Prodotti accessori ai tabacchi da fumo: pronti i codici tributo per il versamento dell’imposta di consumo

Con la Risoluzione n. 5/E del 4 febbraio 2020 l’Agenzia delle Entrate ha istituito i codici tributo per il versamento, tramite modello “F24 Accise”, dell’imposta di consumo sui prodotti accessori ai tabacchi da fumo e delle somme dovute a titolo di indennità di mora e interessi.

Si tratta dei codici:

  • “5470” denominato “Imposta di consumo prodotti accessori ai tabacchi da fumo – articolo 62-quinquies decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504”;
  • “5471” denominato “Imposta di consumo prodotti accessori ai tabacchi da fumo – indennità di mora – articolo 3, comma 4, decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504”;
  • “5472” denominato “Imposta di consumo prodotti accessori ai tabacchi da fumo – interessi sul ritardato pagamento – articolo 3, comma 4, decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504”.

Dal 1 luglio stipendio sarà più alto per 16 milioni di italiani

Da luglio di quest’anno buste paga più pesanti per 16 milioni di italiani. Lo comunica il Ministero dell’Economia e delle Finanze, che informa che la Legge di Bilancio 2020 ha stanziato 3 miliardi di euro per il 2020 per la riduzione del cuneo fiscale sugli stipendi dei lavoratori dipendenti. Queste risorse sono destinate a rideterminare l’attuale Bonus Irpef, ampliandone l’ammontare ed estendendone la platea.

Nello specifico, dal 1 luglio 2020 il Bonus Irpef salirà fino ad un massimo di 100 euro netti al mese e verrà corrisposto fino ad un reddito annuo complessivo pari a 40.000 euro, con un allargamento della platea dei percettori, che passa da 11,7 a 16 milioni di lavoratori.

L’importo di 100 euro mensili verrà corrisposto interamente al di sotto di un reddito di 28.000 euro; sopra questa soglia, l’importo decresce fino ad arrivare al valore di 80 euro in corrispondenza di un reddito di 35.000 euro. Superato tale livello, l’importo del beneficio continua a decrescere fino ad azzerarsi al raggiungimento dei 40.000 euro di reddito.

Mancata trasmissione dei corrispettivi: l’AE invia le lettere di compliance

L’Agenzia delle Entrate comunica di aver inviato delle lettere di compliance agli operatori del commercio al minuto e attività assimilate che non risulta abbiano trasmesso i corrispettivi certificati e memorizzati con il registratore telematico o tramite l’apposita procedura web del portale “Fatture e corrispettivi”.

I contribuenti che ricevono una comunicazione di irregolarità o gli intermediari, cui è stato inviato un avviso telematico a seguito del controllo automatizzato delle dichiarazioni, possono utilizzare il canale di assistenza Civis per chiedere chiarimenti sulle irregolarità rilevate dall’Agenzia delle Entrate e quindi sanare le eventuali anomalie, oppure segnalare all’Agenzia delle Entrate le ragioni per cui ritengono non dovuto il pagamento.

Tali chiarimenti o segnalazioni, precisa l’Agenzia, non sono necessari per chi, pur operando nell’ambito del commercio al dettaglio e attività assimilate, ha deciso di certificare le proprie operazioni esclusivamente con fattura.

Contribuenti con reddito superiore a 120.000 euro: dal 2020 detrazioni Irpef ridotte

L’Agenzia delle Entrate, tramite una risposta fornita sulla propria rivista telematica FiscoOggi, chiarisce che, a partire dal periodo d’imposta 2020, per i contribuenti con reddito complessivo superiore a 120.000 euro, al netto del reddito dell’abitazione principale e delle relative pertinenze, la detrazione diminuisce all’aumentare del reddito fino ad azzerarsi oltre il limite di 240.000 euro. La detrazione, in particolare, spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 240.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 120.000 euro.

Le Entrate chiariscono infine che la riduzione si riferisce esclusivamente agli oneri indicati nell’art. 15 del Tuir (Dpr 917/1986), con esclusione delle spese sanitarie e degli interessi relativi ai prestiti e ai mutui agrari, all’acquisto e alla costruzione dell’abitazione principale.

Indici sintetici di affidabilità 2020: pubblicati modelli e istruzioni

Con il Provvedimento del 31 gennaio 2020 l’Agenzia delle Entrate ha approvato 175 modelli, in versione definitiva, per l’applicazione degli Indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa). I modelli devono essere utilizzati dai contribuenti che nel 2019 hanno esercitato in via prevalente una delle attività soggette agli Isa al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi.

Con il provvedimento, inoltre:

  • vengono individuati i dati rilevanti ai fini Isa per il periodo di imposta 2020;
  • vengono definite le modalità di acquisizione delle variabili “precalcolate 2020” per il periodo d’imposta 2019;
  • viene definito il programma delle elaborazioni degli Isa applicabili a partire dal periodo d’imposta 2020.

Dichiarazione annuale Iva 2020: approvate le specifiche tecniche per la trasmissione telematica dei dati

Con il Provvedimento del 31 gennaio 2020 l’Agenzia delle Entrate ha approvato le specifiche tecniche per la trasmissione telematica dei dati contenuti nella dichiarazione annuale IVA, e IVA base 2020 relative all’anno 2019 (si ricorda che i modelli sono stati approvati con provvedimento del 15 gennaio 2020 della stessa Agenzia).

Le specifiche tecniche dovranno essere utilizzate per trasmettere le dichiarazioni relative al 2019 dai contribuenti tenuti a tale adempimento dichiarativo e che provvedono direttamente all’invio, e da parte degli intermediari abilitati alla trasmissione.
Le dichiarazioni dovranno essere presentate entro e non oltre il 30 aprile 2020.

Contribuenti con reddito superiore a 120.000 euro: dal 2020 detrazioni Irpef ridotte

L’Agenzia delle Entrate, tramite una risposta fornita sulla propria rivista telematica FiscoOggi, chiarisce che, a partire dal periodo d’imposta 2020, per i contribuenti con reddito complessivo superiore a 120.000 euro, al netto del reddito dell’abitazione principale e delle relative pertinenze, la detrazione diminuisce all’aumentare del reddito fino ad azzerarsi oltre il limite di 240.000 euro. La detrazione, in particolare, spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 240.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 120.000 euro.

Le Entrate chiariscono infine che la riduzione si riferisce esclusivamente agli oneri indicati nell’art. 15 del Tuir (Dpr 917/1986), con esclusione delle spese sanitarie e degli interessi relativi ai prestiti e ai mutui agrari, all’acquisto e alla costruzione dell’abitazione principale.

Indici sintetici di affidabilità 2020: pubblicati modelli e istruzioni

Con il Provvedimento del 31 gennaio 2020 l’Agenzia delle Entrate ha approvato 175 modelli, in versione definitiva, per l’applicazione degli Indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa). I modelli devono essere utilizzati dai contribuenti che nel 2019 hanno esercitato in via prevalente una delle attività soggette agli Isa al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi.

Con il provvedimento, inoltre:

  • vengono individuati i dati rilevanti ai fini Isa per il periodo di imposta 2020;
  • vengono definite le modalità di acquisizione delle variabili “precalcolate 2020” per il periodo d’imposta 2019;
  • viene definito il programma delle elaborazioni degli Isa applicabili a partire dal periodo d’imposta 2020.

Dichiarazione annuale Iva 2020: approvate le specifiche tecniche per la trasmissione telematica dei dati

Con il Provvedimento del 31 gennaio 2020 l’Agenzia delle Entrate ha approvato le specifiche tecniche per la trasmissione telematica dei dati contenuti nella dichiarazione annuale IVA, e IVA base 2020 relative all’anno 2019 (si ricorda che i modelli sono stati approvati con provvedimento del 15 gennaio 2020 della stessa Agenzia).

Le specifiche tecniche dovranno essere utilizzate per trasmettere le dichiarazioni relative al 2019 dai contribuenti tenuti a tale adempimento dichiarativo e che provvedono direttamente all’invio, e da parte degli intermediari abilitati alla trasmissione.
Le dichiarazioni dovranno essere presentate entro e non oltre il 30 aprile 2020.

Organismi di vigilanza e antiriciclaggio: nuovo documento AODV

L’associazione dei componenti degli organismi di vigilanza ex D.Lgs. 231/2001 (AODV), in data 22 gennaio 2020, ha pubblicato un documento con le linee guida per il contrasto al riciclaggio, con un particolare approfondimento relativo agli obblighi e alla responsabilità a carico degli enti.
Il documento analizza anche i diversi compiti assegnati all’organismo di vigilanza, individuando le relative responsabilità. Link

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