Escluso da tassazione l’utilizzo di servizi di mobilità sostenibile tramite App da parte dei dipendenti

L’utilizzazione, da parte dai dipendenti di una società, dei servizi di mobilità sostenibile per il tragitto casa­-lavoro­-casa, e quindi anche dell’applicazione dedicata (App), rispondendo alle finalità di “utilità sociale” individuate dal comma 1 dell’articolo 100 del Tuir, può rientrare tra le iniziative di welfare escluse da imposizione fiscale (articolo 51, comma 2, lettera f), del Tuir).

Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate nella Risposta n. 74/2024 del 21 marzo.

L’iniziativa della società di realizzare un’applicazione destinata ai dipendenti, legata alla mobilità sostenibile, risponde anche all’esigenza prevista dal PNRR di ridurre le emissioni inquinanti, di migliorare la mobilità delle persone, di promuovere un utilizzo consapevole delle risorse e atteggiamenti responsabili verso l’ambiente, nonché promuovere l’uso di mezzi di trasporto condivisi al fine di favorire anche la socializzazione tra i dipendenti.

ASD e SSD: entro il 22 aprile la domanda per l’accesso ai contributi per oneri previdenziali

Scade lunedì 22 aprile la possibilità, per le associazioni e società sportive dilettantistiche, di presentare la domanda per l’accesso al contributo di cui al comma 8 sexies dell’art. 35 del DL n. 36/2021 attraverso l’apposita funzionalità presente sulla piattaforma del Registro Nazionale delle attività sportive dilettantistiche.

Il contributo è pari all’ammontare dei contributi previdenziali versati dalle ASD o SSD, a loro carico, sulle quali grava l’obbligo di denuncia e versamento, sui compensi dei lavoratori sportivi titolari di contratti di collaborazione coordinata e continuativa.
I compensi devono essere stati erogati nei mesi di luglio, agosto, settembre, ottobre e novembre 2023.

Le regole per l’accesso al contributo
I requisiti richiesti per l’accesso al contributo, definiti con Decreto del 29-12-2023, sono i seguenti:

  • essere una associazione sportiva dilettantistica (ASD) o società sportiva dilettantistica (SSD) iscritta al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche di cui al d. lgs 28 febbraio 2021 n.39, alla data del 4 settembre 2023;
  • non avere conseguito, nell’anno di imposta 2022, ovvero, per le associazioni o società sportive dilettantistiche con bilancio infrannuale, nell’anno di imposta conclusosi nel corso del 2022, ricavi, di qualsiasi natura, superiori a 100.000,00 euro;
  • avere versato contributi previdenziali in favore di lavoratori sportivi, regolarmente censiti sul Registro Nazionale delle Attività sportive Dilettantistiche, titolari di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, riferiti a compensi erogati, nei mesi da luglio a novembre 2023.

Lavoratori italiani all’estero: in GU le retribuzioni convenzionali 2024

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 66 del 19 marzo il Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con le retribuzioni convenzionali 2024 per i lavoratori all’estero, previste dal Dl n. 317/1987. 

A decorrere dal periodo di paga in corso dal 1° gennaio 2024 e fino a tutto il periodo di paga in corso al 31 dicembre 2024, le retribuzioni convenzionali da prendere a base per il calcolo dei contributi dovuti per le assicurazioni obbligatorie dei lavoratori italiani operanti all’estero, oltre che per il calcolo delle imposte sul reddito da lavoro dipendente, sono quelle indicate nella tabella allegata al decreto. 

Per i lavoratori per i quali sono previste fasce di retribuzione, la retribuzione convenzionale imponibile e’ determinata sulla base del raffronto con la fascia di retribuzione nazionale corrispondente

I valori convenzionali individuati nelle tabelle, in caso di assunzioni, risoluzioni del rapporto di lavoro, trasferimenti da o per l’estero, nel corso del mese, sono divisibili per 26 giornate.

Nessuna esenzione Imu per gli alloggi IACP concessi in locazione

Con Sentenza n. 5782 del 20 ottobre 2023 la Corte di giustizia tributaria della Campania ha respinto l’appello dell’Istituto Autonomo per le Case Popolari della Provincia di Caserta, confermando quindi la legittimità dell’avviso di accertamento impugnato, non riconoscendo allo stesso il diritto all’esenzione Imu per gli alloggi concessi in locazione, in considerazione  del carattere economico dell’attività da loro svolta, differente dalla funzione assistenziale degli alloggi sociali.

La decisione dei giudici campani nasce alla luce del principio, già sancito da costante giurisprudenza di legittimità, secondo il quale l’esenzione Imu si applica agli immobili di enti pubblici o privati che non abbiano come oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali e svolgano negli stessi esclusivamente attività di assistenza o altre attività a queste equiparate dal legislatore (ex art. 7, co. 1, lett. i) del D.Lgs. 504/1992).

In vigore il ‘Decreto Anziani’

E’ approdato in Gazzetta ufficiale (n. 65 del 18 marzo) il decreto con disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane, in attuazione della delega di cui agli articoli 3, 4 e 5 della Legge 23 marzo 2023, n. 33.

Il decreto, in linea generale, contiene misure volte a promuovere la dignità e l’autonomia, l’inclusione sociale, l’invecchiamento attivo e la prevenzione della fragilità della popolazione anziana, anche attraverso l’accesso alla valutazione multidimensionale unificata, a strumenti di sanità preventiva e di telemedicina a domicilio, il contrasto all’isolamento e alla deprivazione relazionale e affettiva, la coabitazione solidale domiciliare per le persone anziane (senior cohousing) e la coabitazione intergenerazionale (cohousing intergenerazionale), lo sviluppo di forme di turismo del benessere e di turismo lento, nonché volte a riordinare, semplificare, coordinare e rendere più efficaci le attività di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria per le persone anziane non autosufficienti, anche attraverso il coordinamento e il riordino delle risorse disponibili, e ad assicurare la sostenibilità economica e la flessibilità dei servizi di cura e assistenza a lungo termine per le persone anziane e per le persone anziane non autosufficienti.  

Il Capo II (Art. da 34 a 42), in particolare, contiene disposizioni in materia di prestazione universale, agevolazioni contributive, fiscali e caregiver familiari.

Cancellate dal Registro Imprese 24.557 società cooperative non più attive

Lo ha segnalato il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con nota del 19 marzo scorso.
A stabilirlo il Decreto Direttoriale dello stesso Ministero dell’8 marzo, che a breve sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

In particolare, con l’obiettivo di rappresentare fedelmente la realtà imprenditoriale operante sul tutto il territorio nazionale, saranno 24.557 le società cooperative che verranno cancellate dal pubblico Registro delle Imprese, dopo aver verificato il mancato deposito dei bilanci di esercizio da oltre cinque anni e l’assenza di valori patrimoniali immobiliari.

“Il provvedimento, che per numero di enti coinvolti risulta il primo mai emanato, rappresenta un passo importante per una maggiore efficacia ed efficienza nell’aggiornamento del Registro delle Imprese e dell’Albo nazionale delle società cooperative. Si tutela, così, un settore che svolge un ruolo significativo e fondamentale nel nostro sistema produttivo”, ha affermato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

Regime società di comodo e detrazione Iva: sentenza Corte UE

E’  incompatibile con la normativa eurounitaria il regime sulle “società di comodo” (articolo 30 della legge 23 dicembre 1994, n. 724), nella parte in cui limita il diritto di detrazione per i soggetti passivi dell’Iva.
A chiarirlo la Corte di giustizia dell’Unione Europea (Sentenza n. 210/3 del 7 marzo 2024), sulla base del principio seconco cui al soggetto passivo Iva non può essere negato il diritto di detrazione dell’IVA assolta, a monte, esclusivamente perché non raggiunge, a valle, una certa soglia di operazioni rilevanti, determinata normativamente.

Da un lato, infatti, nessuna disposizione della direttiva IVA (direttiva 2006/112/CE del Consiglio, del 28 novembre 2006) subordina il diritto alla detrazione a requisiti quantitativi. Dall’altro, in ossequio ai principi di neutralità dell’IVA e di proporzionalità, il diritto alla detrazione può essere negato al soggetto passivo solo qualora sia dimostrato, alla luce di elementi oggettivi, che esso è invocato fraudolentemente o abusivamente.

Donazione di quote societarie: niente esenzione se i familiari hanno già il controllo

L’atto con cui un soggetto dona le azioni della Società ai due figli e alla nipote, in comunione indivisa, non può beneficiare del trattamento agevolativo di cui all’articolo 3, comma 4­-ter del Tus (Dlgs n. 346/1990) sui trasferimenti societari a favore dei familiari, se quest’ultimi dispongono ante donazione del requisito del controllo in quanto già in possesso del 60% del capitale sociale della Società. 
Tale atto, quindi, dovrà essere assoggettato all’ordinario trattamento ai fini dell’imposta sulle donazioni.

Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate, nella Risposta n. 72 del 18 marzo 2024.

Bonus colonnine per imprese e professionisti: domande fino al 20 giugno

Si è riaperta il 15 marzo scorso la possibilità, per imprese e professionisti, di presentare la domanda di accesso al credito d’imposta per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici.
Con Decreto direttoriale del 7 marzo 2024 il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Dipartimento Energia), ha definito i termini e le modalità di presentazione delle richieste di concessione e di erogazione del contributo previsto dalla Legge n. 126/2020.

In particolare:

  • le domande di concessione ed erogazione del contributo per interventi di cui alle lettere a) e c) del Decreto MASE n. 358/2021, relative all’acquisto e messa in opera delle colonnine e spese di progettazione, possono essere presentate dai soggetti richiedenti a partire dalle ore 12:00:00 del 15 marzo 2024 e fino alle ore 17:00:00 del 20 giugno 2024. La domanda di concessione ed erogazione del contributodeve essere compilata e presentata esclusivamente per via elettronica, utilizzando la piattaforma informatica presente sul sito internet di Invitalia, sezione “Colonnine di ricarica elettrica”;
  • le domande di accesso al contributo per interventi di cui alla lettera b) del sopracitato decreto MASE, relative ai costi per la connessione alla rete elettrica, devono essere presentate sempre dal 15 marzo al 20 giugno 2024, inviando tutta la documentazione all’indirizzo PEC CRE1@postacert.invitalia.it.

OIC: pubblicati i testi definitivi degli emendamenti ai principi contabili nazionali

Con Comunicato Stampa del 18 marzo l’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) ha informato che, a seguito della fase di consultazione avviata nel settembre scorso, sono state pubblicate alcune modifiche ai principi contabili nazionali derivanti dalle richieste di chiarimento ricevute dagli stakeholder dell’OIC nell’ultimo anno e che riguardano, in particolare l’OIC 12 Composizione e schemi del bilancio di esercizio, l’OIC 15 Crediti, l’OIC 16 Immobilizzazioni Materiali, l’OIC 19 Debiti, l’OIC 25 Imposte sul reddito e l’OIC 31 Fondi per rischi e oneri e TFR.

L’OIC ha inoltre pubblicato il Documento Interpretativo 11 “Aspetti contabili relativi alla valutazione dei titoli non immobilizzati” aggiornato per i bilanci 2023, aggiornato a seguito della pubblicazione del decreto MEF che ha esteso a tutto il 2023 l’applicazione della norma salva titoli e a seguito della conversione in legge del decreto-legge 131/2023 che interviene sulle modalità con cui il Ministero può prorogare la norma attraverso i decreti ministeriali.

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