Call center Agenzia Entrate: nuovi numeri per chi chiama da cellulare o dall’estero

Dal 22 aprile sono attivi nuovi numeri per chiamare i call center dell’Agenzia delle Entrate, da cellulare o dall’estero, per avere informazioni su novità e scadenze fiscali, assistenza su comunicazioni di irregolarità, conoscere lo stato di un rimborso, oltre a tanti altri servizi. 

I nuovi numeri sono:

  • 06.97.61.76.89 per le chiamate da cellulare (che sostituisce lo 06.96.66.89.07);
  • 06.45.47.04.68 per le chiamate dall’estero (che prende il posto dello 06.96.66.89.33). 

Resta invariato, invece, il numero verde da rete fissa: 800.90.96.96.
Il costo delle chiamate da cellulare e dall’estero dipende dal piano tariffario di chi chiama, mentre da rete fissa il servizio è gratuito.

Aggiornamento cartografia catastale: nuova versione Pregeo 10

Con Risoluzione n. 20/E del 18 aprile 2024 l’Agenzia delle Entrate informa dell’aggiornamento della cartografia catastale e dell’archivio censuario del Catasto Terreni.
In particolare l’Agenzia illustra le novità introdotte dalla nuova versione della procedura Pregeo 10 (v. 10.6.3), con la quale sono state implementate nuove funzionalità migliorative, finalizzate all’omogeneizzazione e all’uniformità delle lavorazioni da parte degli Uffici ed alla semplificazione e all’efficientamento delle funzionalità per la predisposizione degli atti geometrici di aggiornamento da parte dei tecnici professionisti.

Le novità introdotte riguardano:

  • la dematerializzazione della lettera di incarico. Sono state implementate le funzionalità informatiche che consentono la compilazione assistita e la completa dematerializzazione della lettera di incarico;
  • il frazionamento degli Enti Urbani di cui alla circolare n. 11/E dell’8 maggio 2023. A decorrere dal 1° maggio 2024, gli atti di aggiornamento geometrico recanti frazionamento di Enti Urbani dovranno essere presentati utilizzando esclusivamente la nuova versione del Pregeo3;
  • il rilascio degli estratti di mappa richiesti per via telematica e rilascio dell’estratto di mappa “evoluto”. Potrà essere richiesto dal professionista, facoltativamente, un estratto di mappa ad uso aggiornamento, cosiddetto “evoluto”, costituito dall’integrazione dell’attuale estratto di mappa ad uso aggiornamento, con le informazioni alimentate dall’archivio censuario del Catasto Fabbricati;
  • l’evoluzione del modello per il trattamento dei dati censuari, (cosiddetto “blindato”), ottenuto attraverso miglioramenti evolutivi dell’algoritmo che sta alla base delle operazioni di controllo automatico, secondo le regole di individuazione delle diverse casistiche e tipologie di atti di aggiornamento. Viene facilitata l’approvazione automatica con “esito positivo”, da parte della procedura, senza necessità di ulteriori verifiche da parte dell’operatore dell’Ufficio.
  • la gestione dei dati di rilievo satellitare. In fase di elaborazione della proposta di aggiornamento geometrico, vengono consentiti la gestione diretta, il trattamento e l’elaborazione dei dati del rilievo effettuato dai professionisti con strumentazione GNSS (Global Navigation Satellite System).

Certificazione parità di genere: in scadenza il termine per ottenere l’esonero contributivo

I datori di lavoro del settore privato in possesso della certificazione della parità di genere conseguita entro il 31 dicembre 2023 hanno ancora pochi per accedere all’esonero dell’1% dal versamento dei contributi previdenziali a loro carico.
La scadenza per la presentazione della domanda è infatti prevista per il 30 aprile 2024.
Ai fini dell’ammissibilità all’esonero, farà fede la data di rilascio della certificazione, che non potrà in nessun caso essere successiva al 31 dicembre 2023.

Ricordiamo che il modulo di istanza online “SGRAVIO PAR_GEN_2023” è disponibile sul sito dell’Inps, nella sezione denominata “Portale delle Agevolazioni” (ex DiResCo).

CHECK LIST BILANCIO 2023: operazioni di controllo e verifica

E’ online la CHECK LIST BILANCIO 2023: operazioni di controllo e verifica, uno strumento guida per il controllo e la verifica delle operazioni di chiusura del bilancio oltre che utile promemoria per gli adempimenti fiscali e i futuri controlli. 

Le novità riguardanti l’annualità 2023, introdotte principalmente dalla L. 213/2023 (c.d. Legge di bilancio 2024) e da diversi decreti, sono riportate per maggior visibilità in grassetto (in corsivo le disposizioni diverse dalla Legge di bilancio 2024).
Nella medesima evidenza sono riportate alcune novità decorrenti da gennaio 2024, al fine di poter consentire valutazioni fiscali riguardanti l’annualità in corso.

Clicca qui per accedere alla scheda del documento.

L’acquisto della casa: tutto quello che devi sapere nella guida delle Entrate

L’acquisto di un’abitazione rappresenta, ancora oggi, una delle principali forme di investimento.

Nella pubblicazione della guida per l’acquisto della casa, aggiornata a marzo 2024, l’Agenzia Entrate fornisce un quadro riassuntivo delle principali regole da seguire quando si compra una casa, in modo da poter “sfruttare” tutti i benefici previsti dalla legge (imposte ridotte, limitazione del potere di accertamento di valore, eccetera).

La Guida all’acquisto della casa: le imposte e le agevolazioni fiscali è rivolta agli acquirenti persone fisiche (che non agiscono nell’esercizio di attività commerciali, artistiche o professionali) e si riferisce sia alle compravendite tra “privati” sia a quelle tra imprese e privati.

Nel documento viene innanzitutto descritto il trattamento tributario riservato all’acquisto di un’abitazione in generale, poi quello applicabile in presenza dei benefici “prima casa”, con particolare attenzione al sistema del “prezzo-valore”.
Vengono poi fornire indicazioni utili da seguire prima di procedere all’acquisto.
Inoltre, una parte della pubblicazione è dedicata alle agevolazioni fiscali introdotte dal decreto legge n. 73/2021 in favore dei giovani acquirenti (con età inferiore a 36 anni) che stipulano un atto di acquisto della “prima casa” tra il 26 maggio 2021 e il 31 dicembre 2023 (o 31 dicembre 2024, se hanno sottoscritto e registrato un contratto preliminare di acquisto entro il 31 dicembre 2023).

Flat tax incrementale: ‘1731’ il codice tributo per versarla

Con la Risoluzione n. 21/E del 18 aprile l’Agenzia delle Entrate ha istituito il codice tributo per il versamento, tramite modello F24, delll’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali prevista, per il solo anno 2023, dell’articolo 1, commi da 55 a 57, della legge n. 197/2022 (Legge di Bilancio 2023).
E’ il codice tributo “1731”, denominato “Imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali regionali e comunali – Flat tax incrementale – Art. 1, commi da 55 a 57, della legge 29 dicembre 2022, n. 197”.

Nel modello F24 il nuovo codice è esposto nella sezione “Erario”, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a debito versati”, con l’indicazione nel campo “Anno di riferimento” dell’anno d’imposta per cui si effettua il versamento, nel formato “AAAA”.

Esenzione Imu estesa agli immobili occupati se è stata presentata tempestiva denuncia penale

Con Sentenza n. 60, depositata il 18 aprile 2024 la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 9, comma 1, del Dl n. 23/2011 (Disposizioni in materia di federalismo Fiscale Municipale), nella parte in cui non prevede l’esenzione dall’IMU per gli immobili non utilizzabili né disponibili, per i quali sia stata presentata denuncia all’autorità giudiziaria in relazione ai reati di cui agli artt. 614, secondo comma, o 633 del codice penale o per la cui occupazione abusiva sia stata presentata denuncia o iniziata l’azione giudiziaria penale.

Depositari di scritture contabili: approvato il modello di cessazione incarico

Con un Provvedimento del 17 aprile l’Agenzia delle Entrate ha approvato il modello, con le relative istruzioni, da utilizzare per la comunicazione di cessazione dell’incarico di depositario di libri, registri, scritture e documenti, prevista dall’articolo 35, comma 3-bis del DPR n. 633/1972.
Tale norma prevede la possibilità per il depositario cessato, in caso di variazione del luogo in cui sono tenuti e conservati i libri, i registri, le scritture e i documenti contabili, conseguente alla cessazione dell’incarico di conservazione delle stesse, di comunicare all’Agenzia delle entrate la cessazione dell’incarico, qualora non vi abbia provveduto il contribuente nei termini normativamente previsti.

La comunicazione, che il depositario può trasmettere solo a partire dal giorno successivo alla scadenza del termine previsto dal comma 3 del citato articolo 35, deve essere preceduta dall’avviso al cliente depositante dell’intenzione di effettuare la comunicazione stessa all’Agenzia delle entrate.

La comunicazione deve essere inviata dal depositario esclusivamente tramite una procedura web, la cui data di attivazione sarà comunicata dall’Agenzia Entrate tramite apposito avviso.

Dichiarazione Irap 2024: approvate le specifiche tecniche per Regioni e Province autonome

Con Provvedimento del 16 aprile l’Agenzia delle Entrate ha approvato le specifiche tecniche da utilizzare per la trasmissione alle Regioni e alle province autonome dei dati contenuti nelle dichiarazioni Irap 2024.
Destinatari dei dati sono gli enti territoriali in cui ha sede il domicilio fiscale del soggetto passivo, o dove viene ripartito il valore della produzione netta. 

La trasmissione deve essere effettuata con cadenza mensile a partire dal trentesimo giorno successivo alla data di scadenza della presentazione della dichiarazione Irap.

Benefit ai dipendenti imponibili anche se promuovono l’immagine aziendale

Con Risposta n. 89 dell’11 aprile l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che i beni offerti in omaggio dal datore di lavoro ai dipendenti con l’intento di promuovere l’immagine aziendale, per quanto “utili” alla strategia aziendale, soddisfano, in concreto, un’esigenza propria del singolo lavoratore e rappresentano, comunque, un arricchimento del lavoratore se non sono previsti obblighi contrattuali specifici per il loro uso. Pertanto, gli stessi non possono considerarsi erogati nell’esclusivo interesse del datore di lavoro.
Conseguentemente, se il loro valore supera il limite previsto dal Tuir, pari a 258,23 euro, concorrono alla formazione del reddito imponibile Irpef.

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