Bonus investimenti pubblicitari 2024: online l’elenco dei richiedenti

Pubblicato sul sito del Dipartimento per l’informazione e l’editoria l’elenco dei soggetti che hanno presentato la comunicazione telematica per l’accesso al credito di imposta sugli investimenti pubblicitari incrementali (art. 57-bis del Dl n. 50/2017) per l’anno 2024.
Oltre all’elenco dei soggetti richiedenti il bonus fisale, anche l’importo teoricamente fruibile da ciascuno, con l’indicazione della percentuale provvisoria di riparto.

Il Dipartimento per l’informazione e l’editoria ricorda infatti che la comunicazione telematica per l’accesso al credito di imposta è solo una prenotazione delle risorse. I beneficiari dovranno successivamente confermare, con una dichiarazione sostitutiva, di aver effettivamente realizzato gli investimenti incrementali indicati nella prenotazione.
Per farlo dovranno inviare, dal 9 gennaio al 9 febbraio 2025, la “dichiarazione sostitutiva” relativa agli investimenti effettuati (il modello è lo stesso utilizzato per la prenotazione), attestante quanto realmente realizzato nell’anno agevolato. Solo in esito alla presentazione delle “dichiarazioni sostitutive”, sarà formato l’elenco definitivo dei soggetti ammessi all’agevolazione.

Interferenze tra procedure reali e procedure concorsuali: le linee guida dei Commercialisti

Il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno pubblicato le Linee guida in materia di interferenze tra procedure reali (penali e di prevenzione) e procedure concorsuali.
Il documento, elaborato con l’intenzione di fornire un supporto scientifico-operativo alle attività dei Commercialisti che svolgono i delicati incarichi di amministratori giudiziari e di liquidatori giudiziali, si propone di fornire un indirizzo univoco in materia, tenendo presente il quadro dell’evoluzione normativa e giurisprudenziale sul rapporto tra misure ablatorie penali e di prevenzione e procedure concorsuali, sviluppando alcune riflessioni anche in considerazione dei recenti approdi della Corte Suprema di Cassazione e riferendo delle opzioni praticate dal Codice della Crisi per disciplinare tale rapporto con il conseguente rimando alle norme del Codice Antimafia.

Clicca qui per accedere al documento.

Scambio automatico informazioni sui conti finanziari: in MEF aggiorna l’elenco dei Paesi

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 105 del 7 maggio 2024 è stato pubblicato il Provvedimento del Ministero dell’Economia e delle Finanze di modifica degli allegati C e D al decreto 28 dicembre 2015, recante l’attuazione della legge 18 giugno 2015, n. 95 e della direttiva 2014/107/UE, in materia di scambio automatico di informazioni sui conti finanziari.
Le modifiche, in particolare, riguardano le giurisdizioni oggetto di comunicazione (modifica all’Allegato C), e l’elenco delle giurisdizioni partecipanti (modifica all’Allegato D).

Trascrizione decreti di trasferimento e cancellazione gravami su Trascriviamo.it

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Dichiarazioni 2024: online i software di compilazione e controllo

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato i software di compilazione e di controllo, utili rispettivamente per la redazione e la verifica, in modalità telematica, dei seguenti modelli dichiarativi 2024:

I software di compilazione consentono di creare il file della dichiarazione da inviare online tramite i servizi telematici dell’Agenzia. Il software di controllo evidenzia, tramite appositi messaggi di errore, le eventuali anomalie o incongruenze riscontrate tra i dati contenuti nel modello e nei relativi allegati e le indicazioni fornite dalle specifiche tecniche e altre indicazioni fornite dall’Agenzia.

Attenzione ai falsi sms su presunti rimborsi fiscali

È in corso una nuova campagna malevola che utilizza false comunicazioni via sms che, con il pretesto di un presunto rimborso fiscale da parte dell’Agenzia Entrate, tentano di acquisire dati illecitamente attraverso la richiesta di compilazione di un form.

Lo ha segnalato l’Agenzia delle Entrate tramite avviso pubblicato sul proprio portale. Gli sms fraudolenti si caratterizzano per la presenza di importi a credito casuali e di un link ad una pagina web contraffatta, nella quale si chiede di inserire d’inserire i propri dati personali e le coordinate bancarie per poter ricevere il rimborso.

L’Agenzia entrate, dichiarandosi totalmente estranea a questo tipo di comunicazioni, raccomanda ai contribuenti di prestare molta attenzione e, qualora ricevessero comunicazioni via sms di questo genere, di non cliccare sui link in esse presenti, di non fornire credenziali d’accesso, dati personali e le coordinate bancarie in occasione di eventuali telefonate legate a questo tipo di fenomeni e di non ricontattare in nessun modo il mittente di eventuali comunicazioni.

Le regole per l’erogazione dei rimborsi Iva dopo la Brexit

A decorrere dal 1° gennaio 2021 il Regno Unito non fa più parte del territorio doganale e IVA dell’Unione europea.
In tale contesto, è stato stipulato un accordo di reciprocità tra l’Italia e il Regno Unito, mediante scambio di Note Verbali dei rappresentanti dei due Paesi, entrato in vigore il 7 febbraio 2024.
All’interno delle Note Verbali i Governi dei due Stati dichiarano di ritenere formalmente sussistenti i presupposti giuridici per il riconoscimento della condizione di reciprocità ai fini dell’erogazione del rimborso IVA per gli acquisti effettuati dagli operatori italiani sul territorio britannico e dagli operatori britannici sul territorio italiano, nell’ambito delle loro attività, a partire dal 1° gennaio 2021, rilevato che il Regno Unito non ha mai interrotto l’erogazione dei rimborsi agli operatori italiani.
L’accordo di reciprocità sarà attuato nel rispetto delle legislazioni britannica e italiana, nonché del diritto internazionale applicabile e, con riferimento alla posizione dello Stato italiano, degli obblighi derivanti dall’appartenenza all’Unione europea, non comportando oneri aggiuntivi a carico dei bilanci previsti dalla normativa vigente di entrambi i Paesi.

Tanto premesso l’Agenzia Entrate, con la Risoluzione n. 22 del 2 maggio scorso, ha chiarito che, relativamente alle operazioni effettuate dal 1° gennaio 2021 con il Regno Unito, ai fini dell’erogazione dei rimborsi IVA è applicabile l’articolo 38-ter del D.P.R. n. 633/1972. 

Di conseguenza:

  • i soggetti stabiliti in Italia possono proporre istanza di rimborso IVA al Regno Unito in conformità alla normativa vigente nel Paese;
  • i soggetti stabiliti nel Regno Unito possono avanzare richiesta di rimborso IVA al ricorrere dei presupposti di cui all’articolo 38-ter che, a sua volta, rinvia al primo comma dell’articolo 38-bis2, comma 1 del D.P.R. n. 633/1972. L’istanza di rimborso deve essere presentata secondo le modalità stabilite dal Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 1° aprile 2010.

Rafforzamento imprese agricole, della pesca e di interesse strategico: le misure approvate dal Governo

Approvato dal Consiglio dei Ministri un pacchetto di misure in favore delle imprese agricole, della pesca, dell’acquacoltura e delle imprese di interesse strategico nazionale (il c.d. Decreto Agricoltura).

Il provvedimento, approvato dal CdM nella seduta n. 80 del 6 maggio, prevede interventi volti a sostenere il lavoro in agricoltura, contrastare le pratiche sleali, arrestare la diffusione della peste suina africana e la brucellosi, contenere la diffusione e la proliferazione delle specie alloctone come il granchio blu, razionalizzare la spesa, migliorare l’efficienza del Sistema informatico agricolo nazionale (SIAN) e rafforzare i controlli nei settori agroalimentare e faunistico-venatorio.
Nel decreto cono confluite anche misure per contrastare la scarsità d’acqua e potenziare le infrastrutture idriche e per assicurare la continuità produttiva del complesso aziendale dell’ex ILVA.

“Semplificazione, più controlli, più risorse per affrontare le emergenze, regole certe a difesa degli agricoltori, bio regolatori della nostra Nazione e delle nostre produzioni di eccellenza. Si tratta di un decreto straordinario che dimostra la grande sintonia di azione del Governo Meloni. Tra le varie misure siamo intervenuti sul sostegno al credito delle aziende, sulla moratoria sui mutui, abbiamo stanziato finanziamenti aggiuntivi per le produzioni di kiwi, ristori ai danni da peronospora e misure per affrontare e prevenire la Peste Suina e l’emergenza provocata dal Granchio Blu. Abbiamo, inoltre, voluto regolamentare l’utilizzo dei pannelli fotovoltaici, perché crediamo che la terra serva a produrre e la produzione energetica deve essere compatibile con quella agricola”, ha dichiarato il Ministro Lollobrigida, nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Nel Comunicato Stampa del Governo tutte le misure approvate.

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Aliquota Iva per la commercializzazione di integratori alimentari

Con la Consulenza giuridica n. 2 del 3 maggio l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che alla commercializzazione degli integratori alimentari non può essere applicata in via generalizzata l’aliquota Iva al 10% prevista dal n. 80) della Tabella A, parte III, allegata al Decreto Iva, senza un preventivo interpello doganale, in quanto l’aliquota ridotta è riconosciuta unicamente nell’ipotesi in cui i prodotti siano classificabili nella voce doganale 21.06 della nomenclatura combinata di cui al regolamento Cee 2658/87, allegato 1.
Potrebbe accadere, quindi, che gli integratori, pur in possesso di tutti i requisiti necessari (Dlgs n. 169/2004), non siano classificati dall’ADM nella voce doganale 21.06.

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