettivo di ridurre al minimo i rischi e le possibilità di contagio, senza rinunciare a portare avanti le proprie attività.

Il sito internet osservatori.net ha messo a disposizione un’utile guida gratuita dal titolo "SMART WORKING, il Lavoro Agile dalla teoria alla pratica", in cui sono approfondite le seguenti tematiche:

Telelavoro e Smart Working sono la stessa cosa?
Lo Smart Working per le emergenze: il caso Coronavirus
L’evoluzione normativa del Lavoro Agile
La diffusione dello Smart Working in Italia
Lo Smart Working nelle grandi aziende
Le Piccole e Medie Imprese
Le Pubbliche Amministrazioni
Le best practice nel panorama nazionale
I benefici dello Smart Working
Lo smart working in Europa
I pilastri dello Smart Working
Le tecnologie per fare Smart Working
Le competenze digitali
La cultura aziendale
Il contributo innovativo delle startup
Privacy e Smart Working

Approvato il modello IVA TR per la richiesta di rimborso o l’utilizzo in compensazione del credito IVA trimestrale

Con il Provvedimento del 26 marzo 2020 l’Agenzia delle Entrate ha approvato il modello IVA TR per la richiesta di rimborso o per l’utilizzo in compensazione del credito IVA trimestrale, comprensivo del prospetto riepilogativo riservato all’ente o società controllante per la richiesta di rimborso o per l’utilizzo in compensazione del credito IVA trimestrale del gruppo.
Sono state inoltre approvate le relative istruzioni e le specifiche tecniche per la trasmissione telematica dei dati.

Il nuovo modello IVA TR, che sostituisce quello approvato con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 19 marzo 2019, deve essere utilizzato dai contribuenti che hanno realizzato nel trimestre un’eccedenza di imposta detraibile di importo superiore a 2.582,28 euro e che intendono chiedere in tutto o in parte il rimborso di tale eccedenza, o intendono utilizzarla in compensazione anche con altri tributi, contributi e premi.

30.03.2020 FV : INDIRIZZO E MAIL DEDICATO DELLO STUDIO FRANCO PER LA GESTIONE DELL’EMERGENZA CORONAVIRUS

il  30.03.2020 gli assistiti dallo studio sono stati avvisati, tramite e mail, che per tutto ciò che concerne l’emergenza coronavirus è stato attivato l’indirizzo di posta elettronica  emergenzavirus.sf@multiwire.net

già oggi gli assistiti dallo studio hanno ricevuto informative sul bonus da 600 euro, in particolare per i medici iscritti all’ENPAM.

entro le ore 22:00 di stasera è stata data puntualmente risposta alle e mail pervenute all’indirizzo di cui sopra.

Gli assistiti dallo studio continueranno ad utilizzare gli indirizzi e mail a Loro noti per l’invio di documenti contabili etc. mentre per tutto ciò che è inerente e/o collegato all’emergenza sanitaria sono invitati ad utilizzare l’indirizzo di posta elettronica di cui sopra; ad esempio:

la richiesta del bonus di 600 euro da parte dell’Inps, il riconoscimento dell’indennità ENPAM, il contributo del 60% sui canoni di locazione delle unità immobiliari C/1, l’eventuale richiesta dell’inquilino di ridurre l’importo del canone di locazione, l’eventuale richiesta dell’impresa al proprietario per la riduzione del contratto di locazione, eventuali quesiti sulla possibilità di trasferirsi all’interno o al di fuori del comune, le attività sospese o meno, la compilazione e l’inoltro di domande di moratoria dei mutui etc.etc.

Tutorial: come presentare la domanda per il bonus 600 euro

Il Decreto “Cura Italia” prevede un’indennità, per il mese di marzo, di 600 euro, riservata a:

  • professionisti e lavoratori con rapporto di co.co.co.;
  • lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’AGO;
  • lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali;
  • lavoratori del settore agricolo;
  • lavoratori dello spettacolo;
  • servizi di baby-sitting.

Secondo quando anticipato i diretti interessati (no intermediari) potranno presentare le domande dal prossimo 1° aprile 2020.

Vediamo come, in 6 passaggi

La difesa dell’impresa in 4 mosse: webinar gratuito a partire dal 31 marzo

Cdo Emilia Romagna, con la collaborazione di alcuni professionisti esperti, ha organizzato una serie di appuntamenti online rivolto agli imprenditori che in questo periodo vogliono confrontarsi sulle tematiche più urgenti per la propria azienda.

Prende il via infatti, da martedì 31 marzo, il percorso "La difesa dell’impresa in 4 mosse, quattro appuntamenti per mettere in sicurezza la tua azienda", che si articola nei seguenti quattro appuntamenti:

  • martedì 31 marzo ore 12
    "Pianificazione finanziaria in tempo di crisi. Muoversi prima per sapere come e dove andare"

  • mercoledì 1 aprile ore 12
    "I contratti commerciali al tempo del Coronavirus. Kit base di sopravvivenza contrattuale"

  • martedì 7 aprile ore 12
    "Accesso al credito"

  • mercoledì 8 aprile ore 12
    "Gestire il personale in tempo di crisi"

Gli appuntamenti si svolgeranno online utilizzando la piattaforma Zoom.

Per partecipare CLICCA QUI e compila il form. Alla fine della registrazione ti comparirà il Link per collegarti. Se non hai il programma sul pc o l’app sul telefono, una volta cliccato il link verrai reindirizzato per scaricarli.

Cura Italia: le indicazioni per gli Ordini locali dei commercialisti

Sul sito internet del CNDCEC è stata pubblicata l’informativa del Consiglio nazionale della categoria che sintetizza le misure del decreto legge “Cura Italia” che impattano sull’attività amministrativa.

Il DL n.18 del del 17 marzo 2020 ha infatti introdotto in via straordinaria, per le pubbliche amministrazioni, una serie di misure per garantire l’attività amministrativa anche nel periodo di emergenza sanitaria, avviando, tra l’altro, la sospensione di diversi termini amministrativi e contabili e il rinvio di alcune attività.
Nell’informativa del Consiglio Nazionale, dedicata agli Ordini territoriali, sono sintetizzate le misure del decreto in grado di impattare sulla loro attività, che riguardano:

Lavoro agile;
Congedo e indennità;
Differimento termini amministrativi;
Albo/Elenco;
Registro del tirocinio;
Consigli di disciplina;
Differimento termini amministrativo-contabili.

Clicca qui per leggere le misure in dettaglio.

FAQ di Confindustria sulle attività ex DPCM 22 marzo 2020

Confindustria nazionale ha pubblicato delle FAQ al fine di supportare le imprese nella corretta interpretazione del DPCM 22 marzo 2020.

Il documento sarà oggetto di aggiornamento, anche alla luce di eventuali nuove indicazioni del governo o delle pubbliche autorità.

Segnaliamo tra l’altro che l’attuale versione è datata 24 marzo 2020 e quindi non considera le modifiche ai codici ATECO adottate dal MISE il 25 marzo.

I concetti interpretativi sono comunque confermati.

FAQ Dpcm 22/03/2020.

CNDCEC: informativa periodica sulle iniziative internazionali legate all’emergenza da Covid-19

La Fondazione Nazionale Commercialisti ha pubblicato il nuovo numero dell’Informativa Periodica questa volta dedicata al tema Coronavirus, con un aggiornamento sulle iniziative internazionali legate all’emergenza.

Tra queste:

  • la proposta avanzata dalla Commissione europea per la sospensione del Patto di Stabilità e crescita;
  • l’impegno della Banca Centrale Europea per l’acquisto di 750 miliardi in nuovi titoli;
  • l’adozione di un quadro temporaneo per consentire agli Stati membri di utilizzare la flessibilità prevista dalle norme sugli aiuti di Stato per sostenere l’economia in questo periodo estremamente difficile.

28.03.2020 fv Tu puoi vendere, sono io che non posso comprare

Coronavirus,

Casi,  domande formulate allo studio e curiosità 

Tu puoi vendere, sono io che non posso comprare

Non basta che l’esercizio commerciale sia legittimamente aperto, il cliente deve verificare che il suo accesso all’esercizio sia legittimo.

L’attività di autolavaggio, inclusa quella dei self service, rientra nel codice Ateco 45.20.91 che  rientra nelle attività che possono essere proseguite di cui all’allegato 1 del Decreto Mise del 25.3.2020; abbiamo pertanto comunicato al nostro cliente, proprietario dell’impianto, che può “tenere aperto” l’impianto stesso.

Un cittadino si è recato presso l’impianto dell’autolavaggio, ha inserito i gettoni, ha iniziato a lavare l’auto, sono arrivati i Carabinieri ed il cittadino si è visto contestare la violazione al divieto di restrizione alla libera circolazione delle persone (fino all’altro ieri punita con sanzione penale e ora con sanzione amministrativa).  Hanno perfettamente ragione i Carabinieri, il cittadino non può invocare alcun motivo valido (né esigenze lavorative, né assoluta urgenza, né situazione di necessità, né motivi di salute) per andare a lavare l’auto. Così come il cittadino non può invocare alcun valido motivo per recarsi in un negozio di ricambi auto (legittimamente aperto, cod. Ateco 45.3) per acquistare, ad esempio, dei deflettori che, peraltro, non sono indispensabili al funzionamento del veicolo.

 

Posso fare la spesa in un altro comune ?

la sig.ra che ha telefonato abita in Comune diverso da Fossano, ma in una località/frazione  dove non esistono negozi di alimentari, né tabaccheria, né farmacia, è un gruppo di case, quelle che normalmente nei Comuni della nostra zona vengono definite anche toponomasticamente “Case Sparse”.

Sì, venga a fare la spesa a Fossano, la distanza chilometrica tra casa sua e Fossano è inferiore a quella da casa sua al comune residenza; in tal senso anche la Circolare del 23.3.2020 Ministero degli Interni   gli spostamenti per l’approvvigionamento di generi alimentari nel caso in cui il punto vendita più vicino e/o accessibile alla propria abitazione sia ubicato nel territorio di altro comune. 

 

 Non sono tra gli esercizi autorizzati a tenere aperto, posso andare in laboratorio?

Il titolare e la coadiuvante (la moglie che cura la contabilità) vorrebbero recarsi in laboratorio, per procedere alle registrazioni contabili, liquidare l’iva di marzo etc. e non hanno possibilità di effettuare tali operazioni a distanza. Direi proprio che si  è in presenza di comprovate esigenze lavorative.

 

 Posso andare in un altro comune a fare acquisti perché nel mio non trovo ciò che mi serve?

Deve ricorrere l’ipotesi di assoluta urgenza, debbo ad esempio acquistare un medicinale che deve essere assunto subito, senza attendere che sia disponibile, la sera nella farmacia del mio paese.

Non è ragionevole invocare che la crema di nocciole che trovo nel mio paese è meno buona di quella che trovo nel comune limitrofo.

FAQ  Regione Piemonte – Laddove quindi il Comune non disponga di punti vendita, o sia necessario acquistare con urgenza generi di prima necessità  non reperibili nel Comune di residenza o domicilio, lo spostamento è consentito solo entro tali stretti limiti, che dovranno essere autocertificati.

 

Assistenza parenti o amico non autosufficiente

(Il termine usato è assistenza, non visita ad amico non autosufficiente)

Faq  Regione Piemonte

Sì, è una condizione di necessità. Nel caso si tratti di persone anziane o già affette da altre malattie, ricordate però che sono categorie più vulnerabili e quindi cercate di proteggerle dai contatti il più possibile.

 

visite o pranzi da parenti

No, non è uno spostamento necessario e, quindi, non rientra tra gli spostamenti ammessi dal decreto.

 

Parrucchiere abusivo “aperto” e sorpreso dalla Guardia di Finanza

 vedi il link Link Guardia di Finanza
Commento del tutto personale: essendo abusivo non sapeva il proprio codice Ateco, non sapeva dove rilevarlo, però aveva almeno le saracinesche abbassate…..

 

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