Sospensione dei termini e accertamento con adesione: primi chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

Con la Circolare n. 6 del 23 marzo 2020 l’Agenzia delle Entrate ha fornito i primi chiarimenti sull’impatto della disciplina relativa alla sospensione dei termini sullo svolgimento dei procedimenti di accertamento con adesione, a partire dall’8 marzo fino al 31 maggio, previsto dagli Articoli 67 e 83 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 (cosiddetto Decreto "Cura Italia").

A seguito dell’emergenza da Covid-19, chiariscono le Entrate, la sospensione dei termini introdotta dai suddetti articoli è valida anche per i procedimenti di accertamento con adesione.
Durante il periodo di sospensione, su richiesta dei contribuenti e se ciò non contrasta con la tutela della salute pubblica, gli Uffici potranno finalizzare l’accertamento effettuando contraddittori telefonici o in videoconferenza, con successivo scambio e firma dei verbali tramite Pec o posta ordinaria.

Sisma bonus: ok alla detrazione solo con “procedure autorizzatorie” avviate dal 1 gennaio 2017

Con la Risposta n. 93 del 24 marzo 2020 l’Agenzia delle Entrate si è espressa in tema di "Sismabonus" ed ha chiarito che gli acquirenti delle unità immobiliari possono fruire della detrazione di cui all’articolo 16 del DL n. 63 del 2013 per l’acquisto delle case antisismiche, solo qualora le "procedure autorizzatorie" siano avviate dalle imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare a partire dal 1° gennaio 2017.

Commercialisti e Consulenti del lavoro: per salvare le imprese italiane serve un “piano choc”

Con una nota congiunta del 24 marzo i Commercialisti ed i Consulenti del Lavoro hanno chiesto al Governo misure "choc" per sostenere le aziende ed i lavoratori in questo momento di grandissima difficoltà economica e sociale conseguente al forte rallentamento e al successivo stop della maggior parte delle attività produttive per contenere il contagio da Coronavirus.

Proprio a causa del protrarsi dell’emergenza sanitaria, che ha messo in ginocchio il tessuto economico del Paese e con esso lavoratori dipendenti e professionisti, "sono necessari interventi di integrazione al reddito facili, diffusi e di rapidissima assegnazione diversi, per criteri e tempistiche, da quelli utilizzati nei periodi di ordinaria amministrazione", hanno dichiarato i presidenti del Consiglio nazionale dell’ordine dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone, e del Consiglio nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, Massimo Miani.

Clicca qui per leggere le proposte dei Consigli Nazionali dei Commercialisti e dei Consulenti del lavoro.

Dispositivi per prevenzione, diagnostica e monitoraggio per il contenimento del Coronavirus: iniziativa per aziende, università e centri di ricerca

Si chiama "Innova per l’Italia", ed è un’iniziativa congiunta del Ministero dello Sviluppo Economico, del Ministero per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione e del Ministero dell’Università e della Ricerca, insieme a Invitalia.
E’ dedicata ad aziende, università, enti e centri di ricerca pubblici e privati, associazioni, cooperative, consorzi, fondazioni e istituti che, attraverso le proprie tecnologie, possano fornire un contributo nell’ambito dei dispositivi per la prevenzione, la diagnostica e il monitoraggio per il contenimento e il contrasto del diffondersi del Coronavirus sull’intero territorio nazionale.

Queste realtà sono invitate a proporre il proprio contributo in tre ambiti principali:

  • il reperimento, l’innovazione o la riconversione industriale delle proprie tecnologie e processi, per accrescere la disponibilità di dispositivi di protezione individuale (in particolare mascherine chirurgiche) e la produzione dei sistemi complessi dei respiratori per il trattamento delle sindromi respiratorie (inclusi singoli componenti);
  • il reperimento di kit o tecnologie innovative che facilitino la diagnosi del Covid-19, ovvero tamponi e elementi accessori o altri strumenti per la diagnosi facilitata e veloce, nel rispetto degli standard di affidabilità richiesta;
  • tecnologie e strumenti che, nel rispetto della normativa vigente, consentano o facilitino il monitoraggio e la prevenzione del Covid-19.

Tutte le informazioni utili qui.

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25.03.2020 h. 16.48 – FV – Cassa Risparmio Fossano – accesso solo su appuntamento

In ottemperanza alle ultime direttive ABI, a partire da domani 26.03.2020 l’apertura degli sportelli della Cassa di Risparmio di Fossano S.p.A. sarà solo previo appuntamento, che può essere fissato contattando i seguenti numeri:

– Sede Centrale: 0172.690424 – 0172.690425

– Agenzia Via Marconi: 0172.666011

– Agenzia Via Stadio: 0172.640011

(Il file riservato ai clienti di studio di oggi non è aggiornato, la notizia è pervenuta dopo la chiusura e pubblicazione del file) 

 


 

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25.03.2020 – FV -studi professionali in Piemonte: chiusi o a porte chiuse?

Integrazione del 26 marzo 2020

La GU di ieri pubblica il D.L. n. 19 in vigore da oggi, e la stessa G.U. pubblica il Decreto del MISE nel quale vengono elencate le attività che “possono proseguire”; il Decreto del MISE  autorizza la prosecuzione delle attività degli studi legali, tecnici etc. come indicato nell’originario articolo del 25.3.2020 (sotto riportato).

Il D.L. n. 19 – articolo 3 – dispone che le regioni in relazione a specifiche situazioni di sopravvenuto aggravamento del rischio sanitario, possono introdurre ulteriori misure restrittive …….. e senza incisione delle attività produttive e di quelle di rilevanza strategica per l’economia nazionale: quindi, a nostro modesto avviso:

  • Il MISE autorizza l’esercizio delle attività professionali sopra indicate senza alcuna limitazione, cioè “saltano i paletti” indicati nel Decreto 34 della Regione  Piemonte e cioè NON occorre che per l’esercizio di tali professioni vi siano  “attività indifferibili ed urgenti sottoposte a termini perentori di scadenza”, poiché, come prima indicato, la Regione non può introdurre misure restrittive che riguardino le attività individuate come strategiche per l’economica nazionale e ciò in forza di una legge dello stato.

Questa almeno la nostra interpretazione e quanto sopra, chiaramente è un nostro parere, gli Ordini professionali potranno fornire agli interessati maggiori delucidazioni in merito.

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testo originario dell’articolo del 25 marzo 2020 

Il DPCM 22 marzo 2020 ed il relativo allegato indicano tra le attività professionali che possono proseguire l’attività quelle ricomprese nei seguenti codici ATECO
Categoria 69 – attività “legali e contabilità” degli studi di commercialisti, consulenti del lavoro, notarili, legali, revisione contabile, centri di assistenza fiscale
Categoria 70 – attività di direzione aziendale e consulenza gestionale (pubbliche relazioni, consulenza imprenditoriale, pianificazione aziendale, consulenza per la gestione della logistica aziendale incluso quella per la distribuzione, il trasporto, gestione delle scorte e magazzino)
Categoria 71 – attività degli studi di architettura, ingegneria, geometri, geologi
Categoria 74 – attività di design, riprese fotografiche e laboratori di sviluppo e stampa (disegnatori grafici, disegnatori tecnici etc.), traduttori, interpretariato, consulenza agraria, agronomi, agrotecnici, periti industriali, archeologi, consulenza in materia di sicurezza e igiene sul lavoro, previsioni metereologiche, periti calligrafici
Categoria 75 – attività dei veterinari
Categoria 86 – in particolare 86.2 studi medici ed odontoiatrici – poliambulatori, laboratori di analisi cliniche, fisioterapia, infermieri, ostetriche, logopedisti, chiroterapeuti, igienisti dentali, psicologi, servizi di ambulanza
Il Decreto n. 34 del Presidente della Regione Piemonte dispone la chiusura degli studi professionali con l’esclusione delle attività indifferibili ed urgenti o sottoposte a termini perentori di scadenza …. sono esclusi dalla chiusura tutti gli studi medici e/o sanitari e di psicologia.
L’orientamento corretto pare sia quello di applicare in primis le disposizioni del Governo (il DPCM) e secondariamente quelle Regionali e Comunali qualora siano più restrittive di quelle governative (in parole semplici il Sindaco non può autorizzare l’apertura di bar poiché sospesa dalla normativa governativa, mentre può, ad esempio, disporre la chiusura dei negozi di ferramenta che sono invece autorizzati all’apertura da normativa governativa).
Il decreto regionale n. 34 detta disposizioni proprio più restrittive rispetto al DPCM 22.3.2020
Per le attività professionali “Sanitarie” di cui alla categoria 86 non vi sono discrasie tra quanto disposto dal Governo e quanto disposto dalla Regione, nel senso che non viene disposta alcuna chiusura agli studi medici.
Ragionando con buon senso anche le attività dei veterinari, pur non essendo espressamente menzionate dal Decreto Regionale (ma che potrebbero essere ricomprese sotto il termine studi “sanitari”), sono dirette, ad esempio, a garantire il funzionamento della filiera agro-alimentare, sicché l’intervento del veterinario presso l’azienda di allevamento di bestiame è un servizio che si reputa possa e debba essere garantito.
Per la categoria 69 (legali e contabilità) e 71 (architettura-ingegneria- geometri) il Decreto Regionale imporrebbe la chiusura, salvo che per le attività indifferibili ed urgenti sottoposte a termini perentori di scadenza:
– per quanto riguarda le attività (cat. 69) degli studi di commercialisti e dei consulenti del lavoro le attività indifferibili sono facilmente riscontrabili (scadenza della Certificazione Unica del prossimo 31 marzo, non prorogata, liquidazione dell’iva del mese di marzo in scadenza il 16 aprile, versamento di ritenute di acconto del 16 aprile, elaborazione delle buste paga di marzo, versamento dei contributi previdenziali e ritenute fiscali del 16 aprile etc.)
– per quanto riguarda gli studi legali (cat. 69) non siamo in grado di determinare eventuali attività indifferibili, alla luce di provvedimenti adottati di rinvio di udienze etc., facendo notare che alcuni studi legali si occupano anche di tenuta di contabilità (ed in questo caso si applicherebbe quanto sopra indicato per la cat. 69)
La Regione Piemonte, nelle risposte a domande e quesiti formulati, ha avuto modo di precisare che:
i professionisti non possono incontrare i propri clienti presso gli studi se non nel caso di assoluta necessità, e devono privilegiare la consulenza mediante strumenti di comunicazione a distanza;
– le attività indifferibili ed urgenti sono individuate sulla base della autonoma e insindacabile valutazione del professionista coperta da segreto professionale, nel rispetto, comunque, degli obblighi di prevenzione del contagio da COVID-19 previsti dalla normativa attualmente vigente;
– il professionista può recarsi presso gli uffici postali al fine dell’invio e/o ritiro della corrispondenza.
Agli Amministratori di Condominio, oltre a quanto sopra, è consentito svolgere le attività indifferibili ed urgenti ai fini della gestione e del controllo del patrimonio immobiliare amministrato.
Il tutto comunque nel rispetto dell’ordinanza del Ministero Interno – Salute del 22 marzo 2020, e cioè il divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in comune diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute.
Da quanto sopra si possono trarre le seguenti

conclusioni

Categoria 69 commercialisti – consulenti del lavoro – Chiusura al pubblico – non contatto diretto con clienti se non per assoluta necessità – Svolgimento di attività indifferibili rispetto comunque delle norme di sicurezza (distanza di 1 mt. posto di lavoro) – Accesso all’ufficio postale per ritiro corrispondenza (specie per studi di commercialisti che effettuano il servizio di domiciliatura per società)

Categoria 71 – architetti – ingegneri – geometri – Analisi di attività indifferibili, ve ne sono? se sì vedi il caso della categoria 69 – per quello che riguarda l’assistenza a cantieri di strutture sanitarie, di protezione civile, di manutenzione della rete stradale, autostradale, ferroviaria e trasporto pubblico locale il Decreto Regionale le esclude dalle attività sospese al punto 20

Categoria 69 e 71 – che si occupa di amministrazione di condomini oltre a quanto sopra è consentito lo svolgimento di attività indifferibili ed urgenti ai fini della gestione e del controllo del patrimonio immobiliare amministrato.

a cura Valter FRANCO e Valentina SERRA – STUDIO FRANCO

                                                      “Rendiamo un servizio essenziale al Paese, i nostri studi restino aperti”

afferma il presidente dei commercialisti italiani Massimo Miani

Sospensione termini adempimenti tributari per i depositi di carburanti ad uso privato

L’Agenzia delle Dogane con la nota 94214/RU del 18 marzo 2020 ha chiarito che, a seguito di quanto disposto dal DL 18/2020, slitta al 30 giugno 2020 il termine per la denuncia di esercizio relativa ai depositi per uso privato, agricolo e industriale aventi capacità superiore a 10 metri cubi e non superiore a 25 metri cubi, nonché sugli apparecchi di distribuzione automatica di carburanti per usi privati, agricoli e industriali, collegati a serbatoi la cui capacità globale è superiore a 5 metri cubi e non superiore a 10 metri cubi. Si tratta generalmente di piccole cisterne per l’erogazione di gasolio nelle imprese di autotrasporto o in quelle che hanno mezzi d’opera.

Le nuove norme dovevano entrare in vigore il 1° aprile 2020 per contrastare le frodi sulle accise del gasolio.

Agenzia Entrate Riscossione: le FAQ sulle novità del DL n. 18/2020

L’Agenzia Entrate Riscossione ha pubblicato sul proprio portale le risposte alle domande più frequenti in merito alle misure introdotte dal Decreto Legge n. 18/2020 (c.d. decreto "Cura Italia") in materia di riscossione.

Come noto, infatti, il Decreto ha disposto:

  • la sospensione dei termini di versamento di tutte le entrate tributarie e non tributarie derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di accertamento e di addebito, in scadenza nel periodo compreso tra l’8 marzo e il 31 maggio 2020. I pagamenti sospesi dovranno essere effettuati entro il 30 giugno 2020 (mese successivo il periodo di sospensione);
  • la sospensione, fino al 31 maggio 2020, delle attività di notifica di nuove cartelle e degli altri atti di riscossione;
  • il differimento al 31 maggio 2020 della rata scaduta il 28 febbraio relativa alla “Rottamazione-ter” e della rata in scadenza il 31 marzo del “Saldo e stralcio”.

CLICCA QUI per accedere alle FAQ.

Decreto “Io resto a casa”: pubblicate le FAQ sulle misure adottate dal Governo

Sul sito internet del Governo sono state pubblicate le risposte alle domande più frequenti relative alle misure adottate dal Governo e contenute nel decreto del Presidente del Consiglio dell’11 marzo 2020 (il cosiddetto Decreto "Io resto a casa").

Le FAQ, precisa il Governo, sono in aggiornamento in seguito all’entrata in vigore dell’Ordinanza del Ministro della Salute 20 marzo 2020, dell’Ordinanza del 22 marzo 2020 adottata congiuntamente dal Ministro della Salute e dal Ministro dell’Interno e del Dpcm 22 marzo 2020.

Coronavirus: le risposte alle domande più frequenti sulle misure per le persone con disabilità

Il Governo ha pubblicato una serie di risposte alle domande più frequenti sui provvedimenti emanati in merito al contrasto del nuovo Coronavirus e relative alle persone con disabilità. Le risposte, spiega il Governo, sono in continuo aggiornamento e informazioni specifiche relative alle norme che riguardano le persone con disabilità sono comunque pubblicate sul sito dell’Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità, dove vengono pubblicati anche i vademecum del Ministero della Salute in forma accessibile.

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