Esonero contributivo lavoratrici madri: indicazioni dall’Inps

L’Art. 1, comma 180 della Legge di Bilancio 2024 ha previsto, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 alle lavoratrici madri di tre o più figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico, il riconoscimento di un esonero del 100% della quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore fino al mese di compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo, nel limite massimo annuo di 3.000 euro riparametrato su base mensile.
Ai sensi del successivo comma 181, l’esonero è esteso, in via sperimentale, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, anche alle lavoratrici madri di due figli, con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, a esclusione dei rapporti di lavoro domestico, fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.

Nella Circolare n. 27 del 31 gennaio l’Inps fornisce indicazioni e  istruzioni per la gestione degli adempimenti previdenziali legati al suddetto esonero.

Le Linee Guida ASSONIME per il reporting di sostenibilità

Il quadro normativo in materia di reporting di sostenibilità, di matrice sostanzialmente europea e in rapida evoluzione, ha un impatto importante, anche se indiretto, sulle PMI quotate su Euronext Growth Milan che, pur non essendo tenute, in quanto tali (salvo rare eccezioni), a rispettare gli obblighi informativi attualmente vigenti, ravvisano almeno due fattori di interesse ai temi della rendicontazione volontaria di sostenibilità:

  • in quanto clienti di imprese finanziarie tenute a rendicontare la sostenibilità delle proprie attività
  • e quando appartengono a catene di valore di imprese soggette a obblighi di rendicontazione e due diligence.

Dal Tavolo di Lavoro congiunto costituito da Assonime e Assonext è risultato il documento “Linee Guida condivise sui contenuti e sulle modalità di redazione del report di sostenibilità per supportare le imprese nel processo e sviluppare best practice condivise nel mercato Euronext Growth Milan”.

Le Linee Guida per il reporting di sostenibilità delle società quotate su Euronext Growth Milan sono formulate sotto forma di raccomandazioni e si articolano in quattro sezioni:

  1. principi generali per la redazione della rendicontazione di sostenibilità;
  2. contenuto del report di sostenibilità;
  3. processo di formazione del report e profili di governance;
  4. collocazione del report di sostenibilità.

Affitti brevi: cedolare secca al 26% se gli immobili locati sono più di due

Cedolare secca più cara per gli affitti brevi inferiori a 30 giorni. Ma solo se gli immobili sono più di due. 
A prevederlo l’Articolo 1, comma 63 della Legge di Bilancio 2024 (legge n. 213/2023) che modifica la disciplina fiscale sulle locazioni brevi di beni immobili.

La misura, in particolare, si applica sul contratto di affitto della seconda, terza e quarta casa stipulato dalle persone fisiche.
Se viene concesso in locazione breve un solo immobile, l’aliquota è confermata al 21%. Se, invece, sono concessi in locazione breve più immobili, su uno a scelta del contribuente si applica l’aliquota del 21%, mentre sul contratto di affitto della seconda, terza e quarta casa si applica il 26%
In caso le unità concesse in locazione breve siano più di quattro, l’attività si intende svolta in forma imprenditoriale e, quindi, sarà necessario aprire la partita Iva. 

ASD e SSD: nuovo regolamento sulla tenuta e gestione del Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche

Il Dipartimento per lo Sport informa della pubblicazione, sulla piattaforma dedicata, del nuovo regolamento sulla tenuta, conservazione e gestione del Registro Nazionale delle attività sportive dilettantistiche (RASD).

Nel Registro sono iscritte tutte le Società e Associazioni sportive dilettantistiche che svolgono attività sportiva, compresa l’attività didattica e formativa, operanti nell’ambito di una Federazione sportiva nazionale, Disciplina sportiva associata o di un Ente di promozione sportiva riconosciuti dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI). Sono inoltre iscritte, in una sezione speciale, le Società e Associazioni sportive riconosciute dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP).  
L’iscrizione nel Registro certifica la natura dilettantistica di Società e Associazioni sportive, per tutti gli effetti che l’ordinamento ricollega a tale qualifica. 

Tra le novità del Regolamento pubblicato:

  • l’individuazione della procedura per il riconoscimento, da parte del Dipartimento per lo Sport, della natura sportiva delle attività non rientranti tra quelle svolte nell’ambito degli Organismi Sportivi riconosciuti dal Coni o dal Cip (art. 6, comma 2);
  • la definizione della procedura per il riconoscimento della personalità giuridica per le Associazioni sportive dilettantistiche (art. 11). 

Qui il modulo per richiedere l’iscrizione nel RASD.
Qui la procedura per l’iscrizione delle attività non riconosciute.

Individuati i dati rilevanti per l’applicazione degli ISA 2024

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il provvedimento che individua:

  • i dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) per il periodo di imposta 2024;
  • le attività economiche per le quali effettuare la revisione degli stessi Indici.

Queste informazioni permetteranno ai contribuenti al fine di conoscere in anticipo quali dati saranno utili ai fini dell’applicazione degli Isa per l’anno in corso, in modo da avere a disposizione tutti gli elementi necessari per predisporre i relativi modelli dichiarativi.

Al punto 1 del provvedimento, in particolare, sono individuati i dati economici, contabili e strutturali, da dichiarare da parte dei contribuenti, rilevanti per l’applicazione degli ISA per il periodo di imposta 2024.
L’Agenzia ritiene possibile che, a seguito delle attività di elaborazione degli indici, il numero di questi possa essere ridotto. In particolare, i dati contabili potranno essere ridotti ed accorpati, oppure sostituiti con quelli previsti nei quadri di determinazione del reddito dei modelli dichiarativi Redditi.

Al punto 2 del provvedimento l’Agenzia individua invece le ulteriori attività economiche per le quali deve essere effettuata la revisione degli ISA da applicare, a seguito di approvazione con decreto del MEF, a partire dall’annualità di imposta 2024. 
L’Agenzia precisa che, nel provvedimento, queste ulteriori attività economiche sono state individuate tenendo conto della tempistica di aggiornamento degli indici prevista dall’articolo 9-bis del Dl n. 50/2017 e degli indici sintetici di affidabilità fiscale attualmente in vigore approvati con il decreto del MEF del 8 febbraio 2023 non ancora revisionati.
Al termine delle elaborazioni, atteso anche che l’articolo 5 del decreto legislativo 8 gennaio 2024, n. 1, prevede che l’attività di revisione degli indici sintetici di affidabilità fiscale debba tenere conto delle evoluzioni della classificazione delle attività economiche Ateco, possono essere previsti trasferimenti di codici di attività da un indice sintetico di affidabilità fiscale ad un altro sottoposto a revisione, ovvero accorpamenti tra indici.

Approvato il Ddl sulla cybersicurezza

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 66 del 25 gennaio, ha approvato il Ddl che introduce disposizioni in materia di reati informatici e di rafforzamento della cybersicurezza nazionale.

In merito ai reati informatici il testo prevede l’innalzamento delle pene, l’ampliamento dei confini del dolo specifico, l’inserimento di aggravanti e/o il divieto di attenuanti per diversi reati commessi mediante l’utilizzo di apparecchiature informatiche e finalizzati a produrre indebiti vantaggi per chi li commette, a danno altrui o ad accedere abusivamente a sistemi informatici e/o a intercettare/interrompere comunicazioni informatiche e telematiche.

Previsto anche il rafforzamento dele funzioni dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN) e il suo coordinamento con l’Autorità giudiziaria in caso di attacchi informatici, con specifiche procedure volte a rendere più immediato l’intervento dell’Agenzia a fini di prevenzione degli attacchi e delle loro conseguenze e del ripristino rapido delle funzionalità dei sistemi informatici.

Obbligo di segnalazione e notifica per determinati soggetti pubblici
Il Ddl prevede l’obbligo, a carico di amministrazioni centrali, Regioni, Province, Comuni sopra i 100 mila abitanti, ASL e aziende di trasporto pubblico locale, di segnalazione e notifica all’Agenzia degli incidenti con impatto su reti, sistemi informativi e servizi informatici. 
L’inosservanza di tale obbligo comporta:

  • per il singolo inadempimento, la comunicazione da parte dell’Agenzia del possibile invio di ispezioni, nei 12 mesi successivi all’accertamento del ritardo o dell’omissione, anche al fine di verificare l’attuazione di interventi di rafforzamento della resilienza;
  • per la reiterata inosservanza dell’obbligo di notifica, l’applicazione all’ente, da parte dell’Agenzia, di una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 25.000 a euro 125.000;
  • per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni, la violazione delle disposizioni può costituire causa di responsabilità disciplinare e amministrativo-contabile.

I suddetti enti pubblici, quando individuati come esposti a specifiche vulnerabilità, devono provvedere senza ritardo e comunque non oltre i 15 giorni dalla comunicazione, ad adottare interventi risolutivi indicati dalla stessa ACN al fine di  migliorare la loro resilienza alla cybersicurezza. 
In caso di specifiche questioni di particolare rilevanza, come le iniziative in materia di cybersicurezza del Paese, potrà essere convocato il Nucleo per la cybersicurezza, includendo rappresentanti della Procura nazionale antimafia e antiterrorismo, della Banca d’Italia e altri operatori previsti dalla normativa vigente.

Pubblici registri immobiliari e trattamento dei dati personali nella Circolare delle Entrate

Nella Circolare n. 1 del 29 gennaio l’Agenzia delle Entrate esamina i rapporti tra la disciplina in materia di pubblicità immobiliare e quella più recente in tema di trattamento dei dati personali con lo scopo di prevenire l’emersione di eventuali trattamenti illeciti ed individuare le possibili aree di azione.

Come noto, in base alle disposizioni sulla disciplina relativa alla pubblicità immobiliare, all’individuazione e alla tenuta dei relativi registri, ai compiti e agli obblighi del conservatore, per l’esecuzione di una formalità nei registri immobiliari (trascrizione, iscrizione, annotazione) devono essere presentati al conservatore il titolo recante l’evento giuridico da pubblicare e la relativa nota, nella quale devono essere indicati gli elementi e le menzioni espressamente previsti dal legislatore.
I dati contenuti in tale nota potrebbero però generare elementi di criticità in materia di trattamento dei dati personali, soprattutto con riferimento ad alcune categorie di dati come, ad esempio, condanne penali o dati che rivelino l’origine razziale o etnica, l’orientamento sessuale, le opinioni politiche, le convinzioni religiose o filosofiche, o l’appartenenza sindacale.

Nella Circolare pubblicata le Entrate forniscono quindi chiarimenti in merito al corretto utilizzo della Sezione D nelle note di trascrizione e di iscrizione e nelle domande di annotazione.

Clicca qui per leggere la Circolare.

Costi presunti e maggiori ricavi: sentenza CGT Toscana

Secondo quanto recentemente stabilito dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 10/2023, in caso di rideterminazione dei redditi con l’atto impositivo a fronte della presunzione legale di ricavi non contabilizzati scaturente da prelevamenti bancari non giustificati, il contribuente può sempre opporre la prova presuntiva contraria. 
In particolare, lo stesso può eccepire la “incidenza percentuale dei costi relativi che vanno dunque detratti dall’ammontare dei prelievi non giustificati”.
Con Sentenza n. 1217/4 del 5 dicembre 2023 la Corte di giustizia tributaria di secondo grado della Toscana, alla luce delle considerazioni sopra esposte, ha riformato, per le annualità oggetto dell’avviso di accertamento, le percentuali di incidenza delle operazioni passive su quelle attive.

Il controllo sugli atti del professionista delegato: documento CNDCEC

La Fondazione Nazionale Commercialisti ha pubblicato il documento “Il controllo sugli atti del professionista delegato (art. 534-ter c.p.c., art. 591-ter c.p.c. e 168 disp. att. c.p.c.)”.
Nel documento, in particolare, vengono analizzate le funzioni del professionista delegato alle vendite e ci si sofferma sulle novità di maggior impatto per le attività di questa figura, introdotte dalla Riforma Cartabia al fine di potenziarne l’attività e di eliminare alcune incertezze interpretative dovute ai precedenti e reiterati interventi di novellazione delle disposizioni sulla delega.

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