Bonus genitori separati: ultimi giorni per le domande

In scadenza la possibilità di presentare domanda all’Inps per ottenere il Bonus a favore dei genitori separati, divorziati e/o non conviventi. La finestra temporale per l’invio delle domande si chiuderà, infatti, il prossimo 31 marzo. La misura è finanziata dal Fondo per il sostegno in favore dei genitori separati o divorziati in stato di bisogno.

Il bonus, fino ad un importo massimo di 800,00 euro mensili e per un massimo di 12 mensilità, spetta al genitore che non abbia ricevuto, del tutto o in parte, nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022 (data nella quale è venuto a cessare lo stato di emergenza epidemiologica da COVID-19), l’assegno di mantenimento per inadempienza dell’altro genitore (ex coniuge o ex convivente), nell’ipotesi in cui quest’ultimo, in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, abbia cessato, ridotto o sospeso l’attività lavorativa a decorrere dall’8 marzo 2020 per una durata minima di 90 giorni, oppure abbia subito una riduzione del reddito di almeno il 30% rispetto al reddito percepito nel 2019. 

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Bonus pubblicità 2024: la comunicazione per l’accesso al credito d’imposta entro il 2 aprile

Con provvedimento direttoriale dello scorso 15 febbraio il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri ha disposto la proroga, al 2 aprile, del termine per la presentazione della comunicazione di accesso al credito d’imposta riconosciuto per le campagne pubblicitarie 2024 realizzate su quotidiani e periodici anche online. Il termine previsto del 31 marzo, infatti, coincide con la domenica di Pasqua e il 1° aprile è un giorno festivo.

Il ricorso alla proroga si è reso necessario al fine di favorire la più ampia partecipazione dei soggetti interessati alla presentazione della domanda.

Il c.d. Bonus pubblicità è disciplinato dall’articolo 57-bis del Dl n. 50/2017 e dopo le deroghe previste nel periodo di emergenza Covid-19 per aiutare le categorie interessate, dal 2023 è concesso a regime, secondo il ridimensionato della misura disposto dal decreto “Energia” del 2022 (articolo 25-bis Dl n. 17/2022), che ha lasciato fuori gli investimenti su tv e radio analogiche o digitali.
L’agevolazione torna, quindi, ad essere subordinata al valore incrementale non inferiore all’1% degli investimenti agevolabili, di analoga tipologia, effettuati nell’anno precedente. Il contributo riconosciuto è pari al 75% del valore incrementale della spesa ed è concesso fino all’esaurimento delle risorse disponibili e nei limiti dei regolamenti dell’Unione europea in materia di aiuti de minimis.

Ritenuta d’acconto sulle provvigioni corrisposte agli agenti e ai mediatori di assicurazione dal 1° aprile

L’articolo 1, commi 89 e 90, della Legge di Bilancio 2024 (Legge n. 213/2023) ha modificato il comma  5 dell’articolo 25-bis del DPR n. 600/1973, abrogando la parte che prevedeva l’esonero dall’applicazione della ritenuta d’acconto alle provvigioni percepite, nell’ambito di taluni rapporti, dagli agenti e dai mediatori di assicurazione.
A questi soggetti si applicano quindi, dal prossimo 1° aprile, le nuove disposizioni normative introdotte dalla Legge di bilancio 2024.

Con la Circolare n. 7/E del 21 marzo l’Agenzia delle Entrate fornisce chiarimenti ed istruzioni operative agli uffici sulle modalità di applicazione della ritenuta d’acconto alle provvigioni corrisposte agli agenti e ai mediatori di assicurazione che, a seguito della modifica normativa, si applica alle provvigioni percepite:

  • dagli agenti di assicurazione, per le prestazioni rese direttamente alle imprese di assicurazione;
  • dai mediatori di assicurazione, per i loro rapporti con le imprese di assicurazione e con gli agenti generali delle imprese di assicurazioni pubbliche o loro controllate. che rendono prestazioni direttamente alle imprese di assicurazione in regime di reciproca esclusiva.

L’Agenzia Entrate chiarisce anche che la ritenuta si applicherà anche alle provvigioni percepite dagli intermediari iscritti nelle sezioni d), e) ed f) del Registro unico degli intermediari, per le prestazioni rese direttamente alle imprese di assicurazione, anche laddove l’attività assicurativa sia esercitata a titolo accessorio.

Pagamento tributi su ‘conto corrente unico’ per tutti gli atti di aggiornamento catasto

Con il provvedimento del 30 luglio 2015 l’Agenzia delle entrate, al fine di semplificare la presentazione telematica degli atti di aggiornamento catastale, ha previsto la possibilità di effettuare il pagamento dei tributi dovuti da parte dei professionisti iscritti agli Ordini e Collegi Professionali, anche tramite l’utilizzo di somme versate preventivamente dai medesimi Ordini e Collegi, nazionali ovvero provinciali, sul conto corrente unico nazionale.

Con Provvedimento del 21 marzo 2024 l’Agenzia delle Entrate ha esteso tale possibilità, precedentemente riservata solo agli atti tecnici di aggiornamento catastale, a tutti gli atti finalizzati all’aggiornamento del Catasto per i quali siano state approvate le relative specifiche tecniche.

Escluso da tassazione l’utilizzo di servizi di mobilità sostenibile tramite App da parte dei dipendenti

L’utilizzazione, da parte dai dipendenti di una società, dei servizi di mobilità sostenibile per il tragitto casa­-lavoro­-casa, e quindi anche dell’applicazione dedicata (App), rispondendo alle finalità di “utilità sociale” individuate dal comma 1 dell’articolo 100 del Tuir, può rientrare tra le iniziative di welfare escluse da imposizione fiscale (articolo 51, comma 2, lettera f), del Tuir).

Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate nella Risposta n. 74/2024 del 21 marzo.

L’iniziativa della società di realizzare un’applicazione destinata ai dipendenti, legata alla mobilità sostenibile, risponde anche all’esigenza prevista dal PNRR di ridurre le emissioni inquinanti, di migliorare la mobilità delle persone, di promuovere un utilizzo consapevole delle risorse e atteggiamenti responsabili verso l’ambiente, nonché promuovere l’uso di mezzi di trasporto condivisi al fine di favorire anche la socializzazione tra i dipendenti.

Nessuna esenzione Imu per gli alloggi IACP concessi in locazione

Con Sentenza n. 5782 del 20 ottobre 2023 la Corte di giustizia tributaria della Campania ha respinto l’appello dell’Istituto Autonomo per le Case Popolari della Provincia di Caserta, confermando quindi la legittimità dell’avviso di accertamento impugnato, non riconoscendo allo stesso il diritto all’esenzione Imu per gli alloggi concessi in locazione, in considerazione  del carattere economico dell’attività da loro svolta, differente dalla funzione assistenziale degli alloggi sociali.

La decisione dei giudici campani nasce alla luce del principio, già sancito da costante giurisprudenza di legittimità, secondo il quale l’esenzione Imu si applica agli immobili di enti pubblici o privati che non abbiano come oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali e svolgano negli stessi esclusivamente attività di assistenza o altre attività a queste equiparate dal legislatore (ex art. 7, co. 1, lett. i) del D.Lgs. 504/1992).

ASD e SSD: entro il 22 aprile la domanda per l’accesso ai contributi per oneri previdenziali

Scade lunedì 22 aprile la possibilità, per le associazioni e società sportive dilettantistiche, di presentare la domanda per l’accesso al contributo di cui al comma 8 sexies dell’art. 35 del DL n. 36/2021 attraverso l’apposita funzionalità presente sulla piattaforma del Registro Nazionale delle attività sportive dilettantistiche.

Il contributo è pari all’ammontare dei contributi previdenziali versati dalle ASD o SSD, a loro carico, sulle quali grava l’obbligo di denuncia e versamento, sui compensi dei lavoratori sportivi titolari di contratti di collaborazione coordinata e continuativa.
I compensi devono essere stati erogati nei mesi di luglio, agosto, settembre, ottobre e novembre 2023.

Le regole per l’accesso al contributo
I requisiti richiesti per l’accesso al contributo, definiti con Decreto del 29-12-2023, sono i seguenti:

  • essere una associazione sportiva dilettantistica (ASD) o società sportiva dilettantistica (SSD) iscritta al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche di cui al d. lgs 28 febbraio 2021 n.39, alla data del 4 settembre 2023;
  • non avere conseguito, nell’anno di imposta 2022, ovvero, per le associazioni o società sportive dilettantistiche con bilancio infrannuale, nell’anno di imposta conclusosi nel corso del 2022, ricavi, di qualsiasi natura, superiori a 100.000,00 euro;
  • avere versato contributi previdenziali in favore di lavoratori sportivi, regolarmente censiti sul Registro Nazionale delle Attività sportive Dilettantistiche, titolari di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, riferiti a compensi erogati, nei mesi da luglio a novembre 2023.

Lavoratori italiani all’estero: in GU le retribuzioni convenzionali 2024

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 66 del 19 marzo il Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con le retribuzioni convenzionali 2024 per i lavoratori all’estero, previste dal Dl n. 317/1987. 

A decorrere dal periodo di paga in corso dal 1° gennaio 2024 e fino a tutto il periodo di paga in corso al 31 dicembre 2024, le retribuzioni convenzionali da prendere a base per il calcolo dei contributi dovuti per le assicurazioni obbligatorie dei lavoratori italiani operanti all’estero, oltre che per il calcolo delle imposte sul reddito da lavoro dipendente, sono quelle indicate nella tabella allegata al decreto. 

Per i lavoratori per i quali sono previste fasce di retribuzione, la retribuzione convenzionale imponibile e’ determinata sulla base del raffronto con la fascia di retribuzione nazionale corrispondente

I valori convenzionali individuati nelle tabelle, in caso di assunzioni, risoluzioni del rapporto di lavoro, trasferimenti da o per l’estero, nel corso del mese, sono divisibili per 26 giornate.

In vigore il ‘Decreto Anziani’

E’ approdato in Gazzetta ufficiale (n. 65 del 18 marzo) il decreto con disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane, in attuazione della delega di cui agli articoli 3, 4 e 5 della Legge 23 marzo 2023, n. 33.

Il decreto, in linea generale, contiene misure volte a promuovere la dignità e l’autonomia, l’inclusione sociale, l’invecchiamento attivo e la prevenzione della fragilità della popolazione anziana, anche attraverso l’accesso alla valutazione multidimensionale unificata, a strumenti di sanità preventiva e di telemedicina a domicilio, il contrasto all’isolamento e alla deprivazione relazionale e affettiva, la coabitazione solidale domiciliare per le persone anziane (senior cohousing) e la coabitazione intergenerazionale (cohousing intergenerazionale), lo sviluppo di forme di turismo del benessere e di turismo lento, nonché volte a riordinare, semplificare, coordinare e rendere più efficaci le attività di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria per le persone anziane non autosufficienti, anche attraverso il coordinamento e il riordino delle risorse disponibili, e ad assicurare la sostenibilità economica e la flessibilità dei servizi di cura e assistenza a lungo termine per le persone anziane e per le persone anziane non autosufficienti.  

Il Capo II (Art. da 34 a 42), in particolare, contiene disposizioni in materia di prestazione universale, agevolazioni contributive, fiscali e caregiver familiari.

Cancellate dal Registro Imprese 24.557 società cooperative non più attive

Lo ha segnalato il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con nota del 19 marzo scorso.
A stabilirlo il Decreto Direttoriale dello stesso Ministero dell’8 marzo, che a breve sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

In particolare, con l’obiettivo di rappresentare fedelmente la realtà imprenditoriale operante sul tutto il territorio nazionale, saranno 24.557 le società cooperative che verranno cancellate dal pubblico Registro delle Imprese, dopo aver verificato il mancato deposito dei bilanci di esercizio da oltre cinque anni e l’assenza di valori patrimoniali immobiliari.

“Il provvedimento, che per numero di enti coinvolti risulta il primo mai emanato, rappresenta un passo importante per una maggiore efficacia ed efficienza nell’aggiornamento del Registro delle Imprese e dell’Albo nazionale delle società cooperative. Si tutela, così, un settore che svolge un ruolo significativo e fondamentale nel nostro sistema produttivo”, ha affermato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

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