Imprese di carattere strategico: il CdM approva Dl su amministrazione straordinaria

In arrivo maggiori tutele per i lavoratori delle imprese di carattere strategico in crisi.

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 65 del 16 gennaio, ha infatti approvato un decreto legge che introduce disposizioni urgenti in materia di amministrazione straordinaria delle imprese di carattere strategico.

Il testo rafforza alcune misure già presenti nell’ordinamento, a tutela della continuità produttiva e occupazionale delle aziende in crisi, fra cui l’ex Ilva, e prevede garanzie di cassa integrazione straordinaria durante l’eventuale amministrazione straordinaria. 
Vengono esclusi dalla cassa integrazione i lavoratori impegnati nella sicurezza e nella manutenzione degli impianti, per consentire che restino operativi. Rimangono ferme le disposizioni, già inserite nell’ordinamento, a tutela delle piccole e medie imprese creditrici.

Decreto Adempimenti: le novità e semplificazioni in materia di dichiarazioni

Il D.Lgs. 8 gennaio 2024 n. 1 (c.d. Decreto Adempimenti), pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 9 del 12 gennaio 2024, contiene numerose novità in materia fiscale, orientate a semplificare gli obblighi dichiarativi dei contribuenti e dei sostituti d’imposta e a riorganizzare le scadenze dei pagamenti e degli adempimenti

Queste le novità in materia di dichiarazioni:

  • viene istituita una dichiarazione dei redditi “semplificata” per i lavoratori dipendenti e i pensionati, per cui, in via sperimentale a partire dal 2024, viene previsto che tutte le informazioni utili alla predisposizione della dichiarazione già in possesso dell’Agenzia siano rese disponibili ai contribuenti nell’area riservata, in modo analitico e con un percorso di visualizzazione semplificato e guidato. I dati confermati o modificati confluiranno automaticamente in dichiarazione. In futuro, anche gli intermediari potranno accedere ai dati;
  • viene estesa progressivamente, dal 2024, la platea dei contribuenti che possono utilizzare il modello 730, fino a comprendere tutte le persone fisiche non titolari di partita Iva. Dal 2024 i soggetti titolari dei redditi di lavoro dipendente e assimilati anche in presenza di un sostituto d’imposta potranno scegliere di attuare il conguaglio scaturito dalla propria dichiarazione chiedendo il rimborso direttamente all’Agenzia in caso di risultato a credito o effettuando il versamento Irpef tramite F24 in caso di risultato a debito. Se la dichiarazione viene presentata direttamente all’Agenzia, l’applicativo della dichiarazione precompilata metterà a disposizione la delega di pagamento, che potrà essere confermata o modificata e poi trasmessa.

Dal 2024, inoltre, la dichiarazione dei redditi precompilata sarà disponibile, in via sperimentale, anche ai contribuenti titolari di redditi diversi da quelli di lavoro dipendente e pensione, comprese quindi le persone fisiche titolari di partita Iva.
Sempre in tema di precompilata, viene stabilito che per decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze siano individuati i termini e le modalità per la trasmissione telematica all’Agenzia delle entrate da parte di soggetti terzi anche dei dati relativi ai redditi percepiti, oltre che dei dati che danno diritto a deduzioni dal reddito o detrazioni dall’imposta.

Iva e CU 2024: pubblicati i modelli in versione definitiva

Con due distinti provvedimenti datati 15 gennaio 2024 l’Agenzia delle Entrate ha approvato i modelli di dichiarazione Iva 2024 e Iva base 2024 e Certificazione unica 2024 con relative istruzioni.

Con il primo l’Agenzia, al fine di adeguare la struttura e il contenuto del modello di dichiarazione in materia di imposta sul valore aggiunto alla vigente normativa e di semplificarne la compilazione, ha approvato il modello di dichiarazione IVA/2024, con le relative istruzioni, concernente la dichiarazione relativa all’anno 2023 da presentare nel 2024 ai fini dell’imposta sul valore aggiunto.
Rispetto allo scorso anno sono stati rimodulati i righi dei quadri VE e VF, mentre nel quadro VO è stata introdotta la possibilità, per le imprese oleoturistiche, di revocare l’opzione per la determinazione della detrazione Iva e del reddito nei modi ordinari.

L’Agenzia Entrate, inoltre, al fine di rendere disponibile ai contribuenti una versione “semplificata” del modello di dichiarazione annuale da riservare a coloro che nel corso dell’anno hanno determinato l’imposta secondo le regole generali previste dalla disciplina Iva, ha approvato il Modello IVA BASE/2024 che può essere utilizzato in alternativa al
Modello IVA/2024.
Le specifiche tecniche per la trasmissione delle dichiarazioni saranno approvate con successivo provvedimento.

Con il secondo provvedimento l’Agenzia Entrate ha approvato il modello della Certificazione Unica “CU 2024”, relativa all’anno 2023, insieme alle istruzioni per la compilazione, nonché il frontespizio per la trasmissione telematica e del quadro CT con le relative istruzioni.
Nel provvedimento vengono inoltre illustrate le modalità per la comunicazione dei dati contenuti nelle Certificazioni Uniche e vengono approvate le relative specifiche tecniche per la trasmissione telematica.
Tra le novità contenute nel nuovo modello la tassazione agevolata delle mance per i lavoratori dipendenti del settore turistico, la riorganizzazione del lavoro sportivo dilettantistico e professionistico, l’innalzamento a 3mila euro dei fringe benefit erogati a favore dei lavoratori dipendenti con figli a carico, l’indicazione del trattamento integrativo speciale erogato ai lavoratori del settore turistico, ricettivo e termale e la rideterminazione della riduzione Irpef spettante al comparto sicurezza e difesa.

Novità in materia di ISA nel Decreto Adempimenti

Tra le numerose disposizioni introdotte dal D.Lgs. 8 gennaio 2024 n. 1 anche novità in tema di ISA, attuate tramite integrazioni e modifiche dell’articolo 9-bis del Dl n. 50/2017. 

In sintesi, viene prevista una “riorganizzazione” degli Indici sintetici di affidabilità fiscale come segue:

  • l’Articolo 5 prevede che l’attività di revisione degli Isa tenga conto di analisi finalizzate alla riorganizzazione e razionalizzazione degli stessi indici per rappresentare adeguatamente la realtà dei comparti economici cui si riferiscono e cogliere le evoluzioni della classificazione delle attività economiche Ateco;
  • l’Articolo 6 introduce una semplificazione dell’adempimento compilativo del modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini degli Isa, prevedendo che l’Agenzia delle entrate renda disponibili ai contribuenti, o ai loro intermediari, anche mediante l’utilizzo delle reti telematiche e delle nuove tecnologie, gli elementi e le informazioni in suo possesso (acquisiti direttamente o da terzi) riferibili allo stesso contribuente per l’acquisizione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli Isa;
  • l’Articolo 7 prevede che l’Agenzia renda disponibili i programmi informatici di ausilio alla compilazione e alla trasmissione dei dati entro il mese di aprile nel 2024, per poi passare, dal 2025, entro il 15 del mese di marzo;
  • l’Articolo 14 prevede l’innalzamento delle soglie per l’esonero dall’apposizione del visto di conformità.

Esclusione titoli di Stato dal calcolo ISEE: chiarimenti Inps

La Legge di bilancio 2024 ha previsto l’esclusione dal calcolo dell’ISEE, fino a un valore complessivo di 50mila euro, dei titoli di Stato e dei prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato.

Con il Messaggio n. 165 del 12 gennaio l’Inps chiarisce che l’entrata in vigore di questa disposizione non è immediata in quanto subordinata all’approvazione delle modifiche al regolamento sulla disciplina dell’ISEE. 
Resta quindi immutata la disciplina ISEE relativa al patrimonio mobiliare, con la conseguenza che permane l’obbligo di indicare nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) presentata da gennaio 2024 tutti i rapporti finanziari in possesso delle famiglie al 31 dicembre 2022.

Decreto adempimenti tributari in Gazzetta Ufficiale: addio alla CU per compensi a forfettari e minimi

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 9 del 12 gennaio il DL 8 gennaio 2024, n. 1, recante disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle norme in materia di adempimenti tributari. Il provvedimento, composto da 27 articoli, è entrato in vigore il 13 gennaio.

In particolare, l’Articolo 3, di modifica dell’articolo 4 del Dpr n. 322/1998, abolisce l’obbligo per i sostituti d’imposta, a partire dall’anno d’imposta 2024, del rilascio della Certificazione unica per i compensi erogati a contribuenti forfettari e soggetti in regime fiscale di vantaggio.

Semplificazione della dichiarazione dei redditi per i lavoratori dipendenti e pensionati

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 9 del 12 gennaio il DL 8 gennaio 2024, n. 1, recante disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle norme in materia di adempimenti tributari. Il provvedimento, composto da 27 articoli, è entrato in vigore il 13 gennaio.

L’Art. 1 del decreto legislativo di attuazione della riforma fiscale (Semplificazione della dichiarazione dei redditi per i lavoratori dipendenti e pensionati) dispone che l’Agenzia delle Entrate, in via sperimentale, renda disponibili al contribuente le informazioni in proprio possesso, al fine della predisposizione della dichiarazione dei redditi, che possono essere confermate o modificate
Tali informazioni, a partire da quest’anno, saranno accessibili dai contribuenti direttamente in un’apposita area riservata del sito internet della stessa Agenzia, mediante un percorso semplificato e guidato. I dati confermati o modificati verranno riportati in via automatica nella dichiarazione dei redditi, che il contribuente può presentare direttamente in via telematica. 

Dunque, a partire dal 2024, lavoratori dipendenti e pensionati potranno accedere e visionare i dati in possesso dell’Agenzia delle Entrate, e potranno confermali o modificarli ancora prima della messa a punto della dichiarazione precompilata.
Le informazioni, per ora disponibili per pensionati e lavoratori dipendenti, nei prossimi anni saranno accessibili anche tramite Caf e professionisti delegati per l’assistenza fiscale.

Legge di Bilancio: conguaglio IMU entro il 29 febbraio 2024

Con Comunicato Stampa del 12 gennaio 2024 il MEF (Dipartimento delle Finanze) precisa che, per il solo anno 2023, le delibere regolamentari e di approvazione delle aliquote dell’IMU e delle tariffe della TARI, nonché dei regolamenti di disciplina dei medesimi tributi, sono tempestive se trasmesse al MEF, tramite inserimento nel Portale del federalismo fiscale, entro il termine del 30 novembre 2023.
Tali atti risultano già pubblicati sul sito del Dipartimento delle Finanze e sono contrassegnati mediante l’apposizione di una specifica nota che ne evidenzia l’efficacia per l’anno 2023. L’inefficacia degli atti inviati al MEF successivamente al predetto termine del 30 novembre 2023 viene evidenziata mediante apposita nota.

Con esclusivo riferimento all’IMU, si legge ancora nel Comunicato Stampa, nel caso in cui emerga una differenza positiva tra l’imposta calcolata sulla base degli atti da considerarsi tempestivi ai sensi del comma 72 e di quella versata entro il 18 dicembre 2023, il contribuente dovrà effettuare l’eventuale conguaglio entro il termine del 29 febbraio 2024, senza applicazione di sanzioni e interessi. La norma precisa, infine, che nel caso in cui emerga una differenza negativa, il rimborso è dovuto secondo le regole ordinarie.

L’attestazione della sussistenza del patrimonio minimo degli Enti del Terzo Settore

Le associazioni e le fondazioni qualificate come ETS possono acquisire la personalità giuridica mediante l’iscrizione nel Registro unico nazionale del Terzo Settore (RUNTS).

Il “Codice del Terzo Settore” (CTS) prevede che il Notaio che ha ricevuto l’atto costitutivo dell’ente richiede l’iscrizione dello stesso nel RUNTS dopo aver verificato la sussistenza delle condizioni previste dalla legge nonché del patrimonio minimo richiesto. Si considera patrimonio minimo per il conseguimento della personalità giuridica una somma liquida e disponibile non inferiore a 15.000 euro per le associazioni e a 30.000 euro per le fondazioni. Se tale patrimonio è costituito da beni diversi dal denaro, il loro valore deve risultare da una relazione giurata, allegata all’atto costitutivo, di un revisore legale o di una società di revisione legale iscritti nell’apposito registro.

Con un nuovo documento di ricerca Assirevi ha fornito le linee guida per l’attività richiesta alla società di revisione ai fini della verifica del patrimonio minimo degli Enti del Terzo Settore. Il Documento è disponibile on line.

Entro oggi il versamento del secondo acconto Irpef 2023

Scade oggi 16 gennaio la possibilità, per le persone fisiche titolari di partita Iva con ricavi fino a 170mila euro, di effettuare il versamento della seconda rata di acconto delle imposte sui redditi (modello Redditi Pf 2023). 
Ricordiamo che il differimento rispetto al termine ordinario è stato disposto dall’articolo 4 del Dl n. 145/2023 (Decreto Anticipi) per il solo periodo d’imposta 2023.

Il versamento può essere effettuato anche in 5 rate mensili di pari importo, a partire dal 16 gennaio e fino a maggio 2024, con applicazione degli interessi del 4% annuo sulle rate successive alla prima. 

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