Non sono rilevanti fiscalmente e non concorrono alla formazione del reddito i componenti positivi e negativi che risultano dalla valutazione delle criptoattività alla data di chiusura dell’esercizio.
Conseguentemente, a fronte delle variazioni delle rimanenze rilevate contabilmente la Società dovrà operare delle variazioni (in aumento o in diminuzione) nella propria dichiarazione dei redditi ai fini di neutralizzarne gli effetti sul reddito di esercizio.
A chiarirlo l’Agenzia delle Entrate, nella Risposta n. 78 del 20 marzo.
La disposizione, introdotta dalla Legge di bilancio 2023, vuole evitare l’incidenza delle oscillazioni di valore delle criptoattività influenzino il reddito delle imprese.