Bonus pubblicità 2023: presentazione dichiarazioni entro il 9 febbraio 2024

A decorrere dal 2023 il credito d’imposta su investimenti pubblicitari incrementali (cd. ‘Bonus pubblicità‘) viene concesso nella misura unica del 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati in campagne pubblicitarie esclusivamente sulla stampa quotidiana e periodica, anche on line. E’ richiesto un incremento minimo dell’1% rispetto agli analoghi investimenti dell’anno precedente.

L’agevolazione è concessa nel limite massimo dello stanziamento annualmente previsto e nei limiti dei regolamenti dell’Unione europea in materia di aiuti “de minimis“.

Le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali che hanno prenotato l’accesso al credito d’imposta relativo agli investimenti pubblicitari realizzati nel 2023, per beneficiare dell’agevolazione devono ora inviare al Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal 9 gennaio al 9 febbraio 2024 la dichiarazione sostitutiva relativa al credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari realizzati nell’anno 2023.

La dichiarazione sostitutiva relativa al credito d’imposta deve essere presentata tramite i servizi telematici dell’Agenzia Entrate, con le seguenti modalità alternative:

  • direttamente, da parte dei soggetti abilitati ai servizi telematici dell’Agenzia Entrate;
  • tramite una società del gruppo, se il richiedente fa parte di un gruppo societario;
  • tramite gli intermediari abilitati di cui all’art. 3, c.3, D.P.R. n. 322/1998 (professionisti, associazioni di categoria, Caf, altri soggetti).

Precompilata Iva: l’Agenzia Entrate estende la sperimentazione al 2024

Con Provvedimento del 19 gennaio 2024 l’Agenzia delle Entrate ha disposto l’ulteriore estensione del periodo sperimentale della dichiarazione precompilata Iva, elaborata grazie ai dati acquisiti con le fatture elettroniche, con le comunicazioni delle operazioni transfrontaliere e con i dati dei corrispettivi telematici, con lo scopo di consolidare e arricchire i dati precompilati della platea dei contribuenti già individuata (imprese e professionisti), che riguarda circa 2,4 milioni di soggetti Iva

Il provvedimento recepisce inoltre le richieste provenienti dalle associazioni di categoria ed amplia i servizi dedicati ai titolari di partita Iva.
A partire dalle operazioni effettuate dal 1° gennaio 2024 i destinatari dei documenti Iva precompilati e i loro intermediari potranno infatti scaricare in forma massiva mediante un sistema di cooperazione applicativa su rete internet: 

  • le bozze dei registri Iva mensili;
  • i prospetti riepilogativi su base mensile e trimestrale;
  • le bozze delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche;
  • la bozza della dichiarazione Iva annuale.

Tentativi di phishing con richiesta di pagamento urgente da effettuare all’estero

Ancora tentativi di phishing che sfruttando il ruolo del Fisco, questa volta realizzati tramite false comunicazioni e-mail a nome del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, e provenienti da un indirizzo @gmail.com, o da altri gestori di posta non istituzionali.
Nel testo delle email viene fatto rifermento a un pagamento urgente da effettuare all’estero. L’oggetto potrebbe contenere termini come “Fattura”, “Urgente”, “Richiesta di pagamento”.

E’ l’Agenzia Entrate ad allertare i contribuenti, con un Avviso del 19 gennaio, segnalando la propria estraneità a questa tipologia di comunicazioni e ricordando che, in caso di dubbi sull’autenticità di eventuali e-mail dell’Amministrazione finanziaria, è comunque sempre preferibile consultare, preliminarmente, la pagina Focus sul phishing o rivolgersi ai contatti reperibili sul sito dell’Agenzia delle entrate o direttamente all’ufficio territorialmente competente.

False dichiarazioni: l’amministratore anche se prestanome, ne risponde

La semplice accettazione della carica societaria attribuisce doveri di vigilanza e controllo, il cui mancato rispetto comporta inevitabilmente responsabilità in ambito penale.

La sottoscrizione delle dichiarazioni fiscali, da parte del socio amministratore, presuppone la conoscenza e il controllo dell’attività della società, in quanto le stesse attività costituiscono il nucleo centrale delle funzioni di amministratore.
È questo il principio posto dai giudici di legittimità con la sentenza penale n. 46834 del 22 novembre 2023. Per i giudici, in tema di reati tributari, l’amministratore di una società risponde del reato omissivo contestatogli quale diretto destinatario degli obblighi di legge, anche se questi sia mero prestanome di altri soggetti che abbiano agito quali amministratori di fatto. Questo perché la semplice accettazione della carica attribuisce allo stesso amministratore doveri di vigilanza e controllo, il cui mancato rispetto comporta responsabilità penale a titolo di dolo generico, per la consapevolezza che dalla condotta omissiva possano scaturire gli eventi tipici del reato, ovvero a titolo di dolo eventuale per la semplice accettazione del rischio che questi si verifichino.

Limite compensazioni modelli F24 2024

In relazione ai limiti per l’utilizzo di crediti in compensazione F24, ricordiamo che:

  • per il 2020 il decreto Rilancio aveva incrementato il limite annuo dei crediti compensabili o rimborsabili in conto fiscale da 700 mila euro a 1 milione di euro;
  • per il 2021 il decreto Sostegni bis aveva raddoppiato l’incremento del limite di importo utilizzabile a 2 milioni di euro;
  • a decorrere dal 2023, per effetto delle novità previste dall’articolo 1, comma 72, della Legge di Bilancio 2022, il limite annuo dei crediti di imposta e dei contributi compensabili è confermato a 2 milioni di euro.

Il predetto limite va verificato secondo un “principio di cassa” riferito all’anno solare di presentazione dei modelli F24 e non in base all’anno di riferimento del credito utilizzato in compensazione.

I modelli F24 che comprendono compensazioni di qualsiasi tipo, sia con saldo a zero che con saldo positivo, devono essere pagati utilizzando i canali dell’Agenzia Entrate (Entratel/F24 online).

A decorrere dal 1° luglio 2024 produrrà effetti la novità prevista dalla Legge di Bilancio 2024 (comma 94 dell’articolo 1 della Legge 213/2023) che introduce un divieto assoluto di compensazione in F24 per quei contribuenti che avranno ruoli esattoriali o accertamenti esecutivi per debiti erariali per un importo superiore a 100.000 euro. Il divieto si applicherà ai contribuenti con debiti erariali e relativi accessori o accertamenti esecutivi affidati agli agenti della riscossione e per i quali i termini di pagamento risulteranno scaduti senza che siano stati effettuati i dovuti pagamenti o senza che siano in atto provvedimenti di sospensione.

Il divieto si applicherà anche all’importo di credito eventualmente eccedente il debito: quindi, per esempio, se un contribuente dovesse avere un debito “esattoriale” di 110.000 euro e un credito utilizzabile di 800.000 euro, non potrà utilizzare per la compensazione nemmeno i 690.000 euro eccedenti.

Da Assonime la guida al nuovo codice dei contratti pubblici

Il DL 31 marzo 2023 n. 361 ha introdotto nell’ordinamento italiano il nuovo Codice dei contratti pubblici, che ha sostituito la precedente disciplina contenuta nel decreto legislativo n. 50/2016.
Si tratta di una riforma fondamentale per le imprese, per le stazioni appaltanti e per il sistema socioeconomico nel suo complesso, che mira a una semplificazione delle regole, a favorire l’innovazione e a garantire il buon funzionamento della pubblica amministrazione.

Assonime ha pubblicato la Guida al nuovo codice dei contratti pubblici, nella quale sono illustrati i principali istituti riformati dal Codice dei contratti pubblici, entrato in vigore il 1° luglio 2023.

La Guida, più in dettaglio, offre un commento sintetico e organico delle novità apportate dal Codice alla disciplina dei contratti pubblici, partendo dall’analisi dei principi generali e degli strumenti digitali che costituiscono i presupposti per una efficiente gestione del contratto pubblico. 
Essa si sofferma, inoltre:

  • sulla qualificazione delle stazioni appaltanti e sul riordino dei requisiti di partecipazione dell’operatore economico, compresa la valutazione di efficacia delle misure di self-cleaning e la rilevanza della reputazione dell’impresa;
  • sulle diverse fasi del ciclo di vita del contratto pubblico, con particolare attenzione asl nuovo ruolo del RUP;
  • sugli aspetti innovativi del partenariato pubblico-privato.

Un paragrafo autonomo è dedicato alle regole applicabili nei settori speciali.

CLICCA QUI per leggere la guida.

Stop agli invii del Fisco per i mesi di agosto e dicembre

Pausa nei mesi di agosto e dicembre per gli invii di comunicazioni da parte del Fisco. Lo prevede l’Art. 10 del Decreto Adempimenti, entrato in vigore lo scorso 13 gennaio.

Salvo casi di indifferibilità e urgenza, dal 1° al 31 agosto e dal 1° al 31 dicembre è infatti sospeso l’invio dei seguenti atti, elaborati o emessi dall’Agenzia delle Entrate:

  • comunicazioni degli esiti dei controlli automatizzati (articoli 36-bis DPR n. 600/1973 e 54-bis del DPR n. 633/1972);
  • comunicazioni degli esiti dei controlli formali (articolo 36-ter DPR n. 600/1973);
  • comunicazioni degli esiti della liquidazione delle imposte dovute sui redditi assoggettati a tassazione separata (articolo 1, comma 412, L. n. 311/2004;  
  • inviti all’adempimento spontaneo (articolo 1, commi da 634 a 636, L. n. 190/2014).

Contrasto frodi Iva e-commerce: nuovi chiarimenti

Dal 1° gennaio sono in vigore le nuove regole dell’Unione Europea per i prestatori di servizi di pagamento per rafforzare la lotta contro le frodi IVA nel settore delle transazioni transfrontaliere di commercio elettronico.

I prestatori di servizi di pagamento (PSP), a partire da quest’anno devono:

  • tenere registri dettagliati dei pagamenti transfrontalieri provenienti dagli Stati membri e relativi al beneficiario di tali pagamenti;
  • comunicare alle autorità fiscali informazioni relative a taluni pagamenti transfrontalieri determinati come tali in ragione dell’ubicazione del pagatore e dell’ubicazione del beneficiario.

Le autorità fiscali degli Stati membri dell’UE, a loro volta, raccoglieranno le informazioni per mezzo di un formato elettronico standard (XML) e le trasmetteranno alla banca dati europea “CESOP”, sistema elettronico centrale di informazioni sui pagamenti, che deve conservare, aggregare e analizzare tali informazioni trasmesse dagli Stati membri e rendere disponibile il risultato di queste analisi ai funzionari di collegamento di Eurofisc, specializzati nella lotta alle frodi IVA.

L’Agenzia delle Entrate ha aggiornato le FAQ pubblicate sul proprio portale con nuove risposte sul tema, datate 17 gennaio 2024.
In una di queste viene chiarito che i bonifici esteri che un prestatore di servizi di pagamento effettua come ordinante, per pagare delle fatture di un fornitore, se sono relative ad operazioni transfrontaliere o localizzano il PSP del beneficiario, rientrano dell’ambito di applicazione dell’obbligo comunicativo alle autorità fiscali.

Il Dl Adempimenti modifica il calendario delle dichiarazioni

Tra le numerose disposizioni introdotte dal D.Lgs. 8 gennaio 2024 n. 1 (Decreto Adempimenti) anche novità relative ai termini di presentazione delle dichiarazioni (Articolo 11).

VIene anticipato al 30 settembre (in luogo del 30 novembre) il termine per presentare in via telematica la dichiarazione dei redditi e Irap per le persone fisiche, le società di persone o le associazioni. 
Si sposta all’ultimo giorno del nono mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta (anziché undicesimo), il termine di presentazione della dichiarazione per i soggetti Ires. Le nuove scadenze, fissate attraverso la modifica del Dpr n. 322/1998, avranno effetto dal 2 maggio 2024.

Dal 1° aprile 2025, invece, la finestra temporale per presentare la dichiarazione sarà, per le persone fisiche, dal 1° aprile (e non più 1° maggio) al 30 giugno tramite un ufficio postale oppure in via telematica dal 1° aprile al 30 settembre (anziché 30 novembre). Le società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice, di fatto, le imprese familiari o le associazioni, ossia i soggetti indicati all’articolo 5 del Tuir, potranno presentare la dichiarazione in via telematica nella stessa finestra delle persone fisiche, dal 1° aprile al 30 settembre dell’anno successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta. I soggetti Ires presenteranno la dichiarazione in via telematica a partire dal 1° aprile dell’anno successivo, se il periodo d’imposta coincide con l’anno solare, ed entro l’ultimo giorno del nono mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta (attualmente entro l’ultimo giorno dell’undicesimo mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta).

Per quanto riguarda il modello 770, la nuova finestra temporale di invio delle dichiarazioni sarà dal 1° aprile fino al 31 ottobre di ciascun anno.

Imprese di carattere strategico: il CdM approva Dl su amministrazione straordinaria

In arrivo maggiori tutele per i lavoratori delle imprese di carattere strategico in crisi.

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 65 del 16 gennaio, ha infatti approvato un decreto legge che introduce disposizioni urgenti in materia di amministrazione straordinaria delle imprese di carattere strategico.

Il testo rafforza alcune misure già presenti nell’ordinamento, a tutela della continuità produttiva e occupazionale delle aziende in crisi, fra cui l’ex Ilva, e prevede garanzie di cassa integrazione straordinaria durante l’eventuale amministrazione straordinaria. 
Vengono esclusi dalla cassa integrazione i lavoratori impegnati nella sicurezza e nella manutenzione degli impianti, per consentire che restino operativi. Rimangono ferme le disposizioni, già inserite nell’ordinamento, a tutela delle piccole e medie imprese creditrici.

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